Far west piazza Moro, spaccio e degrado sotto casa del viceministro Sisto: “Non cambierà mai niente”

Torniamo ad occuparci del far west in piazza Moro. Vi mostriamo la foto del più facinoroso dei tre che hanno aggredito la nostra troupe qualche giorno fa. Si tratta di un assiduo consumatore di eroina, ancora a piede libero, mentre l’amico sicuramente è un pusher. Spaccia in piazza Moro con l’evidente copertura locale.

Non smetteremo di tornare in piazza Moro e a casa nostra, non ci rassegniamo e difenderemo questa zona con tutte le nostre forze. Il paradosso è che il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, abita proprio qui.

Lasciato solo nella mer**, il disagio di Franco dura da anni: la morte della mamma è solo una scusa

Torniamo ad occuparci della storia di Franco dopo la pubblicazione del primo servizio che ha suscitato parecchio clamore per le immagini mostrate.  Lo ricordiamo, Franco abita nel centro storico di Mola, con nostro rammarico siamo andati da lui nel giorno del funerale della sua mamma a cui era legatissimo. Viveva con lei in casa.

Franco non è solo, ha una sorella e ha altri parenti. Nonostante questo vive in condizioni pietose da diverso tempo. Una situazione ben nota anche ai servizi sociali di Mola, almeno da luglio scorso.

Una situazione di degrado totale, non è tollerabile che oggi una persona possa vivere in queste condizioni. Considerando anche una famiglia alle spalle e le possibilità di aiutarlo da parte delle Istituzioni, nonostante i problemi legati alla legge e alla burocrazia.

Vi mostriamo una foto che risale ad aprile 2024, quando la mamma era ancora in vita e le condizioni dell’abitazione erano praticamente le stesse. Presto ascolteremo la versione dei fatti del cognato che intervisteremo dopo i primi momenti di tensione, così come cercheremo di capire come hanno agito i servizi sociali e le Istituzioni. Anche il Sindaco di Mola si è fatto avanti. Ci sono tanti punti oscuri sulla vicenda. Nel video allegato gli aggiornamenti di questa triste storia.

Degrado corso Italia, un barese a Leccese: “Sindaco un sabato vieni a casa mia con questo schifo sullo sfondo”

“Signor Sindaco, con la gentilezza e simpatia che la distingue, potrebbe un sabato qualsiasi, libero da impegni istituzionali, venire a farsi fotografare in Corso Italia? Magari di fronte a casa mia, se non le crea imbarazzo, con questo schifo sullo sfondo?”.

L’invito sarcastico di un cittadino barese, inviato alla nostra redazione, è accompagnato da alcuni scatti che testimoniano quello che denunciamo da anni. Lo scempio dell’inferno di corso Italia.

“È questa la meravigliosa e strepitosa Bari Metropolitana oggetto e obiettivo della sua recente campagna elettorale?”, aggiunge il lettore. Nonostante alcune misure adottate nel corso degli ultimi mesi, corso Italia resta terra di clochard che, senza un posto dove andare, improvvisano sistemazioni dove poter dormire e “sostare”.

Cantiere per 106 alloggi popolari nel degrado, il dramma: “Spreco milionario e vecchie case a pezzi”

I lavori sarebbero dovuti finire a novembre 2017, con la proroga a luglio 2018, peccato però che il palazzo popolare di proprietà dell’Arca Puglia a San Girolamo è uno scheletro abbandonato da ormai quasi 6 anni.

Con Felice siamo tornati sul posto, dopo l’ultimo blitz nel 2023,  e l‘area è completamente abbandonata nel degrado. Lo scheletro dei 106 alloggi popolari è  costati 12 milioni di euro, il cantiere è a cielo aperto ed è continuamente frequentato da senzatetto e tossicodipendenti. 

Nel 2021 sarebbero dovuti ricominciare i lavori, dopo la riunione tra l’Arca, l’assessorato all’Edilizia Residenziale Pubblica e l’assessorato alle Infrastrutture ed Opere pubbliche, non si è saputo più nulla.

Degrado a Bari, rifiuti abbandonati fuori orario: sanzionate 7 persone all’alba. A Carbonara sospeso circolo abusivo

Continuano i controlli della Polizia Locale di Bari contro lo smaltimento illecito dei rifiuti e per il contrasto alle diverse forme di abusivismo. Questa mattina all’alba sono state sanzionate sette persone, sorprese dagli agenti in borghese mentre abbandonavano rifiuti senza rispettare regole e orari di conferimento.

