Terlizzi, sospeso senza stipendio il comandante della Polizia Locale: “L’ho saputo su Whatsapp sono innocente”

A parlare è Antonio Modugno, condannato in primo grado a 5 anni e 11 mesi e 20 giorni nel processo “Sistema Trani” che tra il 2014 e il 2016 coinvolse politici e funzionari comunali: “Ad oggi il Comune di Terlizzi non mi ha notificato alcun tipo di provvedimento”. Ma non sarebbe l’unico dettaglio che fa discutere.

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Bari, il Comune cerca 22 insegnanti per la scuola d’infanzia: online il concorso. Domande entro il 30 marzo – INFO

È in pubblicazione sul sito istituzionale del Comune di Bari, disponibile a questo link, il concorso pubblico, per esami, per il conferimento a tempo indeterminato e a tempo pieno di 22 posti di insegnante della scuola d’infanzia – categoria C -, appartenente alla famiglia professionale “educativa”. Gli insegnanti selezionati ricopriranno ruoli rispondenti alle esigenze dei servizi scolastici comunali, compreso il servizio di sostegno agli alunni con disabilità. Dopo il concorso per educatori, cuochi e ausiliari, con questo avviso l’amministrazione continua a investire sul personale comunale per sostituire i dipendenti andati in pensione e affiancare personale qualificato a sostegno dei bambini, anche con disabilità, con l’obiettivo di garantire un servizio efficiente alle famiglie. Per essere ammessi al concorso gli aspiranti devono possedere i seguenti requisiti:

· cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione Europea – possono partecipare anche i familiari dei cittadini degli Stati membri dell’Ue non aventi la cittadinanza di uno Stato membro ma che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente e i cittadini di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria. I cittadini stranieri devono godere dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza, essere in possesso, fatta eccezione della titolarità della cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della Repubblica, avere adeguata conoscenza della lingua italiana, essere in possesso di titolo di studio riconosciuto in Italia;

· età non inferiore ai 18 anni e non superiore a 46 anni, ai sensi dell’art. 5 della vigente D.A.I.

· idoneità fisica all’impiego e alle specifiche mansioni tipiche del profilo professionale da ricoprire;

· godimento dei diritti politici e, per i cittadini dell’Unione Europea, anche negli Stati di appartenenza o provenienza;

· non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo e destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione e licenziati per persistente insufficiente rendimento o per aver conseguito l’impiego mediante la produzione di documenti falsi e comunque con mezzi fraudolenti;

· non avere riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso che impediscano la costituzione del rapporto di impiego con la PA;

· essere in posizione regolare nei confronti dell’obbligo di leva e di quelli relativi al servizio militare volontario (per i candidati cittadini italiani di sesso maschile nati entro il 31 – 12 -1985).

La procedura di compilazione delle domande deve essere effettuata entro e non oltre le ore 23,59’59’’ del prossimo 30 marzo secondo le indicazioni contenute nel bando.

Lotta a revenge porn e cyberbullismo: 222 richieste di aiuto allo sportello del Comune di Bari e Gens Nova

Si è tenuta questa mattina, a Palazzo di Città, la presentazione dei dati relativi ai minori e agli adulti che nel corso del 2022 hanno chiesto aiuto per casi di violenza digitale e reati di pornografia non consensuale (revenge porn) e cyberbullismo attraverso il numero unico (340 5600875) attivato dall’assessorato al comunale al Welfare e dall’associazione Gens Nova. A margine della conferenza stampa è stato siglato il rinnovo del protocollo che fino al 2025 vedrà il Comune e Gens Nova impegnati nella promozione di azioni e politiche attive finalizzate al sostegno, legale e psicologico, delle vittime che vedono le proprie immagini e/o i propri video a contenuto sessualmente esplicito divulgati senza alcuna autorizzazione. All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, il presidente di Gens Nova Antonio Maria La Scala, il funzionario comunale POS Area Minori e famiglie e Contrasto alla violenza Francesco Elia, l’avvocata Laura Bellanova, componente del team di avvocati che collaborano con Gens Nova, alla presenza dell’equipe di ascolto e dei responsabili delle commissioni e dei servizi socio-educativi municipali e della presidente del Municipio IV Grazia Albergo.

