Un 50enne è stato fermato e denunciato a piede libero con le accuse di maltrattamenti di animali e spari in luogo pubblico per aver colpito nel pomeriggio del 27 dicembre con un fucile a piombini da un’auto in corsa, mentre si trovava su un marciapiede, un gatto rimasto ferito gravemente al cranio ad Ostuni. Le Forze dell’Ordine sono riuscite in poche ore a risolvere il caso grazie anche ad alcune testimonianze e alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Il gatto rischia di perdere anche l’altro occhio, i pallini si sono conficcati nel cranio e in una zampa, causando una frattura. Le sue condizioni sono critiche e la prognosi resta riservata.
Pasquina: “Voglio denunciare il tutore”. Antonio non demorde: “Avvocato accetti il nostro aiuto”
Pasquina vuole denunciare il suo tutore e ci racconta alcuni episodi che la vedono coinvolta. Ribadiamo che noi siamo disponibili per il suo bene a venirci incontro, restiamo a disposizione dell’avvocato per il bene di Pasquina e pronti a collaborare.
Continue readingS’innamora del parroco e lo perseguita, lui la denuncia: 53enne a processo. Messaggi, chiamate e scenate in chiesa
Una 53enne di Tricase è stata rinviata a giudizio per molestie dopo essersi invaghita del sacerdote della sua parrocchia, molto più giovane di lui. La donna ha creato scompiglio nella vita del sacerdote e dell’intera comunità parrocchiale, con atteggiamenti sempre di più pressanti nel corso del tempo. Chiamate, messaggi, appostamenti e addirittura scenate in chiesa. Il parroco è stato costretto a denunciarla e così la 53enne è stata rinviata a giudizio su disposizioni del giudice monocratico del tribunale di Lecce.
Evasione fiscale e fatture false per 22 milioni di euro: società barese nei guai. Denunciati 5 imprenditori
I Finanzieri del Comando provinciale di Bari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo del valore di oltre 2,7 milioni di euro, tra saldi attivi di conti correnti, quote societarie, autovetture e immobili, nei confronti di una società operante nell’area metropolitana di Bari attiva nel settore del commercio di parti di autoveicoli.
Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura, prende origine da una verifica fiscale eseguita dalla Compagnia di Monopoli, sotto il coordinamento del I Gruppo Bari, che avrebbe permesso di delineare una presunta frode “carosello” che avrebbe coinvolto 9 imprese, 4 delle quali con sede in Ungheria. L’obiettivo sarebbe stato quello di consentire l’ottenimento di illeciti vantaggi fiscali tramite l’indebita detrazione dell’Iva. Il meccanismo fraudolento emerso ricalca il collaudato metodo delle transazioni attuate attraverso società fantasma nazionali (cd. “cartiere”, prive di qualsivoglia operatività e sostanza patrimoniale), che si sono interposte nella cessione tra il cedente comunitario e il reale operatore economico nazionale acquirente, con l’obiettivo di far gravare sulle prime l’importante debito IVA derivante dalle cessioni nazionali in parola, da queste poi non versato.
L’azienda sottoposta a verifica avrebbe anche effettuato numerose operazioni di vendita senza emissione della documentazione fiscale, provvedendo a giustificare le uscite di magazzino con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti nei confronti di società aventi sede in Ungheria, con le quali avrebbe simulato transazioni commerciali, di fatto, mai avvenute. L’attività, che ha consentito di recuperare a tassazione l’imposta evasa, ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 5 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di emissione/utilizzo di fatture false per un giro superiore ai 22 milioni di euro, nonché con la denuncia delle società coinvolte per le correlate ipotesi di reato per responsabilità amministrativa degli Enti. L’impresa verificata, oltre agli illeciti benefici di carattere fiscale, attraverso la partecipazione alla presunta frode carosello avrebbe potuto acquistare i prodotti commercializzati a costi inferiori a quelli di mercato, così da praticare prezzi estremamente concorrenziali, collocandosi in una posizione di assoluto rilievo nel settore e territorio di riferimento.