Nello specifico, il nucleo ‘anti-degrado’ della Polizia Locale ha sanzionato sei persone in Stradella Cannaruto, multate per avere depositato i loro sacchetti fuori orario; in via Conte Giusso, inoltre, gli agenti hanno individuato e sanzionato un uomo, residente a Modugno, che aveva abbandonato ingombranti di fianco ai cassonetti. Le sanzioni previste in questi casi sono comprese tra un minimo di 25 e un massimo di 500 euro, come stabilito da ordinanza sindacale e dall’art. 7 bis D.Lgs. 18/08/2000 n. 267.

A Carbonara, invece, la Polizia Locale ha scoperto un circolo privato che esercitava l’attività abusiva di somministrazione di alimenti e bevande senza le dovute autorizzazioni. Durante un controllo del settore Annona, gli agenti hanno verificato che all’interno dei locali del circolo ricreativo vi erano alimenti e bevande che venivano somministrati a soci e non, senza che il titolare fosse in possesso della Scia richiesta, che andrebbe presentata presso lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Bari. Per questo la merce è stata sequestrata ed è stata ordinata la cessazione immediata con divieto di prosecuzione di ogni attività di somministrazione abusivamente esercitata.

“Ringrazio la Polizia Locale per l’impegno costante contro ogni forma di illegalità e per il rispetto delle regole, a vantaggio delle attività commerciali e ristorative che lavorano con onestà e sacrifici – commenta l’assessora alla Vivibilità Urbana Carla Palone -. In tema di rifiuti, avevamo annunciato un’ulteriore stretta contro gli incivili che, anche in ‘trasferta’, continuano a sporcare e inquinare la nostra città. Le attività di contrasto agli illeciti e di repressione dei reati, lo ricordiamo, sono sempre affiancate da massicce campagne di informazione e sensibilizzazione, che auspichiamo incidano sempre più sul contrasto all’odioso fenomeno della migrazione dei rifiuti”.

City Center Bari, dal laghetto al ghetto. Residenti infuriati: “Abbandonati tra rifiuti e degrado”

Questa volta ci troviamo in via Brigata Regina al civico 16 per parlare del condominio City Center, abbandonato tra rifiuti e degrado.

Ad attenderci ci sono l’amministratore e alcuni inquilini dello stabile. Tante le promesse non mantenute, a distanza di anni si può parlare di un vero e proprio progetto fallimentare. Nel video allegato la denuncia dei residenti e le immagini registrate sul posto.

Una task force “piazze anti degrado” a Bari: “Priorità consumo e spaccio di droga”

Questa mattina il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha convocato una riunione con i responsabili delle strutture comunali impegnate nella task force “piazze anti degrado” che impegnerà l’amministrazione comunale nell’adozione di alcuni interventi volti a contrastare la situazione di emergenza sociale che ormai caratterizza alcune piazze cittadine. All’incontro hanno partecipato i referenti del settore Welfare, della Polizia locale e del nucleo Annona, dei Lavori pubblici e delle aziende municipali interessate. Tra gli obiettivi principali quello di arginare i fenomeni di devianza sociale fortemente influenzati dai dati allarmanti sul crescente utilizzo di sostanze stupefacenti. Fenomeno che richiama e concentra in alcuni luoghi della città una consistente quantità di consumatori oltre a determinare una maggiore percezione di insicurezza per passanti e residenti.

L’incontro di oggi, convocato a margine di una serie di colloqui e attività di monitoraggio svolti nei giorni scorsi, è stato utile per definire ipotesi di lavoro su più fronti che saranno meglio precisate nei prossimi giorni a seguito di sopralluoghi circostanziati.

“Non intendiamo sottovalutare il problema delle piazze in città – spiega il sindaco -. Oltre alle tante segnalazioni dei cittadini ci sono dati di esperti che ci rappresentano un forte aumento dell’utilizzo e quindi della vendita di sostanze stupefacenti, anche a basso costo. Purtroppo sappiamo che questo fenomeno spesso determina problemi sulla sicurezza sia individuale sia collettiva fino al rischio di sfociare in una vera e propria emergenza sociale. È ovvio che il Comune non può intervenire da solo ma siamo consapevoli di dover fare la nostra parte. Oggi abbiamo effettuato una ricognizione delle situazioni che richiedono maggiormente la nostra attenzione e stiamo valutando i primi provvedimenti da avviare”.