Comunali a Bari, ora è ufficiale: 5 candidati sindaci per il dopo Decaro. Sono 26 le liste consegnate

Sono 26 le liste consegnate al Comune di Bari per le elezioni dell’8 e 9 giugno prossimi quando sarà rinnovata l’amministrazione comunale. La scadenza per il deposito era fissata alle 12 di oggi. Ad aspirare all’incarico di sindaco ci sono cinque candidati: Michele Laforgia, Vito Leccese, Fabio Romito, Sabino Mangano, Nicola Sciacovelli.

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Comunali a Bari, Mangano è il quarto candidato sindaco: annunciate le 4 liste civiche

Sabino Mangano, ex consigliere comunale del M5s che ha aderito a Oltre, sarà il quarto candidato sindaco (gli altri sono Michele Laforgia, Vito Leccese e Fabio Romito) alle Comunali di Bari con una lista che ingloberà quattro movimenti civici. Lo annuncia lo stesso candidato.

“Ci siamo – scrive su facebook presentando il logo di “Oltre-Movimenti civici associati -, è per me un onore rappresentare, insieme ad Oltre, importanti comunità civiche quali Azione Civile di Ingroia, Partecipazione Attiva, Com.Re.Co e Fronte Verde. Ma hanno già dato disponibilità al supporto – conclude – anche le associazioni dei commercianti baresi, realtà associative a tutela dell’ambiente ed associazioni e comitati cittadini locali”.

Amministrative a Bari, nessun rinvio: elezioni confermate l’8 e il 9 giugno. C’è il decreto del Ministero

Scongiurata l’ipotesi dello slittamento delle elezioni Comunali a Bari. Il capoluogo pugliese rientra regolarmente nell’elenco pubblicato dal ministero degli Interni dei Comuni che andranno al voto l’8 e il  9 giugno. Il Viminale lo aveva garantito qualche settimana fa. Saranno 62 i Comuni pugliesi al voto, oltre Bari anche Lecce e 12 centri con oltre 15mila abitanti (Gioia, Putignano, Rutigliano, Santeramo, Mesagne, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Severo, Torremaggiore e Copertino).

Arresti e inchieste, Sud al Centro si ritira: il partito di Cataldo e Maurodinoia rinuncia alle Comunali di Bari

“Il movimento politico Sud al Centro non presenterà la lista né al Comune di Bari, né in alcun altro Comune chiamato al voto, né in qualsivoglia altra competizione elettorale e non sosterrà alcun candidato in alcuna competizione elettorale”. Questa è la nota diramata dal presidente del partito, Gianlucio Smaldone, dopo l’arresto di Alessandro Cataldo e l’indagine in cui è coinvolta l’ex assessora regionale Anita Maurodinoia e proprio la lista Sud al Centro.

Secondo la Procura di Bari, il partito avrebbe inquinato le elezioni comunali di Triggiano, Grumo, Bari e le Regionali del 2020. Smaldone è anche uno degli avvocati di Sandrino che si trova ancora ai domiciliari. Lunedì 22 sarà discusso il ricorso sulla mancata revoca della custodia cautelare davanti al Tribunale del Riesame di Bari. Alla base della decisione del giudice la possibilità che Cataldo possa inquinare anche le prossime elezioni in programma a giugno a Bari. Da capire se il forfait del partito possa cambiare le carte in tavola.

L’impegno politico per le Comunali di Bari e il complotto “farlocco”: perché Sandrino deve restare ai domiciliari

A Cataldo non sono bastate le dimissioni da segretario del partito Sud al Centro, così come non è bastato il fatto che la moglie, Anita Mauroinoia, non sia più assessore della Regione Puglia. Sandrino ha dichiarato di essersi separato da lei anni fa e di non vivere più sotto lo stesso tetto, ma all’atto dell’esecuzione della misura cautelare, i due erano nell’abitazione coniugale di Triggiano.

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