Corruzione in Puglia, tangenti per appalti: la Corte dei Conti chiede 60mila euro come danni d’immagine a Lerario

Avrebbe causato un danno d’immagine da 60mila euro alla Regione Puglia. E per questo, su delega della Procura regionale della corte dei conti, la guardia di finanza ha notificato un invito a dedurre a Mario Lerario, ex dirigente della Protezione civile e della sezione provveditorato-economato della Regione, condannato in via definitiva a 4 anni e 4 mesi, in appello, per aver preso due tangenti da 10mila e 20mila euro da due imprenditori in cambio dell’affidamento di alcuni lavori.

La vicenda, come spiega la finanza in un comunicato, ha determinato nei confronti della Regione non solo un danno patrimoniale, “conseguente alle maggiori somme pagate dall’Ente locale per i lavori affidati alle due citate imprese, anche in conseguenza delle tangenti pagate, bensì anche un danno all’immagine derivante dalla lesione del prestigio, del decoro e della credibilità” dell’ente “a seguito della condanna penale del proprio dirigente”.

In particolare, i reati per cui Lerario è stato condannato “hanno determinato una diminuzione della considerazione dell’istituzione pubblica da parte dei cittadini, ledendone il rapporto di fiducia e configurando la lesione di un bene tutelato in via diretta ed immediata dall’ordinamento giuridico”. Il danno da 60mila euro è pari al doppio della somma che Lerario ha ricevuto come tangente.

Per un’altra vicenda di corruzione Lerario è stato condannato in primo grado a 5 anni e quattro mesi, per le presunte tangenti da 35mila euro ricevute dall’imprenditore Antonio Illuzzi (condannato in primo grado a 4 anni).

“Baguttelle” e incarichi d’oro: Pinuccio l’idraulico in pensione vs Pierno il super consulente Amtab

Torniamo ad occuparci del nuovo polverone che rischia di travolgere l’Amtab. La Corte dei Conti ha deciso di indagare e vederci chiaro sul contratto del superconsulente Ruggiero Pierno, scelto dal 2003 e sempre confermato nel corso dei 22 anni. Ne abbiamo parlato con un ospite davvero speciale. 

Continue reading

Bufera Amtab, la Corte dei Conti indaga sul contratto del superconsulente Pierno: nei guai 5 ex amministratori

Nuova bufera sull’Amtab. La Corte dei Conti ha deciso di indagare e vederci chiaro sul contratto del superconsulente Ruggiero Pierno, scelto dal 2003 e sempre confermato nel corso dei 22 anni.

Il procuratore regionale Carmela De Gennaro, come riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, ha notificato un invito a dedurre (chiusura delle indagini) a cinque persone, a quattro ex amministratori (gli ex presidenti Pierluigi Vulcano, Sabino Persichella e Angela Donvito con il consigliere Michele Fusaro) e all’ex direttore generale dell’Amtab (Francesco Lucibello). Viene contestato un danno erariale di 259mila euro.

Il fascicolo della Procura contabile è stato aperto in seguito ad un articolo pubblicato dal Quotidiano di Puglia che risale a marzo 2024. Nel contratto di consulenza stipulato con Pierno c’è di tutto: assistenza al consiglio di amministrazione, alla contabilità generale, alla redazione di relazioni previsionali, al budget, ai bilanci, alle dichiarazioni fiscali, alle operazioni straordinarie, ai piani industriali.

Acquisendo i documenti però sono state scoperte alcune irregolarità, come ad esempio i sette incarichi ricevuti da Pierno nel corso degli anni senza soluzione di continuità. Nel mirino ci sono proprio gli ultimi 5 anni dell’azienda. Luca D’Amore, amministratore unico dell’Amtab e amministratore giudiziario nominato dal Tribunale dopo l’inchiesta Codice Interno che ha travolto anche l’azienda di trasporto pubblico locale barese, ha scritto alla Corte dei conti annunciando che da febbraio il pagamento dei compensi a Pierno, circa 4.500 euro lordi al mese, è stato sospeso.

