Amianto sul marciapiedi al Libertà, ignorate le denunce: dopo le 13 arriva il Sindaco di pomeriggio

C’è tanto lavoro da fare per il Sindaco di pomeriggio. Questa volta è intervenuto al Libertà di Bari per denunciare l’abbandono di amianto su uno dei marciapiedi del quartiere. Sono state ignorate le denunce e le segnalazioni dei residenti, pare che l’amianto sia lì da oltre due mesi. L’occasione è buona per “mettersi in mostra” e raccogliere sempre più consensi, il Sindaco di pomeriggio è pronto a conquistare i baresi.

Torre Guaceto, lavori non autorizzati nel terreno dopo abbattimento di ulivi colpiti da Xylella: 3 denunce

Dopo aver eradicato ulivi colpiti da xyella stavano preparando un terreno per nuove colture, all’interno della riserva di Torre Guaceto in provincia di Brindisi, con l’ausilio di un trattore munito di frangipietre, senza però chiedere l’autorizzazione al consorzio di gestione dell’oasi.

Questo è quanto ritengono i carabinieri forestali che al termine di alcuni accertamenti eseguiti nella zona di Serranova a nord di Brindisi, hanno sequestrato l’area di oltre un ettaro e denunciato i due comproprietari del terreno e l’esecutore dei lavoratori. Le tre persone sono accusate di esecuzione di lavori in area naturale protetta, in assenza del prescritto ‘nulla-osta (ai sensi dell’ art. 30, comma 1, della Legge 394/1991, norma nazionale quadro in materia di parchi e riserve). L’eradicazione degli ulivi colpita da xyella in quell’area era stata contestata dai vertici del consorzio di Torre Guaceto che avevano già annunciato di essersi rivolti alle forze dell’ordine

Foggia, crediti imposta inesistenti per 12 cooperative: 8 denunce. Sequestri per oltre due milioni di euro

La guardia di finanza di Foggia ha individuato 12 società cooperative che, attraverso l’uso di modelli F24 recanti crediti d’imposta ritenuti inesistenti, avrebbero omesso di versare all’erario somme per oltre 2 milioni di euro. Otto le persone denunciate di cui 7 legali rappresentanti delle società cooperative. L’indagine – stando a quanto riferito dai finanzieri – avrebbe riguardato lo studio e l’incrocio di una considerevole mole di dati riguardanti le posizioni lavorative di 1700 dipendenti, l’esame di migliaia di modelli di versamento f24 e buste paga, dichiarazioni fiscali e modelli 770 relativi ai periodi d’imposta dal 2017 al 2020.

Secondo le indagini attraverso l’utilizzo di crediti ritenuti essere inesistenti inseriti nei modelli di pagamento f24, sarebbero state azzerate le imposte dovute all’agenzia delle entrate ed i debiti contributivi nei confronti dell’inps. Le società coinvolte – spiegano i finanzieri – avrebbero indicato importi formalmente corretti nei modelli dichiarativi 770, ma utilizzato, nei modelli f24, crediti riconducibili a dipendenti mai assunti, in tal modo effettuando indebite compensazioni. Il gip del tribunale di Foggia su richiesta della procura ha disposto il sequestro preventivo di beni delle aziende e dei rispettivi legali rappresentati e presso le casse dell’inps dove è stato possibile recuperare interamente le somme relative ai crediti ritenuti essere inesistenti. E’ stato anche segnalato anche un tecnico comunale per abuso d’ufficio in quanto, nella sua qualità di r.u.p (responsabile unico del procedimento) nell’ambito di una procedura di appalto per la realizzazione di un’opera pubblica assegnata ad una delle cooperative oggetto d’indagine, avrebbe violato specifiche disposizioni previste dalla legge sugli appalti. Sono state segnalate alla direzione provinciale dell’Inps di Foggia 5 società cooperative per aver indebitamente compensato crediti inesistenti, con valori inferiori alla soglia di rilevanza penale, per complessivi 253.222 euro

Aesthetic Franco, assunzioni e super centro a Trani: danni e denunce non fermano il medico-scultore

L’inchiesta va avanti direttamente dall’esterno della nuova clinica aperta a Trani. Il “medico-scultore”, così si autodefinisce, non si è assolutamente fermato nonostante il polverone che si è creato e si è aperto un super centro, tra una storia e l’altra sui social, mentre in redazione continuano ad arrivare decine di segnalazioni da parte delle sue vittime. 

