Arpal Puglia, riaperti 3 concorsi per 50 posti a tempo indeterminato: domande entro il 18 settembre – LE INFO

Sono stati riaperti i termini per candidarsi ai concorsi di ARPAL Puglia, con l’aumento dei posti disponibili a 50 posizioni in totale a tempo pieno e indeterminato. Tre i profili richiesti: tecnico informatico, analista del mercato del lavoro e specialista informatico statistico.

Il primo concorso (tecnico informatico) mira alla copertura a tempo pieno e indeterminato di n. 20 unità di categoria C, con titolo di studio d’accesso minimo corrispondente al diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Il secondo concorso (analista del mercato del lavoro) prevede la copertura, a tempo pieno e indeterminato, di n. 17 unità di categoria D1, con titolo d’accesso minimo corrispondente alla laurea triennale (DM 509/99).

Il terzo concorso (specialista informatico statistico) punta infine alla copertura, a tempo pieno e indeterminato, di n. 13 unità di categoria D1, con titolo d’accesso minimo corrispondente alla laurea triennale (DM 509/99).

Tutte le informazioni sono state pubblicate anche sull’albo pretorio di ARPAL Puglia. Nello specifico con i decreti direttoriali del 30 agosto 2024, è stato rimosso il requisito di accesso previsto dall’art. 2 numero 5 dei bandi di concorso pubblicati il 31.01.2022, che prevedeva l’esclusione dalla partecipazione dei soggetti privi della vista e che sono state revocate, come prescritto dalla legge, le commissioni a suo tempo nominate nell’anno 2022.

Infine, per ognuno dei tre concorsi indicati, per i quali ci si potrà candidare entro il 18 settembre prossimo, sono previste delle riserve a favore di soggetti disabili e per i militari volontari, nel computo totale del 30% dei posti messi a bando.

Immissioni in ruolo, priorità al concorso PNRR: gli idonei dello straordinario 2020 in protesta a Bari

Sono circa 30.000 gli idonei di uno dei concorsi più selettivi degli ultimi anni, l’ordinario 2020, che si ritrovano parcheggiati a data da destinarsi in favore dei vincitori del concorso ordinario PNRR bandito nel 2023, in alcuni casi con procedure ancora in corso di svolgimento. La sovrapposizione di due procedure selettive nel giro di pochi anni aumenta il precariato della scuola, ma non finisce qui: già si parla di un prossimo concorso da bandire in autunno. A farne le spese sono gli idonei del concorso 2020 che vedono allontanarsi sempre di più la meritata stabilizzazione. Non importa se alcune procedure del concorso 2023 non si sono ancora concluse, per gli idonei il ruolo resta un miraggio, infatti il Ministero ha stabilito che è necessario attendere i futuri vincitori del concorso 2023 anziché attingere dalle graduatorie già esistenti degli idonei 2020. Questa situazione si inserisce in un contesto che vede a fronte delle 62.000 cattedre disponibili un contingente autorizzato di 45.125 unità. è stato cioè autorizzato un contingente assunzionale pari al numero di posti accantonati per i concorsi PNRR, senza alcuno spiraglio per gli idonei 2020.

In Puglia la situazione rispecchia l’andamento nazionale, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha autorizzato 2181 assunzioni lasciando vacanti circa 700 cattedre destinate a supplenti, a dispetto della tanto agognata continuità didattica. A tal proposito gli idonei a gran voce reclamano il diritto al ruolo e nello specifico chiedono: 1) di essere assunti prioritariamente in quanto inseriti in una graduatoria ad esaurimento a cui è stato dato scorrimento già per l’a.s. 23/24 con l’assunzione in ruolo di colleghi che come noi sono risultati idonei al concorso DM 498/2020 e DM 499/2020, (si fa presente che si sta violando il principio di uguaglianza dell’art. 3 della Costituzione); #IDONEI2020PUGLIA Comunicato Stampa 2) che non vengano indetti ulteriori concorsi volti al reclutamento di personale docente in quelle Regioni in cui siano presenti ancora graduatorie di merito di concorsi precedenti. I precari aspettano da anni e non sono più disposti a farlo; 3) lo scorrimento degli idonei del Concorso ordinario 2020 su tutto il contingente riservato al concorso 2023 che non produrrà graduatorie entro il 10/12/2024 e che si redistribuisca in maniera equa tutto il contingente residuo. Per manifestare In conclusione, gli idonei del concorso ordinario 2020 della regione Puglia dichiarano: “La sensazione attualmente percepita è quella di abbandono da parte delle Istituzioni nonostante il merito di aver superato un Concorso Ordinario altamente selettivo. Siamo uniti e determinati nel pretendere il nostro diritto al ruolo ed attueremo ogni azione possibile finché non verremo ascoltati”.

“Promossa la cugina di Antonio”, aria di magagna al Comune di Adelfia: “Non farà mai il video…”

Antonio ha ricevuto una lettera anonima a casa. Nel contenuto si parla del concorso interno al Comune di Adelfia per una promozione nei settori della Pubblica Amministrazione. Secondo il segnalatore anonimo chi ha ottenuto la promozione non ha i requisiti per coprire quel ruolo. In questo caso si tratta di una vicenda “personale”. La persona accusata è infatti la cugina della moglie di Antonio.

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Polizia Locale Bari, 1500 euro a nero per studiare con l’ex ufficiale: Antonio blocca la lezione

Un corso in videoconferenza per preparare gli aspiranti vigili al concorso della Polizia Locale di Bari. Tutto rigorosamente a nero e al prezzo di 1500 euro che devono essere portati in contanti a casa sua. Protagonista un ex ufficiale di Adelfia, già indagato in passato dalla Finanza. Antonio si è presentato anche a casa sua.

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Amtab nelle mani del clan, la presidente “cade dalle nuvole”: storia di un disastro annunciato

Da tempo denunciamo quello che non va nell’Amtab, la stessa Donvito era nel CdA quando alla guida c’era Pierluigi Vulcano, firmando tutto quello che c’era da firmare tra assunzioni e appalti vari. Ma davvero pensate che la gente sia così stupida da non rendersi conto delle dichiarazioni di facciata?

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Da Corato a Varese per un concorso, bus fa ritardo e lei viene esclusa per 20 minuti. Il padre: “Discriminata”

Viene esclusa da un concorso pubblico indetto dal Comune di Olgiate Olona (Varese), dopo aver viaggiato 13 ore in bus, perché il mezzo è arrivato in ritardo a causa di alcuni problemi registrati durante il tragitto. Protagonista una 25enne di Corato, a raccontare l’accaduto è suo padre.

“Mia figlia ha anche avvisato che sarebbe arrivata in ritardo a causa del ritardo dell’autobus. Dopo aver provato con l’ufficio personale del Comune che non rispondeva ha chiamato la Polizia locale dello stesso comune, chiedendo alla persona che ha risposto al centralino di avvisare i commissari del concorso di questo problema. Eppure non c’è stato niente da fare. Se non è discriminazione questa”, le parole del genitore in una lettera inviata alla redazione di Varesenews. Secondo il loro racconto il ritardo sarebbe stato di soli 20 minuti. 

Una versione però che è stata smentita dal Sindaco. “Il ritardo non era di 20 minuti ma di 40-45 minuti, tanto che la prova del concorso era già iniziata. Dispiace certamente per la ragazza, dispiace molto, capiamo anche l’amarezza, ma non avremmo potuto fare nulla di diverso. Ammettendola quando gli altri candidati avevano già iniziato la prova saremmo sicuramente incorsi in un’invalidazione del concorso. Qualunque altro candidato avrebbe potuto fare ricorso. È un’eccezione che giuridicamente non potevamo permetterci”, la sua spiegazione. La 25enne ha ripreso poi un altro bus in prima serata ed è tornata in Puglia, senza aver partecipato alla prova, ma la vicenda non è destinata a chiudersi qui. Il padre della 25enne avrebbe infatti annunciato l’intenzione di chiedere il rimborso dei danni morali e materiali.

Zero controlli e troppe “magagne”, bufera sul concorso Sanitaservice: “Va annullato vado in Procura”

Torniamo ad occuparci con Gianni del nuovo concorso della Sanitaservice. In redazione ci sono arrivate alcune segnalazioni anonime che accendono ancora una volta i riflettori sulle assunzioni della società che si occupa di pulizie e ausiliariato al Policlinico di Bari tra cellulari in sala, zero controlli, domande apparse su Telegram e risposte non sigillate.

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