Geni del crimine, pesce a sbafo senza pagare il conto da 400 euro. Il Cortigiano: “Vi aspettiamo”

Si siedono al tavolo, ordinano pesce a sbafo e poi vanno via senza pagare il conto da quasi 400 euro. È accaduto al Cortigiano, noto ristorante situato in via Filippo Turati.

Ci siamo recati sul posto per raccontare il modus operandi di questi tre geni del crimine, immortalati però dalle telecamere di videosorveglianza del locale. Nel video allegato l’appello dei dipendenti.

Bari, il pub sbaglia il conto e cerca il cliente su Facebook. Lui risponde e ringrazia: “Bellissimo gesto di onestà”

“Al gentile signore del tavolo 69 con le 2 splendide bimbe, con cui ho fatto una bella chiacchierata amarcord. Ho fatto un errore sul suo pagamento! Se legge questo messaggio la aspetto qui per poter rimediare all’errore”.

Questo è il post pubblicato qualche minuto dopo la mezzanotte di oggi sulla propria pagina Facebook del pub “Terra di Mezzo”, locale situato in via Amendola a Bari. Il titolare, dopo essersi accorto dell’errore, ha inviato tramite i social un appello per rintracciare il cliente. E così è stato.

“Ciao a tutti e grazie per questo bellissimo gesto di onestà! Siamo proprio noi. Volevo ringraziarvi pubblicamente per averci subito cercato e per la grande cortesia nel sistemare l’errore sul conto. È raro trovare una simile attenzione al cliente – si legge nel commento lasciamo come risposta sotto il post -. È stato emozionante riscoprire Terra di Mezzo dopo tanti anni: ai tempi dell’università, quando il locale era vicino al Policlinico di Bari, era già uno dei miei posti preferiti. Aver potuto condividere quei bei ricordi con le mie figlie, e sentire il proprietario dire quanto sia bello rivedere i clienti di un tempo tornare con le nuove generazioni, è un’emozione che non ha prezzo. Grazie ancora per il vostro spirito di accoglienza e per la professionalità che dimostrate ogni giorno. Per chi cerca un locale a Bari dove sentirsi come a casa, tra cortesia e qualità culinaria, consiglio vivamente Terra di Mezzo.
Alla prossima cena (e questa volta… cercheremo di non farvi sbagliare il conto!) Per i malpensanti, partnership NON sponsorizzata, lo faccio davvero con il cuore”.

Truffe a Bari, riceve una chiamata finta dalla Questura e le svuotano il conto: colpo da 6mila euro

Sono riusciti a far comparire il numero della questura di Bari sul cellulare di una donna alla quale hanno sottratto seimila euro attraverso una truffa telefonica. La vittima ha scoperto di essere stata raggirata quando è andata dalla polizia per parlare con un ispettore inesistente con cui gli stessi truffatori le avevano detto di averle fissato un appuntamento. Tutto è iniziato con un finto sms che risultava arrivasse dalla Unicredit.

Il messaggino annunciava che era in corso un bonifico di circa 10mila euro: se non sei stato tu – avvertiva la banca – chiama il servizio clienti. E da qui è iniziato il contatto con i truffatori: il primo si è finto un operatore della banca che, dopo aver chiesto da quale città chiamasse, ha detto alla signora che l’avrebbe fatta contattare dalla polizia di Bari. Il colpo di scena è arrivato poco dopo: i truffatori, infatti, hanno fatto risultare che la chiamata arrivasse dall’Ufficio passaporti della questura. Quindi la donna, verificando il numero, si è fidata e ha anche creduto – così le diceva il finto poliziotto dall’altra parte della cornetta – di formalizzare anche due denunce orali: una contro il presunto destinatario del bonifico da diecimila euro e l’altra contro ignoti.

Poi, il finto agente le ha chiesto di tenere libera la linea perché l’avrebbe chiamata un consulente di Unicredit. Peccato che il consulente altro non fosse che un complice. La donna, quindi, ha risposto al telefono seguendo le indicazioni del falso dipendente della banca il quale le diceva – dato che non era possibile più bloccare il bonifico da diecimila euro – di eseguirne un altro per svuotare del tutto il conto (seimila euro) inviando il denaro a un nuovo consulente della filiale di Bari che poi avrebbe provveduto a dare a lei questo denaro a titolo di rimborso. Lo pseudo consulente si è poi premurato di fissare alla signora un appuntamento in questura con l’ispettore che, solo quando si è recata negli uffici della polizia, ha scoperto essere solo una invenzione. A quel punto non ha potuto fare altro che sporgere denuncia, questa volta una vera.

Vino caldo, pesce surgelato e conto troppo salato: rissa tra ristoratore e 5 clienti a Gallipoli

Polemiche per un contro ritenuto troppo ‘salato’ e contestazioni per il vino caldo e il pesce surgelato sono state le scintille che hanno fatto scattare una rissa tra una ristoratore di Gallipoli e cinque clienti sulla riviera Armando Diaz. A calmare gli animi non è bastato neppure abbassare il conto da 265 a 250 euro.

Probabilmente l’intento era quello di andare via senza pagare. Il diverbio, iniziato al tavolo, è finito in poco tempo per strada mentre i passanti, tra cui molti turisti, osservavano perplessi. Al momento non sono state presentate denunce. La rissa è stata filmata da molte persone e il video è diventato virale sui social.