Monopoli, operai travolti e uccisi da un costone roccioso. Sindaco di Conversano: “Siamo sconvolti”

I due operai, Vito Germano di 64 anni e Cosimo Lomele di 62 anni, sono stati travolti da un costone di roccia mentre erano impegnati in uno dei vasti scavi per le condutture dell’impianto fognario nel nuovo complesso edilizio in via Lagravinese a Monopoli. Per entrambi sono stati inutili i soccorsi. Grande commozione a Conversano, città di entrambi gli operai. “L’intera cittadinanza di Conversano è colpita e sconvolta davanti a questa tragedia” ha sottolineato il sindaco Giuseppe Lovascio. “Siamo vicini alle famiglie – afferma – e ho avuto modo già d’incontrare qualche familiare. Quello che è accaduto è una fatalità che ci deve sempre far riflettere su quello che è il tema della sicurezza sul lavoro”. Inoltre nel giorno dei funerali, non ancora fissati, sarà proclamato lutto cittadino.

Discarica Martucci tra Conversano e Mola, audizione in Regione. L’Ager: “Rischio che la chiusura slitti oltre il 2025”

In V Commissione si sono svolte le audizioni richieste dai consiglieri regionali Lucia Parchitelli e Francesco Paolicelli sul tema discarica Martucci di Conversano, di Paolo Pagliaro sulla situazione dell’impianto di Cavallino e criticità gestione ciclo rifiuti in Provincia di Lecce, di Antonio Gabellone, Cristian Casili e Donato Matallo sulle discariche di Nardò e Ugento.

Alla presenza del direttore generale di Ager Gianfranco Grandaliano e del direttore del Dipartimento ambiente Paolo Garofoli, la consigliera Lucia Parchitelli ha chiesto un resoconto degli esiti delle attività esplorative da eseguire sulla discarica Martucci, inserite con un emendamento nel Piano regionale dei rifiuti, approvato a fine 2021 dal Consiglio regionale. La richiesta avanzata dal rappresentante del Comitato “Chiudiamo la discarica Martucci”, intervenuto in audizione, è quella di ricercare altrove siti alternativi. A tal proposito, il direttore Garofoli ha chiarito che sulla individuazione dei siti la Regione non ha alcuna competenza e che la stessa è in capo ai Comuni. Relativamente all’aggiornamento riguardante le attività di indagine e monitoraggio della falda, i due piezometri collocati nelle due vasche, hanno restituito dei coefficienti in conformità ai parametri consentiti, un terzo piezometro invece dovrà essere posizionato per le attività di investigazione previste dal Piano dei rifiuti. Su quest’ultima questione è intervenuto il direttore di Ager, il quale ha rilevato che si profila il rischio di non poter rispettare la data del 31/12/2025, prevista per la chiusura definitiva della discarica Martucci, perché le attività investigative, secondo quanto inserito nel Piano, non sono state ultimate entro il mese di aprile 2022. Alla luce di quanto esposto, non si è fatta attendere la reazione della consigliera Parchitelli, che ha rinviato in un altro momento la discussione sul paventato slittamento della data di chiusura definitiva della discarica, evidenziando che il punto sarà oggetto di dovuti approfondimenti per evitare che ciò accada veramente. A margine dei lavori, il consigliere Francesco Paolicelli, ha manifestato forti perplessità sulla possibilità che la data possa subire un rinvio, senza che sia il Consiglio regionale ad esprimersi in tal senso e, nello stesso tempo, ha ritenuto che è quanto mai necessario attivarsi affinchè sia fatta luce su coloro che sono risultati inadempienti in relazione alla mancata esecuzione delle attività investigative.

In merito alla richiesta del consigliere Cristian Casili, di avere chiaro il quadro dell’impianto di trattamento meccanico biologico di Ugento, è intervenuto il direttore di Ager che ha chiarito che l’impianto ha ricevuto rifiuti nell’ambito della capacità autorizzata. Mentre sullo stato degli interventi del Piano straordinario per la verifica ambientale nella località Burgesi, il direttore Garofoli ha informato la Commissione che da parte di Arpa Puglia e Asl competente, si è conclusa la fase di verifica con la consegna di uno studio, avvenuta nel mese di marzo 2022, che ha interessato la falda profonda e superficiale e un prossimo incontro è previsto per definire la realizzazione di nuovi pozzi di monitoraggio della falda idrica. Inoltre, l’assenza di anomalie diffuse sul fondo porta a stabilire che è garantita la tenuta della geomembrana. Finora i risultati emersi non rilevano superamenti dei limiti tabellari.