Bari, abusa per 8 anni delle figlie dell’ex compagna: 52enne condannato a 6 anni e 8 mesi

Il Tribunale di Bari ha condannato, con rito abbreviato, ad una pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione un 52enne ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata continuata e corruzione di minorenne.

L’uomo avrebbe abusato dal 2010 al 2018 delle due figlie dell’ex compagna con cui conviveva, fin da quando le due sorelle avevano rispettivamente 8 e 11 anni. Arrestato nel 2018, prima in carcere e poi agli arresti domiciliari, dovrà anche risarcire le costituite parti civili, le due presunte vittime degli abusi e i loro genitori, per 100 mila euro.

A pena espiata il 52enne sarà sottoposto anche alla misura di sicurezza del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da minori e del divieto di svolgere lavori che prevedano contatto abituale con minori.

 

 

Bari, uccise la ex e nascose il cadavere in fabbrica dismessa: Ignazio Piumelli condannato a 14 anni

La Corte di Assise di Bari ha condannato alla pena di 14 anni e 6 mesi di reclusione il pregiudicato 53enne di Molfetta, Ignazio Piumelli, imputato per l’omicidio volontario, riduzione in schiavitù, occultamento e vilipendio di cadavere della ex compagna, la 50enne di origini polacche Zlezak Malgorzata detta Margherita.

I resti della donna furono trovati scheletriti nel maggio 2017 nelle ex acciaierie Scianatico di Bari, circa cinque anni dopo la morte. I giudici, al termine del processo di primo grado, hanno ritenuto il 53enne responsabile dei soli reati di vilipendio e riduzione in schiavitù, assolvendolo con formula dubitativa «perché il fatto non sussiste» dal più grave reato di omicidio volontario. Non sarebbe stata provata con assoluta certezza, cioè, la morte violenta.

La donna potrebbe essere deceduta per cause naturali e successivamente «sepolta» sotto assi e cassette di legno, a formare una bara. Sulla parete bianca di fronte a questo sepolcro improvvisato gli investigatori trovarono una scritta con pennarello nero «Tu muori qua». I giudici hanno inoltre dichiarato non doversi procedere per il reato di occultamento di cadavere perché ormai prescritto. Le motivazioni della sentenza si conosceranno tra 90 giorni.

Stando alle indagini della Squadra mobile, coordinate dal pm Gaetano de Bari, l’uomo avrebbe picchiato la compagna per mesi, trascinandola da un dormitorio all’altro, fino a seppellirne il cadavere all’interno di una vecchia fabbrica abbandonata di Bari. Piumelli, difeso dall’avvocato Alessandra Tamburrano, è in carcere per il delitto nel dicembre 2019, sette anni dopo la morte della donna, che risalirebbe al luglio 2012.