Baby gang a Conversano, devastato opificio abbandonato: denunciati 12 giovanissimi. In caserma con i genitori

Ben 12 ragazzi, tra cui molti minorenni, sono stati denunciati per aver devastato un opificio agro-alimentare da tempo chiuso situato sulla Conversano-Triggianello. L’accusa nei loro confronti è quella di danneggiamento aggravato e violazione di proprietà privata. Dopo essere riusciti ad introdursi nello stabilimento, hanno deciso di devastare la struttura. Sul posto è però transitata la pattuglia dell’istituto di vigilanza in servizio nella zona, prontamente sono stati avvisati i Carabinieri e il proprietario dell’immobile. Tutti sono stati identificati e denunciati in stato di libertà. I 12 giovanissimi di Conversano sono stati convocati in Caserma con i loro genitori e sottoposti a interrogatorio.

 

Maruggio, dottoressa aggredita e minacciata di morte: denunciati due turisti

I carabinieri di Maruggio (Taranto) hanno denunciato un uomo di 44 anni e la moglie di 35 per l’aggressione ai danni di una dottoressa in servizio alla locale Guardia medica. Rispondono di lesioni personali e minaccia.

I due coniugi, turisti in vacanza nella cittadina ionica, domenica scorsa, in piena notte, si sarebbero recati nella sede di continuità assistenziale per far visitare il figlio minore, che accusava un problema ad un occhio. La dottoressa di turno, dopo un primo controllo, aveva consigliato ai genitori di portare il figlio al pronto soccorso per eseguire accertamenti sanitari più approfonditi.

I due denunciati, quindi, avrebbero inveito contro la dottoressa, una specializzanda 32enne in urologia, accusandola di non saper svolgere il proprio lavoro, per poi minacciarla di morte ed arrivando a strattonarla. La dottoressa si era quindi recata presso la Stazione Carabinieri di Maruggio per sporgere querela, riferendo di aver subito delle lesioni. Grazie all’ascolto di testimoni, la visione delle telecamere di video-sorveglianza e le verifiche incrociate nelle banche dati in uso alle forze di polizia, i carabinieri sono riusciti a risalire ai presunti responsabili. Successivamente, si è proceduto all’individuazione fotografica da parte della vittima dell’aggressione. La dottoressa, secondo fonti sindacali, avrebbe dichiarato di non voler più svolgere turni nel presidio di continuità assistenziale di Maruggio.

Follia a Giovinazzo, vigile minacciato e picchiato fuori dal ristorante: denunciati padre e figlio

Un agente della polizia locale di Giovinazzo è stato aggredito da due uomini, padre e figlio. L’episodio è avvenuto domenica scorsa all’esterno di un ristorante in località Trincea. I due aggressori, dopo averlo insultato e minacciato, lo avrebbero colpito a pugni.

La vittima è stata trasportata in ospedale a Molfetta e ha riportato ferite guaribili in 15 giorni. Padre e figlio, dopo essersi allontanati a piedi tra la folla, si sono costituiti al Comando della Polizia Locale di Giovinazzo. I due sono stati denunciati per minacce, violenza e denuncia a pubblico ufficiale.

Bari, centinaia di reperti archeologici nascosti in casa a Loseto: denunciati due pensionati di 67 e 82 anni

I Carabinieri della Stazione di Bari Carbonara, in collaborazione con militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e del NIPAAF di Bari, hanno deferito in stato di libertà due pensionati di 82 e 67enne, residenti a Bari e incensurati, sul cui conto emergono gravi indizi di colpevolezza (accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) in ordine ai reati di “ricettazione di beni culturali” e “violazioni in materia di alienazione di beni culturali” (art. 518 quater e novies c.p.).

In particolare, nell’ambito di un mirato controllo presso un immobile in località “Loseto” di proprietà del 67enne, in passato sede di un’officina meccanica, i Carabinieri della Stazione di Bari Carbonara e del NIPAAF Gruppo Carabinieri Forestale di Bari hanno riscontrato la presenza di attrezzature meccaniche e utensili di lavoro, oltre a diversi rifiuti speciali derivanti dall’illecita attività abusiva esercitata (fusti di oli esausti, batterie dismesse, pneumatici fuori uso, pezzi di ricambio di autovetture) in chiara violazione della normativa ambientale. Per tale motivo il 67enne, cui è stata contestata la violazione di “esercizio abusivo di attività di meccatronica” (art. 10 co. 2 l. 122/1992)” con irrogazione della sanzione amministrativa di 5.162,50 euro, è stato deferito in stato di libertà per il reato di “gestione illecita di rifiuti” (art. 256 co 1 e 3 D.Lgs 152/2006), con contestuale sequestro amministrativo ai fini della confisca dell’attrezzatura utilizzata per l’attività di autoriparazione.

Nell’ambito delle operazioni, l’attenzione di militari si è poi concentrata su una moneta poggiata su una scrivania che, successivamente, è risultata un reperto archeologico. Il controllo è stato così esteso all’intero immobile ove, al termine della perquisizione, sono state sequestrate ulteriori 90 monete archeologiche e 6 reperti di materiale ceramico, risalente al IV-III secolo a.c.. I successivi approfondimenti, condotti unitamente ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, hanno consentito di identificare nell’82enne il presunto fornitore dei reperti, motivo per il quale anche la casa dell’anziano è stata perquisita. Lo stesso ha consegnato inizialmente ai militari un raccoglitore contenente 2195 monete della medesima provenienza e poi, a conclusione di un più approfondito controllo, sono state rinvenute, in una vetrinetta della sala da pranzo, ulteriori 30 manufatti fittili, tra cui anfore, coppette, unguentari, di età risalente al IV-III secolo a.c.. I reperti archeologici rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro penale e custoditi temporaneamente presso il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, in attesa di accertamento dell’autenticità da parte di personale della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari.