Il whistleblowing, istituto di derivazione anglosassone che prevede un regime di tutela del dipendente pubblico che segnali condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza sul luogo di lavoro, è stato introdotto dalla legge anticorruzione del 2012.
Continue readingOmicidio Sarah Scazzi, via Avetrana dal titolo: la serie sarà disponibile dal 30 ottobre su Disney+
In ottemperanza al provvedimento emesso dal Tribunale di Taranto e in attesa dell’udienza fissata per il 5 novembre, Groenlandia e Disney informano che il titolo della serie sarà ora ‘Qui non è Hollywood’ e sarà disponibile in Italia dal 30 ottobre sulla piattaforma Disney+”: lo si legge in una nota ufficiale. Diretta dal regista Pippo Mezzapesa, che ne ha scritto anche la sceneggiatura insieme ad Antonella W. Gaeta, Davide Serino, Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, la serie – continua la nota ufficiale – è prodotta da Matteo Rovere, una produzione Groenlandia.
‘Qui non è Hollywood’ è interpretata da Vanessa Scalera, nel ruolo di Cosima Misseri, Paolo De Vita in quello di Michele Misseri, Giulia Perulli nei panni di Sabrina Misseri, Imma Villa in quelli di Concetta Serrano, Federica Pala nel ruolo di Sarah Scazzi; Anna Ferzetti è invece la giornalista Daniela, Giancarlo Commare è Ivano e Antonio Gerardi interpreta il Maresciallo Persichella. La serie è basata sul libro Sarah la ragazza di Avetrana, scritto da Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni ed edito da Fandango Libri. Marracash è autore e interprete di La Banalità del Male, end credit song di Qui non è Hollywood. Il brano nasce dalla collaborazione tra Marracash e il produttore Marz, che ne ha creato la musica.
“Un efficace sistema di parental control – conclude la nota – assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre alla modalità junior già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite Pin, per garantire massima tranquillità ai genitori”.
Bari, il Comune valuta parcheggi a pagamento in centro anche nei festivi e dopo le 20: scoppia la polemica
Parcheggi a pagamento in centro anche nei giorni festivi e oltre le ore 20.00 per scoraggiare i parcheggiatori abusivi. È questa l’ipotesi al vaglio del Comune di Bari, come annunciato dal sindaco Leccese.
“Si tratta di un problema serio che danneggia sia i residenti che le attività commerciali – le sue parole -. Con l’estensione dei parcheggi a pagamento, intendiamo rendere più difficile l’operato degli abusivi e garantire una maggiore sicurezza e vivibilità ai quartieri”. E le polemiche già non mancano c’è chi infatti ritiene come l’estensione della sosta a pagamento possa penalizzare chi vive o lavora in centro, limitando poi la possibilità di trovare parcheggio. In primis i residenti del quartiere Umbertino.
Punta Perotti, il Tribunale “assolve” il Comune di Bari: “Stato responsabile dei danni a imprese”
La responsabilità del danno subito dalle imprese che costruirono il complesso di Punta Perotti – poi abbattuto nel 2006 – per la confisca dopo l’accertamento della lottizzazione abusiva pur in assenza di una condanna penale, non è imputabile al Comune di Bari ma allo Stato. Lo ha stabilito la terza sezione civile del Tribunale di Bari secondo cui lo Stato non può rivalersi sul Comune per il risarcimento versato alle imprese costruttrici sulla base di una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Nel gennaio del 2009 la Cedu aveva condannato l’Italia a risarcire le società costruttrici Sud Fondi, Iema e Mabar in quanto la confisca dei terreni di Punta Perotti era avvenuta in assenza di una condanna penale. La Cedu intervenne con due distinte sentenze per la medesima questione. Nella prima fu stabilito subito un indennizzo di 40mila euro per ciascuna società (danni morali e spese processuali) e successivamente con una seconda pronuncia un risarcimento totale di 46,08 milioni di euro da parte dello Stato per i danni subiti per la confisca (37 mln per Sudfondi, 9,5 per Mabar e 2,5 per Iema). Dopo avere versato le somme, lo Stato (presidenza del Consiglio e Ministri dell’Economia) ha deciso di rivalersi sul Comune ritenendolo responsabile del procedimento amministrativo che ha portato a concedere le autorizzazioni abusive ai costruttori che poi hanno portato alla confisca.
La decisione di oggi del giudice civile riguarda l’opposizione fatta dal Comune alla prima richiesta di rivalsa avanzata dallo Stato per complessivi 121.800 euro. Sulla vicenda è ora pendente un secondo processo che il Comune ha fatto preventivamente sulla eventuale richiesta di rivalsa per la parte più corposa del risarcimento, quello da 46 milioni. In sostanza, secondo i giudici civili, “il danno subito dalle società è conseguenza immediata e diretta non già delle condotta dell’ente comunale nella gestione del procedimento amministrativo che ha portato al rilascio della concessione edilizia e della lottizzazione abusiva, bensì del provvedimento di confisca illegittimo (in quanto applicato in assenza di condanna penale) disposto dagli organi istituzionali dello Stato in violazione delle norme della convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
In altre parole, dice il tribunale, “nulla è dovuto allo Stato italiano a titolo di rivalsa dal Comune di Bari, atteso che a quest’ultimo non è riferibile alcuna colpevole violazione delle disposizioni della convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Quindi il tribunale ha accolto il ricorso del Comune e ha condannato lo Stato anche al pagamento delle spese processuali.
Caos mense scolastiche, continua il ping pong a Bari. Stop Ladisa: Vivenda torna a gestire l’appalto nel lotto 1
Alla luce del nuovo provvedimento del TAR Puglia, la ripartizione comunale competente sta ponendo in essere tutte le procedure tese a garantire la continuità del servizio di refezione scolastica nelle scuole del Lotto 1, con la ditta aggiudicataria, a partire dal prossimo lunedì 21 ottobre, fatti salvi nuovi e non prevedibili risvolti giudiziari.
“Il provvedimento odierno del Tribunale Amministrativo Regionale chiarisce, in attesa delle prossime tappe del contenzioso, che il servizio di refezione scolastica deve essere garantito anche nei prossimi giorni – dichiara l’assessore alla Conoscenza Vito Lacoppola -. Questa per noi è l’indicazione utile affinché gli uffici predispongano tutto il necessario per garantire ai bambini e alle famiglie la mensa nelle scuole. Per il resto, come abbiamo fatto fino ad oggi, attendiamo l’evoluzione del giudizio che definirà l’esito finale del contenzioso, assicurando la massima volontà del Comune di orientare le proprie decisioni solo e unicamente in base alle indicazioni della magistratura amministrativa”.
Mense scolastiche, caos a Bari. Ping pong tra Vivenda, Ladisa, Comune e Tar: il lotto 1 torna “sul mercato”
Il Tar ha respinto il ricorso presentato dalla Ladisa sull’affidamento dell’appalto delle mense del Comune al rti Vivenda Solidarietà e Lavoro per il lotto 1 dopo che aveva accolto la sua richiesta di sospensiva cautelare urgente. Il Comune aveva affidato il servizio temporaneo a Ladisa fino al 18 ottobre, la prossima udienza è in programma a dicembre. Chi gestirà ora il servizio dal 21 ottobre?
Continue readingMense scolastiche, caos a Bari: il Comune affida il servizio temporaneo nel lotto 1 alla Ladisa
Il Comune di Bari ha preso atto del decreto del presidente del TAR pubblicato questa mattina che dispone di dare continuità al servizio di refezione scolastica fino all’udienza cautelare, fissata nel medesimo provvedimento per il 15 ottobre.
Pertanto, con determinazione dirigenziale, è stata affidata temporaneamente la gestione del servizio di refezione relativo alle scuole comprese nel lotto 1 alla Ladisa spa, azienda questa alla quale il TAR stesso aveva annullato la precedente aggiudicazione. Per effetto del provvedimento, a far data da domani, mercoledì 9 ottobre, il servizio riprenderà (compatibilmente con la disponibilità delle scuole) fino all’udienza che dovrà dirimere (in sede cautelare) il contenzioso sorto tra le aziende concorrenti. Sarà quindi competenza di Ladisa SpA predisporre tutti gli adempimenti per l’avvio del servizio in collaborazione con le scuole interessate.
Estorsioni al porto di Santo Spirito, il Comune di Bari si costituisce parte civile nel processo: “Non ci arrendiamo”
Ieri mattina il Comune di Bari si è costituito parte civile nel processo relativo alle estorsioni ai danni di alcuni proprietari di imbarcazioni di Santo Spirito.
“Il Comune di Bari si è costituito parte civile nel processo che vede imputati i presunti estorsori dei pescatori e delle attività economiche di Santo Spirito – ha dichiarato il sindaco Vito Leccese -. Continueremo ad essere in prima linea, accanto ai cittadini che denunciano, accanto ai cittadini che vogliono vivere onestamente del proprio lavoro e che le organizzazioni comunali di questa città cercano di “ammazzare” economicamente. Continueremo a costituirci parte civile ogni volta che Bari e i baresi saranno accostati alle logiche e alle attività mafiose perché non intendiamo arrenderci. Come non si sono arresi quei pescatori che hanno scelto con coraggio da che parte stare. In Fiera del Levante abbiamo presentato il percorso partecipativo per costruire la nuova strategia per una blue economy cittadina che abbia come riferimento proprio uomini e donne, come i pescatori di Santo Spirito, che sono testimoni di identità del territorio, dell’esperienza e dell’economia del mare nel solco della legalità”.
Bari, l’Amtab fa dietrofront. Parcheggio sulle strisce blu: niente rincaro sui pass per i neo consiglieri comunali
Alla fine l’Amtab è costretta a cedere. Nei giorni scorsi l’azienda a sorpresa aveva inviato una lettera ai neo consiglieri comunali eletti, invitando loro a pagare 200 euro a quadrimestre per usufruire della possibilità di parcheggiare la loro auto nella zone più ambite del centro, tra cui il parcheggio in piazza Libertà. In totale erano 600 euro all’anno, praticamente il doppio di quanto previsto fino a poco fa. Gli ex consiglieri comunali di Bari infatti erano riusciti a strappare un pass speciale di 300 euro all’anno.
Una decisione che non è stata accolta positivamente dai consiglieri, l’Amtab è stata costretta a fare dietrofront e a siglare un accordo con loro. “Con la presente – si legga nella nota comunale – si chiede che venga rilasciato il permesso di sosta con cadenza annuale (ottobre 2024-settembre 2025) corrispondendo, come già da precedenti note, la somma di 300 euro”. Resta il fatto che il pass dovrà essere utilizzato solo se il consigliere comunale sarà operativo a Palazzo di Città, da capire come facciano poi gli ausiliari della sosta a verificarlo.
Inchiesta a Bari, l’ombra della mafia al Comune: terminato il lavoro dei commissari. Dossier trasmesso al Prefetto
È stato ultimato in questi giorni il lavoro della commissione d’accesso nominata dal Viminale per valutare eventuali infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione comunale di Bari.
La commissione, composta da Claudio Sammartino, prefetto in quiescenza; Antonio Giannelli, (nominato qualche giorno fa prefetto di Cremona) e Pio Giuseppe Stola, maggiore dello Scico della Guardia di finanza, era stata nominata il 22 marzo scorso a poche settimane dall’operazione della Dda di Bari denominata ‘Codice interno’ che aveva portato all’arresto di 130 persone (tra cui l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, la moglie ed ex consigliera comunale di Bari Maria Carmen Lorusso), ipotizzando l’esistenza di un intreccio tra imprenditoria, politica e criminalità, con fenomeni di voto di scambio politico mafioso. L’inchiesta aveva portato anche all’amministrazione giudiziaria di Amtab, la municipalizzata dei trasporti per presunte infiltrazioni mafiose in particolare nella gestione delle assunzioni.
In questi sei mesi di lavori (gli iniziali tre mesi di tempo sono stati poi prorogati a sei) la commissione ha letto il voluminoso fascicolo dell’inchiesta, ha acquisito documentazione, ascoltato il procuratore, i vertici politici e amministrativi del Comune che all’epoca era guidato dal sindaco Antonio Decaro ora europarlamentare. La nuova amministrazione comunale, guidata sempre dal centrosinistra con il nuovo sindaco Vito Leccese, è stata eletta a giugno. La relazione finale sarebbe perciò già stata consegnata al prefetto di Bari, Francesco Russo, che a sua volta sarà chiamato a trarre le conclusioni e formulare una sua proposta al ministero dell’Interno. Un eventuale scioglimento dovrà essere disposto con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell’Interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri entro tre mesi dalla trasmissione della relazione.