Giunta Leccese, impazza il toto nomi. Pierucci alla Cultura: “Le due Bari pilastro da cui ripartire”

È entrato nel vivo il progetto “Le due Bari 2024” promosso dall’assessorato comunale alle Culture per la realizzazione di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città. Abbiamo fatto il punto con l’amministratore unico dell’AncheCinema di Bari, Andrea Costantino, e con l’assessore uscente Ines Pierucci. L’occasione è buona anche per parlare del futuro della Cultura a Bari. 

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“Le due Bari 2024”, 400 eventi gratuiti nei 5 Municipi: il programma della terza edizione – IL CALENDARIO

Sono centinaia gli appuntamenti estivi inseriti nel cartellone di Le due Bari 2024 – Quartieri uniti dalla cultura, definito a esito dell’avviso pubblico promosso dall’assessorato comunale alle Culture per la realizzazione di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città e finanziato per 555.370,33 euro dalla Direzione generale Spettacolo del MiC e per 955.000 euro a valere su risorse POC Metro, per un importo complessivo di 1.510.370,33 euro. Le ventotto proposte finanziate, che da luglio a settembre svilupperanno oltre 400 eventi gratuiti nelle piazze e nei luoghi di aggregazione dei cinque Municipi cittadini, con appuntamenti che spaziano tra musica, teatro, danza, arti circensi e cinema, sono state illustrate questa mattina a Palazzo di Città dall’assessora alle Culture Ines Pierucci alla presenza del sindaco Antonio Decaro, della dirigente della ripartizione Culture Luciana Cazzolla, della RUP Lisa Pietropaolo e dei rappresentanti dei soggetti aggiudicatari del bando.

Le due Bari, giunto quest’anno alla sua terza edizione, nasce per unire idealmente centro e periferie portando eventi diffusi e gratuiti nelle piazze, nei teatri e nei luoghi di aggregazione dei cinque Municipi, con un programma articolato che include musica, teatro, danza, arti performative, con una speciale attenzione dedicata all’infanzia.

“In questi anni abbiamo lavorato per ricostruire una comunità culturale capace di dialogare con tutta la città – ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro -. Le due Bari è nata proprio dalla volontà di creare occasioni di cultura diffusa e orizzontale che fossero accessibili ovunque e per chiunque. Abbiamo dato vita a questo progetto affidandoci alla competenza e all’esperienza degli operatori culturali del territorio che in questi anni sono stati protagonisti di grandi e piccoli eventi in tutti i quartieri, nelle location più note e in quelle più insolite, accompagnando i cittadini alla scoperta della bellezza e della cultura. Le due Bari ha anche rappresentato un’importante politica di animazione sociale, favorendo momenti di socializzazione e presidio nelle piazze e nei luoghi più difficili”.

“Ancora una volta l’assessorato alle Culture affianca il Ministero e sostiene gli operatori culturali del territorio promuovendo un cartellone di spettacoli dal vivo con oltre 400 eventi gratuiti in tutta la città, tra cui 250 spettacoli e 161 laboratori diffusi in 35 luoghi pubblici e nei teatri e spazi culturali privati della città – ha commentato Ines Pierucci -. Nell’ambito della strategia dell’assessorato alle Culture, sin dall’inizio di questo mandato abbiamo voluto assicurare il diritto alla cultura attraverso l’accessibilità e la valorizzazione di tutti quartieri di Bari secondo un approccio che ci ha consentito di riscoprire e animare in chiave culturale spazi pubblici come il giardino Mizzi e piazza Vittorio Emanuele a Loseto, il waterfront di San Girolamo, piazzetta San Nicola e giardini di Prato Lagemma a Carbonara, piazzetta Eleonora a San Pio, Parco Princigalli a Mungivacca, piazza dei Mille e lungomare Cristoforo Colombo a Santo Spirito, Torre Quetta, parco Rossani, parco Maugeri, parco Gargasole, Orto Gentile, piazza della Torre a Torre a Mare, largo Annunziata e largo Albicocca a Bari vecchia, piazza Santa Maria del Campo a Ceglie.

Mi preme sottolineare che le risorse destinate al cartellone di Le due Bari, rivenienti per due terzi da fondi europei e per un terzo da risorse ministeriali, rappresentano il risultato politico di un’ampia azione condivisa con gli assessori alla Cultura di tutte le Città metropolitane italiane. Già prima di questo progetto, nel 2020, nella fase critica del post covid, abbiamo scelto di investire con decisione sul decentramento dell’offerta culturale con il progetto Arene culturali prima, quindi con i Municipi sonori dell’orchestra della Fondazione Petruzzelli, con San Nicola nei Municipi e con il museo a cielo aperto nel quartiere San Paolo, che oggi vanta oltre venti murales realizzati da artisti di fama internazionale. Senza dimenticare che nei prossimi mesi l’opera di Edoardo Tresoldi a Santa Scolastica dialogherà idealmente con l’enorme intervento murale di Guido Van Helten sui silos granari del porto.

La città policentrica è quella che promuove costantemente politiche culturali in tutti i quartieri cittadini, con un’offerta trasversale che si rivolge a tutti mettendo al centro le persone, quel pubblico senza il quale lo spettacolo dal vivo non esisterebbe. La cultura fuori dai luoghi istituzionali e dentro i quartieri, tra le persone, è la cifra di questo tempo politico della città. Inoltre oggi, con il concerto di Calcutta, si apre la tre giorni del Locus festival a Bari, inserito nel cartellone de La Festa del Mare, che fino a fine agosto vedrà anche la programmazione di Bari Piano Festival, Bari in jazz e Premio Rota. Che l’estate abbia inizio!”. Il programma completo degli appuntamenti di Le due Bari è disponibile su www.leduebari.it

Sgarbi contro il Festival della Valle d’Itria: “Ridicolizzato Rossini la storia e l’arte vanno rispettate”

Il sottosegretario della Cultura: “Il turco in Italia di Rossini è ambientato in una immaginaria località balneare della Puglia nel pieno del boom economico degli anni ’60, con ridicole cabine e costumi che umiliano l’ironia e il puro divertimento dell’opera con accostamenti al momento più volgare del consumismo balneare”.

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Elezioni 2022, il pensiero del barone Colucci: “Il coraggio del cambiamento andate a votare”

Undicesimo appuntamento con la rubrica “Il pensiero del barone Colucci” di Quinto Potere. Questa volta con l’83enne Grand’Ufficiale, fondatore e presidente del Gruppo industriale Plastic-Puglia, ci occupiamo di politica, tema di grande attualità viste le elezioni in programma esattamente tra un mese.

“Non ho pensato mai di candidarmi – esordisce -. Io spero che con questa nuova elezione si possa risolvere il problema di governare la nostra amata patria. Ho grandi perplessità sulla possibilità di rinnovare un sistema di governo, a candidarsi sono sempre le stesse persone e fazioni politiche. Non vedo un cambiamento importante”.

“La gente è sfiduciata, ma bisogna andare a votare secondo una logica di promozione di un cambiamento radicale a livello governativo. Se dobbiamo eleggere lo stesso governo di un mese fa, si ritorna sempre nell’impossibilità di governare – conclude -. Ci devono essere persone di una certa cultura, mature e che amino il popolo”.