Mense scolastiche, caos a Bari. Il Consiglio di Stato: “La gestione resta a Ladisa fino agli appelli”

La terza sezione del Consiglio di Stato ha stabilito che le mense scolastiche baresi saranno gestite dalla società Ladisa fino a quando si discuteranno gli appelli dopo le recenti pronunce del Tar della Puglia. Dunque è stato accettato il ricorso presentato dalla stessa azienda contro il Comune e la cooperativa Solidarietà e Lavoro.

I giudici hanno ritenuto “prevalente l’interesse dell’utenza scolastica alla continuità del servizio e dunque alla sua prosecuzione in capo all’attuale gestore (cioè Ladisa) fino all’imminente definizione degli appelli proposti”.

Tassa di soggiorno a Bari, no del Consiglio di Stato al ricorso degli albergatori: “Nessun danno al settore”

Anche il Consiglio di Stato, dopo il Tar, dichiara legittima l’introduzione della tassa di soggiorno a Bari. I giudici hanno respinto il ricorso dell’associazione di categoria degli albergatori contro la delibera del Comune, spiegando come la misura non abbia causato “un danno grave e irreparabile agli albergatori”. Un altro punto a favore per l’amministrazione barese. La tassa di soggiorno è stata introdotta ad ottobre scorso, Federalberghi e l’associazione Extralberghiera Bari sostengono da sempre che la misura vada a penalizzare solo le strutture ricettive in regola, oltre a chiedere da mesi più chiarezza sulle modalità con le quali gli introiti dell’imposta di soggiorno saranno utilizzati in futuro.

Nodo ferroviario Bari, il Consiglio di Stato: “Nessun rischio per l’ambiente”. Lavori sbloccati ma c’è ritardo

Il Consiglio di Stato ha respinto definitivamente i ricorsi presentati dal Comune di Noicattaro, da un gruppo ambientalista e dai proprietari di alcune aree di Lama Balice in merito al progetto per il nodo ferroviario di Bari. Secondo la Quarta Sezione non ci sono rischi per l’ambiente e violazioni del procedimento che ha portato al via libera della Regione Puglia. Il progetto da 300 milioni per spostare 10 chilometri di binari è dunque conforme a tutte le norme, ma lo stop ai lavori comporterà circa un anno di ritardo nella sua realizzazione.