Droga e armi, controlli dei Carabinieri a Vieste: 7 arresti e una denuncia. Sequestrati pistola e fucile da caccia
Sette persone sono arrestate in flagranza, e un’altra è stata denunciata, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente dai carabinieri di Vieste nel corso di recenti controlli. In particolare, in un’abitazione del centro storico di Vieste, i carabinieri hanno arrestato un 26enne trovato in possesso di 45 grammi di hashish e circa quattromila euro in contanti.
Durante i controlli in strada, sulle vie di accesso alla città, i carabinieri hanno arrestato due persone: un 40enne disoccupato, trovato in possesso di circa duemila euro dei quali non era in grado di giustificare la provenienza, e nella cui abitazione sono stati rinvenuti e sequestrati circa 600 grammi tra hashish e cocaina; e un 30enne foggiano che viaggiava come passeggero all’interno di un altro veicolo fermato dai militari, trovato in possesso di circa 50 grammi di hashish, di una pistola con matricola abrasa e relativo munizionamento.
Un altro 30enne viestano è stato arrestato per detenzione di circa 40 grammi di cocaina e di un fucile da caccia semiautomatico, con matricola abrasa, utilizzato per minacciare un vicino di casa nel corso di una discussione. L’uomo è stato anche denunciato per ricettazione perché nella sua abitazione i carabinieri hanno ritrovato monili in oro oggetto di furto la scorsa estate.
Bari, la denuncia social della Casa di Pulcinella: “Rubato tutto il nostro materiale danni per 10mila euro. Aiutateci”
“Un amaro risveglio per la Casa di Pulcinella: dal furgone del teatro, regolarmente parcheggiato, abbiamo subito un grave furto. I malviventi si sono impossessati di tutta la strumentazione tecnica indispensabile per la realizzazione dei nostri spettacoli, tutta la fonica, casse acustiche, mixer audio e luci, radiomicrofoni e valigia di cavi; un duro colpo per un’attività culturale che da anni anima la città”. Inizia così il post pubblicato sui social dal Granteatrino Casa di Pulcinella, presidio culturale della città di Bari.
“Un furto pesante, abbiamo perso il materiale che usiamo normalmente per lavorare. Dalle nostre prime stime il danno complessivo ammonta a circa 10.000 euro. Noi credevamo che i numerosi atti vandalici subiti nel corso del tempo fossero alle nostre spalle; ci siamo illusi – si legge nel post -. La perdita di questa attrezzatura rappresenta un grave ostacolo alla continuità delle nostre attività e mette a rischio la possibilità di portare avanti i numerosi progetti in programma. Sono tempi non facili, noi da parte nostra continueremo con grande fatica a fare il nostro lavoro. Contiamo come sempre sul sostegno del pubblico. Invitiamo quindi tutti a sostenerci in questo momento difficile. È possibile effettuare donazioni tramite conto corrente bancario IBAN IT67X0200804030000101945262. Ogni contributo, anche il più piccolo, sarà fondamentale per ripartire. Condividete questo messaggio sui vostri canali social e con i vostri contatti. Più persone saranno a conoscenza di quanto accaduto, maggiori saranno le possibilità di recuperare l’attrezzatura rubata o di ricevere aiuti. Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che vorranno aiutarci a superare questo momento”.
“Oggi muori’, brutali minacce e provocazioni: Giovanni in carcere. Debora terrorizzata: “Un incubo”
Dopo lo sfogo pubblicato ieri, in cui denunciavamo la presenza di involucri di cocaina fuori dalle casette di Quinto Potere, la situazione è degenerata. Protagonista è Giovanni. Debora e Samir lo hanno denunciato dopo una giornata infernale. Tutti i dettagli nel video.