“L’incarico non solo è stato conferito in modo illegittimo, ma anche successivamente prorogato in modo altrettanto illegittimo”, la tesi della Corte dei Conti. Anche e soprattutto perché una consulenza fiscale, secondo anche quello che il regolamento interno dell’Amtab, è legata alla mancanza di figure professionali adeguate tra i dipendenti interni. Nell’Amtab però c’è un dirigente per contratti e appalti, un altro per l’area amministrativa con tanto di funzionari e operatore di ufficio al suo fianco. I cinque potranno chiedere alla Corte dei conti di essere sentiti o in alternativa potranno presentare memorie difensive per dimostrare la legittimità delle loro decisioni.

Parificazione Rendiconto Regione, c’è l’ok dalla Corte dei Conti: criticità su debiti fuori bilancio e spesa sanitaria

La Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Puglia ha emesso la pronuncia di parificazione del Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2023.

Come ha sottolineato in sede di requisitoria il Procuratore regionale Carmela De Gennaro, la gestione del bilancio della Regione del 2023 “non ha evidenziato particolari problemi, grazie all’impegno dell’ente per una sana e corretta gestione delle risorse” ed è “apprezzabile” che la Regione abbia “raggiunto l’obiettivo del pareggio di bilancio”.

Preoccupa, tuttavia, la crescita dei debiti fuori bilancio, che nel 2023 si sono attestati sui 12 milioni di euro contro i 6 del 2022 e che riguardano soprattutto l’acquisizione di beni e servizi. “È assurdo – ha aggiunto il Procuratore a margine dell’udienza – che una regione non riesca a programmare quella che sarà la sua gestione futura”, essendo quindi costretta a “contrarre delle spese per acquisire beni e servizi per la cui copertura non ha previsto nulla in bilancio”.
Criticità sono state osservate anche dal punto di vista della spesa sanitaria: il bilancio consolidato 2023 del servizio sanitario regionale si è chiuso con una perdita di 38,54 milioni di euro, in netto calo però rispetto al -144,31 milioni del 2022.

“Sulle spese per personale – ha concluso il Procuratore – si evidenzia che purtroppo la Regione ha usato le risorse assegnate per l’emergenza Covid 19, che potevano essere utilizzare solo fino al 31 dicembre 2022, per continuare ad assumere personale del tutto illegittimamente, come rilevato anche dalla Corte costituzionale”

Regione Puglia, Corte dei Conti approva i bilanci dei gruppi consiliari. La Lega dovrà restituire 18 euro

Trasmesse, dalla Corte dei Conti, le delibere che accertano la regolarità dei bilanci dei Gruppi consiliari regionali. Unica eccezione, il Gruppo consiliare della Lega che dovrà restituire la somma di 18 euro.

La Corte ha altresì raccomandato ai Gruppi consiliari di attenersi alle indicazioni tecniche fornite ed alla piena adesione della normativa regionale in materia.

Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022: ok della Corte dei Conti

La Sezione regionale di controllo per la Puglia della Corte dei conti ha approvato il bilancio della Regione Puglia, pronunciando il giudizio di parifica, riconoscendo “rispettati tutti gli equilibri di bilancio”, come ha evidenziato il magistrato relatore Giovanni Natoli nella premessa che ha introdotto l’udienza di stamattina, presieduta dal presidente della Sezione regionale di controllo, Enrico Torri, e che ha visto la presenza in Aula del Presidente della Corte dei conti, Guido Carlino. Nel concludere la sua requisitoria con la richiesta di pronuncia di parificazione, il Procuratore Generale, Cosmo Sciancalepore, aveva osservato che “l’azione dell’Amministrazione regionale, nonostante le residue conseguenze dell’emergenza pandemica e l’aumento dei costi, ha condotto alla realizzazione di vari risultati positivi”.

