Litiga con la moglie e la ferisce alla mano con una coltellata: denunciato 66enne

Con l’accusa di lesioni aggravate un uomo di 66 anni è stato denunciato per aver ferito la moglie alla mano con una coltellata. La vicenda è avvenuta in provincia di Lecce. La donna, che ha riportato ferite alle dita, è stata medicata al pronto soccorso dove ha ricevuto una prognosi di dieci giorni. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che stanno indagando, l’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di un litigio per futili motivi

La suocera muore ma nessuno vuole pagare il suo funerale, scoppia la rissa in strada tra cognati: denunciati

Ha dell’incredibile quanto accaduto venerdì scorso, 13 dicembre, a Parabita nel Leccese dove è andata in scena una violenta lite tra cognati. Il motivo? Nessuno voleva farsi carico delle spese del funerale della suocera appena morta in casa. Due uomini di 54 e 55 anni si sono fronteggiati prima a mani nude poi con un coltello e un bastone. Entrambi sono stati denunciati con l’accusa di porto abusivo di arma dopo l’arrivo sul posto dei Carabinieri. Alla base, secondo quanto ricostruito, ci sarebbero anche altre ruggini. La situazione è esplosa poi dopo il decesso della donna. Entrambi dovranno pagare non solo le spese del funerale ma anche quelle legali.

Rivali nel mercato delle bombole di gas, scoppia la lite a Trani. Accoltella il rivale al volto: denunciato 50enne

Un uomo di 50 anni è stato ferito al volto da una coltellata sferrata da un coetaneo con cui aveva litigato. È successo a Trani, non lontano dal cimitero.

Il presunto aggressore è stato identificato dai carabinieri e denunciato: risponde di lesioni. Secondo quanto ricostruito, i due – entrambi italiani e commercianti di bombole di gas – avrebbero avuto un diverbio questa mattina. I toni sarebbero diventati accesi fino a quando uno dei due avrebbe colpito l’altro. Il ferito è stato medicato in ospedale e subito dimesso. L’altro invece, è stato denunciato a piede libero.

Litigano per una ragazza, 18enne accoltellato nel Leccese: arrestato 17enne

UUn 17enne è stato arrestato dai carabinieri in provincia di Lecce perché avrebbe ferito con un coltello un 18enne col quale stava litigando. Il giovane ferito è finito in ospedale e dopo qualche ora è stato dimesso. Secondo una prima ricostruzione, i due avrebbero litigato perché invaghiti della stessa ragazza.

Da un iniziale scontro verbale si è passati all’aggresione: il ragazzino ha estratto un coltello e ha colpito il 18enne ferendolo lievemente.

Coltello conficcato nel cuore dopo lite familiare, muore l’86enne Espedito Tornatore: indagini a Carmiano

Tragedia questa mattina a Carmiano, in provincia di Lecce, dove l’86enne Espedito Tornatore è stato ucciso con una coltellata al termine di una lite familiare. L’uomo è stato trovato senza vita in casa con l’arma conficcata all’altezza del cuore. L’episodio si è verificato nella palazzina dove risiedono altri familiari, tra cui figli e nipoti. Tutti sono interrogati dai Carabinieri chiamati a ricostruire l’accaduto. Secondo quanto appreso, l’86enne aveva avuto un litigio con la moglie. Non si esclude neppure il gesto volontario.

Anziana legata a una sedia, minacciata con un coltello e rapinata in casa: arrestati due ladri

Avrebbero minacciato un’anziana con un coltello per poi immobilizzarla legandola a una sedia con delle fascette, chiudendole la bocca con un un nastro adesivo: per questo due uomini, di 56 e 26 anni, sono stati arrestati dai carabinieri sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip del tribunale di Brindisi. Sono accusati di rapina. L’episodio è accaduto a Fasano, in provincia di Brindisi, il 21 novembre del 2022. Uno degli indagati è stato arrestato in provincia di Trento dove era domiciliato da qualche mese. Secondo l’accusa, i due sarebbero entrati in casa della pensionata con il volto coperto da maschere in silicone per rendersi irriconoscibili e, dopo aver bloccato l’anziana, avrebbero iniziato a rovistare nell’appartamento, fuggendo con 12mila euro trovati in casa. Dall’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e dalle attività del Ris di Roma, i carabinieri di Fasano, che hanno condotto le indagini, sono risaliti al 56enne e al 26enne. Entrambi sono stati condotti in carcere a Brindisi e Trento.

Testa di capretto e coltello davanti a casa della giudice Mariano: è sotto scorta per le indagini sulla Scu

Una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello da macellaio, accompagnata da un biglietto in cui è scritto “Così”, è stata lasciata davanti alla porta di casa della giudice leccese Maria Francesco Romano, sotto scorta da alcuni mesi dopo alcune lettere minatorie ricevute. La testa dell’animale sarebbe stata ritrovata la notte tra giovedì e venerdì dalla stessa magistrata che poi ha avvisato le forze dell’ordine. Sull’accaduto indaga la squadra mobile. Le intimidazioni che la giudice riceve sarebbero legate alle indagini che hanno portato all’operazione antimafia con cui lo scorso 17 luglio furono arrestate 22 persone del clan Lamendola-Cantanna ritenuto organico alla Scu. Insieme alla giudice Mariano è finita sotto scorta per le minacce ricevute anche la titolare dell’inchiesta, la pm Carmen Ruggiero.