Continue readingIl chirurgo leccese Gianfranco De Lorenzis colleziona condanne: altri 6 anni di reclusione per violenza sessuale
Gianfranco De Lorenzis, medico leccese di 71 anni, è stato condannato a 6 anni di reclusione, all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e al risarcimento in favore della persona offesa da quantificarsi dinanzi ad un giudice civile. Secondo l’accusa ha abusato di una paziente di 46 anni, residente nel Brindisino, durante una visita nel suo studio. La vittima ha denunciato di essere stata palpeggiata nello studio dello specialista al quale si era rivolta per risolvere e curare i problemi di peso, sopraggiunti dopo un intervento chirurgico alla tiroide.
“Ti ha mai toccato nessuno in questo modo? Senti piacere?”, le frasi rivolte alla paziente dopo averla fatta spogliare. Due giorni dopo la 46enne si presentò nella caserma dei carabinieri di Lecce per denunciare lo specialista con l’accusa di violenza sessuale. Già il programma Le Iene denunciò i presunti abusi dello stesso De Lorenzis su ben 28 pazienti. L’indagine portò ad una condanna a 14 anni di reclusione. Un’altra è arrivata nei giorni scorsi per presunti palpeggiamenti su un’altra paziente nel corso di una visita a Galatina.
Amtab a pezzi, la denuncia del pendolare: “Per miracolo arrivato a destinazione. Sembra di stare in guerra”
“Oggi sono qui disperato nel raccontarvi le pessime condizioni nella quale gira il trasporto pubblico locale nella nostra città, in modo che magari tramite il vostro appoggio la notizia si possa diffondere. Lo sapete già, ma ogni tanto è meglio ribadire le cose”: Inizia così la denuncia arrivata in redazione da parte di un lettore.
“In questi giorni l’Amtab pare una barzelletta, tra autobus riparati utilizzando letteralmente fascette di carta o panni di stoffa oppure mezzi nella quale la manutenzione non esiste per niente. Quando vanno nelle zone dove la strada è piena di buche, sembra di stare in guerra, senza contare gli autisti che vanno a velocità non moderata soprattutto la sera – aggiunge -. Oggi ad esempio mi è capitato di aspettare 50 minuti alla fermata la linea 53 dato che sono saltate ben due corse di fila (entrambi gli autobus erano saliti verso il capolinea in via de Blasi al San Paolo, ma per motivi sconosciuti sono passati 10 minuti dopo con il fuori servizio). Futili le richieste da parte di una signora che ha deciso di chiamare il numero verde dell’Amtab chiedendo spiegazioni. La risposta è stata ‘ci stiamo informando’, potete immaginare che la risposta con le informazioni richieste non è mai arrivata. Poi dopo tanto tempo arriva un terzo autobus questa volta in servizio tutto vecchio e rovinato arrivato per miracolo arrivato a Bari con tanto di tetto che ballava a ogni singola buca”.
Da Mola a Bari in treno, servizio potenziato dopo la denuncia su Quinto Potere: stop ai disagi per i pendolari
“Grazie alla tempestiva disponibilità del regionale di Trenitalia, che ha attivato verifiche e monitoraggi sulla tratta Mola di Bari-Bari, interessata da disservizi e sovraffollamenti dei treni nelle scorse settimane, abbiamo potuto concordare come soluzione immediata di rinforzare la composizione del treno regionale 23510 con partenza da Mola di Bari in direzione Bari Centrale alle ore 7:25”. L’annuncio è a firma dell’assessora regionale ai Trasporti, Debora Ciliento. I flussi dei treni da Mola verso Bari, in particolare nella fascia oraria 6.55-7.38, saranno potenziati. In questa fascia oraria ci sono tre treni regionali e nell’ultimo periodo si sono registrati disagi e disservizi per pendolari. Avevamo denunciato noi in primis la situazione grazie ad un nostro lettore.
“Abbiamo potuto verificare che ci sono state contingenze specifiche che hanno causato sovraffollamenti e ritardi – conclude l’assessora -. In ogni caso, insieme a Trenitalia continueremo a monitorare con la dovuta attenzione il servizio regionale nelle fasce orarie indicate come critiche dal Comune di Mola, ma non solo, per poter addivenire a ulteriori soluzioni che limitino disagi e disservizi per l’utenza”.