La Guardia di Finanza ha bloccato un traffico illecito di cuccioli all’aeroporto di Bari. Protagonista un passeggero che ha portato con sé 6 cani, i cui documenti di accompagnamento sono risultati contraffatti, da Mosca a Bari via Istanbul.
L’uomo è stato sottoposto ad un controllo congiunto da parte dei finanzieri del II Gruppo Bari e dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. I sei cani da compagnia, riconducibili alle razze Pomeranian, Bedlingtion e Chihuahua, sono stati sequestrati.
È stato successivamente verificato che sugli animali erano stati apposti microchip non corrispondenti ai documenti di accompagnamento, risultati poi artefatti. A seguito degli ulteriori accertamenti di natura amministrativa e sanitaria avviati nell’immediato, è stata rilevata la condotta penalmente rilevante a carico del passeggero per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, omessa dichiarazione doganale, contrabbando aggravato, nonché violazioni della legge regionale in ambito veterinario. I cuccioli, una volta immessi nel circuito commerciale, avrebbero fruttato un guadagno pari a circa 6mila euro.
“La meticolosa attività di polizia doganale ha permesso di rilevare una pratica illegale e diffusa nel settore veterinario in grado di mettere a serio rischio la salute pubblica e quella degli animali da compagnia esponendo gli stessi a condizioni di trasporto rischiose e potenzialmente letali – si legge nella nota diffusa -. Il fenomeno si sostanzia nella falsificazione dei documenti di trasporto e sanitari al fine di eludere i controlli delle Autorità e di renderne più agevole l’introduzione nello Stato. Nella maggior parte dei casi, gli animali oggetto di queste tratte non godono delle condizioni sanitarie minime richieste dalla normativa per il trasporto e la successiva vendita”.