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Maxi rissa a Taranto con calci e pugni: 8 denunce. Incastrati dal video diventato virale – LE IMMAGINI

+++ IL VIDEO DELLA RISSA SUL NOSTRO CANALE TELEGRAM +++

La Polizia ha denunciato otto persone per la rissa scoppiata ieri per strada a Taranto a cui hanno partecipato oltre dieci persone, tre delle quali hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale Santissima Annunziata. I protagonisti della zuffa, appartenenti a due nuclei familiari, si sono affrontati, con calci e pugni, in via Cesare Battisti quasi all’angolo con via Icco nel quartiere Tre Carrare. Alcuni passanti hanno lanciato l’allarme mentre la violenta lite veniva ripresa con i telefonini dai balconi che si affacciano sulla via.

Gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno raccolto le dichiarazioni dei presenti e analizzato le immagini di un video diventato virale sul web. I poliziotti intervenuti sul posto non erano riusciti nell’immediato ad accertare l’identità dei partecipanti che, nel frattempo, si erano dileguati. Uno dei presenti aveva riportato una ferita lacero-contusa alla testa nel corso della colluttazione ed era stato trasportato in ospedale da un’ambulanza del 118.

Proprio il video che riprende la zuffa dal balcone di un palazzo vicino ha fornito ulteriori spunti investigativi per consentire ai poliziotti di raccogliere indizi sulla presunta identità di alcuni partecipanti. All’esito dell’attività investigativa, sono state denunciate otto persone, tutte con precedenti penali, per rissa aggravata. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri responsabili dell’episodio e di una seconda rissa avvenuta sempre nello stesso luogo a distanza di poche ore, a seguito della quale altre due persone hanno riportate ferite e contusioni, soprattutto al volto, e sono state medicate al pronto soccorso.

Disordini tra tifosi dopo il derby Brindisi-Taranto, 3 arresti e 5 denunce: tra loro c’è anche un minore

Tre tifosi arrestati e cinque denunciati: è questo il bilancio dei disordini che si sono verificati a Brindisi domenica scorsa al termine dell’incontro di calcio tra la formazione di casa e il Taranto valevole per la 33esima giornata del campionato di serie C. Sono stati arrestati con le accuse, contestate a vario titolo, di violazione del Daspo e porto di oggetti atti ad offendere, tra cui una mazza da baseball, tre ultras del Taranto. Un altro tifoso rossoblù e quattro supporter del Brindisi sono stati denunciati per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. I cinque, tra cui un minore, avrebbero insultato i poliziotti che li avevano trovati in possesso di oggetti utilizzabili come corpi contundenti.

Il presidio di forze dell’ordine disposto dalla Questura di Brindisi con il supporto della Mobile di Taranto per tutte le fasi della partita, anche all’esterno dello stadio, ha evitato il contatto tra le due tifoserie. A quanto si apprende al termine della gara un corteo di tifosi del Taranto giunto nei pressi della Strada statale 7, per far ritorno nel capoluogo ionico, si sarebbe fermato improvvisamente creando problemi alla circolazione stradale con lanci di bombe carta e fumogeni. Sul fronte opposto a breve distanza, invece, alcuni ultras brindisini avrebbero cercato lo scontro con la tifoseria avversaria, ma sono stati fermati dall’arrivo dei poliziotti. Tutto il materiale è stato sequestrato ed il personale della Digos nei prossimi giorni inoltrerà richieste di Daspo o di aggravamento del divieto per i tifosi coinvolti nei disordini.