“Oggi parliamo di un reato in forte ascesa, tra i più comuni legati all’utilizzo delle nuove tecnologie – ha dichiarato l’assessora Francesca Bottalico -. Il revenge porn e il sexting sono temi delicati che incidono sul diritto fondamentale di ogni persona alla riservatezza e alla libertà, sulla sfera privata, sull’onore e sulla reputazione e determinano gravissimi effetti sociali, psicologici e finanziari sugli adulti e ancor più sui minori, fino a estreme conseguenze. In poco meno di un anno sono state 154 le segnalazioni telefoniche, di cui 117 da parte di donne, la maggior parte delle quali tra i 15 e i 50 anni, mentre 68 sono stati i casi affrontati direttamente dallo sportello dedicato, per un totale di 222 richieste. Si tratta di segnalazioni che spesso nascondono ricatti psicologici o monetari, vendette, azioni di bullismo o cyberbullismo, vere e proprie violenze, spesso facilitate dal consumo della cosiddetta droga dello stupro che riduce, tra le altre cose, il dolore e provoca effetti dissociativi e amnesia. Molte le segnalazioni arrivate da famiglie e dalle scuole, dati allarmanti e in crescita che non riguardano solo vittime e autori ma anche quella “rete” che consapevolmente o meno favorisce, per moda o per gioco, comunque con estrema leggerezza e cinismo, la diffusione di immagini violente, rendendosi complice di un reato. Una spirale terrificante che va interrotta con interventi di tutela, ascolto ed educativi nelle scuole coinvolgendo le famiglie. In questa direzione si muovono le azioni socio-educative integrate che stiamo portando avanti con Gens Nova e che oggi rinnoveremo attraverso la sigla di un nuovo protocollo”.

“Il rinnovo del protocollo odierno si rende necessario – ha aggiunto Francesco Elia – perché le tematiche sociali legate all’informatica e ai minori riguardano ormai la quotidianità di tutti i minori e di tutti i genitori. Queste problematiche comportano un intervento economico significativo da parte dell’ufficio Minori del Comune che incide notevolmente sul bilancio della città. I protocolli d’intesa come quello che oggi rinnoviamo sono strumenti importanti che ci aiutano ad intercettare fondi e soluzioni, a prevenire le problematiche legate ai fenomeni sociali di violenza e sfruttamento di ogni entità e ad avere un approccio info sentimentale alla gestione di queste tematiche”.

“L’associazione Gens Nova è una realtà diffusa in tutta Italia e io sono una delle legali che segue il territorio pugliese – ha affermato Laura Bellanova -. Il nostro supporto parte sin dalla ricezione della segnalazione telefonica o dalla richiesta di aiuto fino alla fase successiva all’eventuale giudizio civile o penale che seguiamo gratuitamente sino all’ottenimento della sentenza definitiva, successivamente alla quale ci dedichiamo al percorso di reinserimento sociale necessario all’acquisizione di nuova fiducia in se stessi e negli altri da parte delle vittime. Quest’ultimo è il nostro risultato più grande e appagante”.

“Il problema più grave che abbiamo rilevato in questi due anni di protocollo e da sempre come associazione – ha concluso Antonio Maria La Scala – è proprio l’uso improprio e illegale dei social network da parte di minori, attraverso la registrazione anagrafica falsa o l’utilizzo del telefono dei genitori, spesso testimoni inconsapevoli di una pericolosa deriva che comporta inevitabilmente un decadimento morale dei ragazzi e, di conseguenza, della società. Ciò che spesso trascuriamo è che un contenuto immesso su internet è di tutti e, anche se la Polizia Postale ogni anno compie un lavoro instancabile di cancellazione di foto e video con minori, è sufficiente che quel materiale sia stato salvato da qualcuno per tornare nuovamente online senza alcun limite. Ringrazio l’assessora Bottalico e rinnovo il nostro impegno perché, nonostante si stia facendo tanto per combattere questi fenomeni, il dato complessivo delle violenze e degli abusi non diminuisce. Pertanto è necessario e doveroso non solo continuare ad assistere le vittime di questo tipo di reati ma soprattutto lavorare sulla prevenzione”. Il numero di ascolto per sostegno e informazioni è raggiungibile tutti i giorni, anche festivi, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 20.