“Come è noto – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – la parifica è un giudizio dettagliato e approfondito che certifica oltre ogni ragionevole dubbio l’applicazione del principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione. Certifica, inoltre, che la Regione è stata ben amministrata. Avrete sicuramente sentito nelle parole del Procuratore alcuni elementi critici che però, come ha detto il presidente, erano assolutamente superabili alla luce delle controdeduzioni che la Regione ha fatto durante il periodo di collaborazione. Voglio aggiungere che in questi sei anni e mezzo abbiamo salvato la Regione Puglia innanzitutto dai grandi debiti dei consorzi di bonifica; in secondo luogo, dal grande bond da 700 milioni di euro che rischiava di portarci via un sacco di soldi in termini di interessi; infine, abbiamo sbloccato le assunzioni in Sanità restituendo alla sanità pugliese – che in Italia era l’ultima da sempre – una capacità di rispettare i livelli essenziali di assistenza. Questo non la rende ancora perfetta, ma sicuramente migliore di prima. Da ultimo, siamo diventati una delle migliori Regioni italiane nella spesa dei Fondi europei e dell’FSC. C’è di che essere assolutamente soddisfatti”.

“La collaborazione, da posizioni autonome, tra Corte dei conti e Regione Puglia si conferma preziosissima per raggiungere le finalità pubbliche non solo formalmente, ma conseguendo risultati che siano sostanzialmente rispettosi dei principi di giustizia sociale e di coesione del Paese”, ha osservato il presidente Emiliano, intervenendo nell’Aula delle adunanze. L’invarianza del carico fiscale per i pugliesi nonostante le riduzioni dei trasferimenti da parte dello Stato, il pieno conseguimento degli equilibri di bilancio e della gestione corrente del bilancio che consente alla Regione Puglia il finanziamento di nuovi investimenti, l’elevata giacenza di cassa pari a circa 2 miliardi e 100 milioni di euro per l’anno 2022, il conseguimento dei target di spesa dei fondi strutturali comunitari, tempi di pagamento più ridotti rispetto ai limiti richiesti dalla legge, la diminuzione del debito commerciale residuo, la costante riduzione dell’indebitamento regionale e la completa sterilizzazione dei crediti verso i Consorzi di Bonifica tramite il fondo passività potenziali sono le caratteristiche positive che hanno contrassegnato anche il rendiconto relativo all’anno scorso.

“Le lievi criticità evidenziate, come ha osservato lo stesso Procuratore Generale, non avrebbero modificato un quadro positivo che ci incoraggia nel momento in cui stiamo per far partire il ciclo di programmazione dei fondi europei 2021-2027 e realizzare gli investimenti previsti dal PNRR”, ha detto l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese.

La parifica ha riguardato l’esercizio 2022 quando sono state impegnate spese per oltre 14 miliardi di euro. Il settore in cui è stata prevalentemente indirizzata la spesa regionale è la tutela della salute, per un importo complessivo di oltre per 9 miliardi e 326 milioni di euro, a cui segue per rilevanza la quota destinata ai trasporti e diritto alla mobilità, per oltre 1 miliardo di euro. Alle politiche di Sviluppo economico e competitività è stata indirizzata una spesa per un importo pari a oltre 450 milioni di euro. La Regione Puglia ha inoltre destinato 308,6 milioni di euro per diritti sociali, politiche sociali e famiglia, oltre 290 milioni di euro per Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, circa 170 milioni di euro per Politiche per il lavoro e formazione professionale, oltre 150 milioni per Istruzione e Diritto allo studio, quasi 240 milioni di euro per agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, poco meno di 150 milioni di euro su assetto del territorio e edilizia abitativa, circa 56 milioni di euro per tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali, oltre 30 milioni per il turismo e circa 23 milioni di euro per energia e diversificazione delle fonti energetiche.