Altamura, primo trapianto di cornea nell’ospedale della Murgia: “Una giornata che ricorderemo a lungo”

L’équipe di oculistica dell’ospedale della Murgia, nel Barese, ha eseguito stamane il primo trapianto di cornea. Un risultato importante per Altamura dopo l’ingresso, ad ottobre scorso, nella rete dei centri Asl Bari del dipartimento Neurosensoriale, diretto dal dottor Antonio Acquaviva, attrezzati per poter effettuare questa tipologia di intervento, in stretta collaborazione con il Centro regionale trapianti. Il trapianto è stato effettuato su un paziente affetto da opacità della cornea a causa degli esiti di un’infezione virale, applicando una metodica ormai indispensabile al ripristino della trasparenza corneale con conseguente miglioramento della funzione visiva in presenza di diverse patologie.

“Per l’ospedale della Murgia – commenta il primario Vito Primavera – è una giornata che davvero ricorderemo a lungo. E’ stato effettuato il primo trapianto ad un paziente affetto da opacità della cornea causata degli esiti di un’infezione virale. L’evento è rilevante perché allarga ulteriormente l’offerta assistenziale e sarà di sicuro stimolo alla cultura della donazione per la popolazione della Murgia che ora, anche per questa tipologia di intervento, sa di poter trovare un saldo punto di riferimento nel proprio ospedale”.

Acquaviva, trapianto di cornea artificiale al Miulli: è il primo in Italia. Restituita la vista a 45enne

È stato eseguito nell’ospedale generale regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti il primo trapianto in Italia di cornea artificiale in una struttura accreditata con il servizio sanitario nazionale. A realizzarlo è stata la U.O.C. di Oftalmologia diretta dal dottor Tommaso Micelli Ferrari, il quale ha impiantato il dispositivo su un paziente di 45 anni che aveva indicazione all’intervento poiché affetto da cecità corneale nell’occhio interessato per pregressi traumi (acuità visiva Snellen corretta in meglio inferiore a 20/200).

Il paziente era già stato sottoposto in passato a cheratoplastica perforante, apposizione di membrana amniotica ed endocheratoplastica, procedure che hanno avuto come esito uno scompenso del lembo trapiantato. L’intervento, che rappresenta un traguardo storico, è stato portato a termine senza complicanze in meno di un’ora e permetterà al paziente di constatare un immediato e significativo miglioramento visivo.

“Si tratta del raggiungimento di un obiettivo di particolare importanza”, afferma il dottor Micelli Ferrari, “perché dimostra con ancor maggior vigore come le tecniche innovative siano determinanti nella cura delle malattie oculari e di come ci si stia positivamente muovendo verso la retina artificiale e l’occhio bionico. Si tratta dunque di un primo concreto passo verso la possibilità di un completo recupero delle funzioni visive, ottenuto grazie all’appoggio della Direzione dell’Ospedale Miulli al fine di garantire un’assistenza sanitaria sempre più adeguata”.

La cornea artificiale conta 7 millimetri di diametro complessivo, con una zona ottica di 4 millimetri, ed è progettata per creare una finestra chiara in una cornea naturale opacizzata. Il dispositivo è composto da un polimero pieghevole biocompatibile contenente un inibitore UV. Il margine esterno presenta 12 fori per permettere la fissazione con sutura sulla cornea del beneficiario e fissazione su tessuto corneale a lungo termine.

Questa procedura pionieristica è stata realizzata grazie al supporto di aziende specializzate nella ricerca e sviluppo di nuovi materiali e garantisce finalmente una prospettiva ai pazienti affetti da cecità corneale che non possono sottoporsi al trapianto tradizionale e testimonia ancora una volta l’elevata qualità dell’assistenza offerta dalla U.O.C. di Oftalmologia dell’ente ecclesiastico “Ospedale Generale Regionale F. Miulli”.