Bari, l’ex assessore D’Adamo indagato per truffa su fondi europei: annullati tutti i sequestri

Il Tribunale del Riesame di Roma ha annullato, disponendo anche la restituzione delle copie forensi, il provvedimento di sequestro di telefoni, computer e documenti disposto dalla Procura europea ed eseguito dalla guardia di finanza il 15 aprile scorso nei confronti dell’ex assessore al Bilancio del Comune di Bari, Alessandro D’Adamo, indagato per una presunta truffa su fondi europei per attività di formazione. In seguito alle perquisizioni della guardia di finanza che rivelarono che D’Adamo era indagato, il sindaco Antonio Decaro gli revocò la delega. La presunta frode riguarda i fondi del Programma Garanzia Giovani, che sarebbero stati destinati alle società di D’Adamo (Kronos, Sinergia e Kronos II) che si occupano di formazione che però non avrebbero erogato i corsi finanziati. Con lui sono indagati la sorella Annalisa (referente di una ditta individuale che forniva le docenze agli enti di formazione) ed un’altra persona sempre legata alle attività del gruppo e le società.

Il Tribunale del riesame di Roma ha annullato tutti i sequestri, disponendo la restituzione anche delle copie forensi dei telefoni e dei computer e disponendo che non possano nè trattenerle nè farne comunque uso. La notizia dei sequestri, e quindi la revoca della delega a D’Adamo, era arrivata nel pieno della bufera politico giudiziaria che aveva investito il Comune di Bari con l’arresto qualche settimana prima per scambio elettorale politico mafioso dell’allora consigliera comunale Carmen Maria Lorusso e di suo marito, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri.

Il dissequestro del materiale era stato chiesto dai difensori di D’Adamo, della sorella e della società Sinergia, Gaetano e Vito Sassanelli, sulla base della «della insussistenza dei minimi presupposti che consentano di affermare che quanto sequestrato possa essere ricondotto alle categorie delle «cose necessarie all’accertamento del reato», non avendo il PM delineato o prospettato alcuna concreta ipotesi di illecito».

Fatture false e truffa per ottenere fondi di Garanzia Giovani, la Kronos respinge le accuse: “Nessuna irregolarità”

“L’attività esplorativa svolta in data di ieri fa riferimento esclusivamente alla verifica, da parte della Procura Europea, di alcune spese relative all’organizzazione dei corsi finanziati nel periodo 2019-2022, già oggetto di analoga e positiva verifica da parte degli Organi di controllo amministrativi. Siamo quindi certi che anche questa ulteriore iniziativa ispettiva, non potrà che valutare la piena correttezza dell’operato svolto”. Inizia così la nota diramata dalla Kronos all’indomani delle perquisizioni disposte dall’Eppo di Roma nell’ambito dell’inchiesta in cui sono coinvolti Alessandro D’Adamo, legale rappresentante della Kronos, la sorella Annalisa e il cognato Danilo Cicchetti.

Dopo la perquisizione a D’Adamo è stata revocata la delega di assessore al Bilancio del Comune di Bari. Le ipotesi di reato sono quelle di truffa aggravata per il conseguimento di fondi dell’Unione europea e di emissione di fatture per operazioni inesistenti in relazione al programma Garanzia Giovani. “Mai sono state gestite iniziative formative senza un reale aggancio al mondo del lavoro, che da sempre invececi accorda fiducia e piena collaborazione. Mai sono stati effettuati pagamenti che non fossero documentati e correlati a prestazioni effettivamente svolte, né tantomeno nelle indagini sono state ipotizzate assunzioni fasulle; circostanze peraltro provate dagli innumerevoli controlli effettuati dagli enti preposti nel corso degli anni”, si legge ancora nella nota.

Inchiesta per truffa allo Stato, indagato D’Adamo: gli intrecci tra l’ex assessore di Bari con Pisicchio e Maurodinoia

Alessandro D’Adamo è legato ad Alfonso Pisicchio e ad Anita Maurodinoia, i due ex assessori regionali protagonisti di altrettante vicende giudiziarie che hanno scatenato un terremoto politico a Bari e in Puglia. Sono stati proprio i leader di Iniziativa democratica e Sud al Centro a volerlo in giunta a Bari.

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Bari senza pace, l’assessore al bilancio del Comune D’Adamo indagato per truffa: Decaro gli toglie l’incarico

Un nuovo scossone giudiziario investe Bari e il Comune. Alessandro D’Adamo, 45enne assessore al Bilancio del Comune di Bari, è uno dei 3 indagati dell’inchiesta dell’Eppo di Roma per truffa ai danni dello Stato in relazione ai fondi per il programma Garanzia Giovani. Il sindaco Decaro gli ha prontamente revocato la delega di giunta. D’Adamo fa parte del partito Sud al Centro, lo stesso dell’ex assessore regionale Anita Maurodinoia e guidato dal marito Sandrino Cataldo.

“L’esercizio di importanti funzioni pubbliche quali quelle di assessore deve essere privo di qualsiasi sospetto. È un dovere nei confronti dei cittadini e consente agli interessati di potersi difendere liberamente”, le parole di Decaro.

Le indagini riguardano l’associazione Kronos, riconducibile a D’Adamo e a sua sorella Annalisa, che avrebbe commesso irregolarità nella gestione del programma europeo. Le sedi di Bari, Andria e Lecce sono state perquisite, così come quelle di altre associazioni che operano insieme. Le ipotesi sono di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, per fatti commessi in Bari dal 2019 al 2022.