Gravina, 43 grammi di droga e oltre 12mila euro in banconote in casa: denunciato 17enne

I carabinieri della stazione di Gravina hanno denunciato un ragazzino di 17 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella casa del giovane sono state trovate 15 dosi di hashish, confezionate con carta stagnola, per un peso complessivo di 43 grammi.

Nella disponibilità del minorenne c’erano anche oltre 12mila euro in contanti, tutte in banconote di piccolo taglio. La droga e il denaro sono stati sequestrati.

Il 17enne è accusato di spaccio, di trasferimento fraudolento di valori e resistenza a pubblico ufficiale.

Trasforma il garage in un negozio per la vendita di liquido per sigarette elettroniche: denunciato 74enne

Avrebbe allestito in un garage, senza alcuna autorizzazione, un negozio per la vendita di liquido per sigarette elettroniche. Per questo un 74enne è stato denunciato a Mesagne, in provincia di Brindisi, dalla polizia.

Dai controlli è emerso anche che oltre 1.300 flaconi del liquido, con e senza nicotina, per un totale di 23 chili, erano privi del contrassegno del monopolio fiscale. Altri otto chili di liquido erano muniti di contrassegno ma messi in vendita da persone non autorizzate.

L’uomo è accusato di contrabbando e vendita senza autorizzazione di tabacchi lavorati, sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui tabacchi, e interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire in totale difformità e/o con variazioni essenziali con utilizzo improprio del locale destinato a ‘passo carrabile.

Bari, 12 messaggi vocali con minacce in 48 ore. Ex marito denunciato per estorsione e stalking: assolto

Era finito a processo per stalking e tentata estorsione, accusato di aver inviato alla ex moglie 12 messaggi vocali nel giro di due giorni in cui minacciava «mali fisici e la morte a lei e al suo compagno», il tutto «per costringerla a corrispondergli la metà del denaro ottenuto» da lei in eredità, come si legge nel capo d’imputazione.

Fatti che avrebbero causato nella donna «uno stato di ansia e paura» e «fondati timori per la propria incolumità e quella dei suoi cari». Per questo motivo la donna lo denunciò e l’uomo, uno chef barese di 44 anni, fu sottoposto a divieto di dimora nel comune di Cellamare, finendo a giudizio immediato.

L’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe De Luca dello studio Spadaro, è stato recentemente assolto in abbreviato «perché il fatto non sussiste”: il gup di Bari Nicola Bonante ha infatti rilevato come, nella denuncia, ci sarebbero stati solo i messaggi che lo chef avrebbe inviato alla donna, e non le conversazioni intere.

I messaggi che la ex moglie avrebbe inviato all’imputato, infatti, avevano un tono «eloquentemente aggressivo e privo di qualsivoglia carica emotiva che possa far trasparire timore, terrore o soggezione» nella donna.

Il giudice ha anche notato, nelle motivazioni, come la versione della donna fosse «parziale», attraverso «l’estrapolazione e la produzione di un numero limitato e incompleto dei messaggi che componevano la chat». Chat dai «toni certamente accesi e sgradevoli», ma non tali da integrare gli estremi per lo stalking e la tentata estorsione. L’assoluzione ha fatto cadere il divieto di dimora a carico del 44enne.

Bari, guida in stato di ebbrezza e alta velocità. Fermato tir al Porto: denunciato autista straniero

La Polizia Locale rende noto che nel pomeriggio di sabato 15 febbraio, intorno alle ore 19, gli agenti hanno sottoposto a un controllo un tir di nazionalità straniera, fermato per andamento anomalo nei dintorni del porto di Bari.

L’autista, un cinquantenne cittadino dell’Est Europa, ha subito manifestato sintomi riconducibili all’uso di bevande alcoliche e, all’esito degli accertamenti, è risultato avere un tasso alcolico di circa 2,80 g/l (a fronte del previsto tasso zero di alcol prescritto per i conducenti professionali di mezzi pesanti). Circostanza resa ancora più preoccupante dal fatto che l’autista, poco prima del controllo, alla guida del veicolo, aveva raggiunto picchi di velocità di circa 120 km/h (superando il limite massimo di 90 km/h).

A seguito dell’esame dei dati del tachigrafo digitale di cui era dotato il mezzo, è stato constatato anche il mancato rispetto dei tempi di riposo. Il conducente è stato perciò denunciato per “guida in stato di ebbrezza per i conducenti professionali” (reato previsto dall’articolo 186 bis e 186 c.2 lettera C del Codice della Strada), con revoca della patente di guida e sequestro del veicolo. Contestate anche le violazioni di carattere amministrativo relative all’alta velocità e al mancato rispetto dei tempi di guida e riposo.

“Il controllo della circolazione dei mezzi pesanti è strategico per la sicurezza stradale e la prevenzione dei sinistri – ha spiegato il comandante Michele Palumbo -. Con il lavoro svolto negli ultimi anni dagli agenti della Polizia Locale di Bari, specializzati su questa particolare disciplina, è garantita un’azione capillare sulla viabilità che interessa il territorio comunale, in costante sinergia con gli altri organi di polizia stradale”.

“Pattuglie impegnate sulle strade e sala operativa attivi 24 ore su 24, controlli congiunti con la Motorizzazione civile, squadre di pronto intervento: è costante l’impegno messo in campo dalla Polizia Locale per rendere le nostre strade più sicure – ha commentato l’assessora alla Vivibilità urbana Carla Palone -. Purtroppo il bilancio dei controlli del fine settimana conferma che non si può abbassare la guardia in relazione a comportamenti che mettono in pericolo la propria vita e quella degli altri”.

Minacce di morte e rose rosse, Samir irrompe a Casa di Quinto Potere: denunciato a piede libero

Samir è stato cacciato non solo dalla comunità dove si trovava, ma anche dal dormitorio perché si era ubriacato e per questo ieri sera ha fatto irruzione a Casa di Quinto Potere. Sul posto è intervenuta la Polizia. Voleva a tutti i costi entrare, con tanto di rosa rossa per Debora, salvo poi minacciarla di morte.

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Litiga con la moglie e la ferisce alla mano con una coltellata: denunciato 66enne

Con l’accusa di lesioni aggravate un uomo di 66 anni è stato denunciato per aver ferito la moglie alla mano con una coltellata. La vicenda è avvenuta in provincia di Lecce. La donna, che ha riportato ferite alle dita, è stata medicata al pronto soccorso dove ha ricevuto una prognosi di dieci giorni. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che stanno indagando, l’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di un litigio per futili motivi

Rivali nel mercato delle bombole di gas, scoppia la lite a Trani. Accoltella il rivale al volto: denunciato 50enne

Un uomo di 50 anni è stato ferito al volto da una coltellata sferrata da un coetaneo con cui aveva litigato. È successo a Trani, non lontano dal cimitero.

Il presunto aggressore è stato identificato dai carabinieri e denunciato: risponde di lesioni. Secondo quanto ricostruito, i due – entrambi italiani e commercianti di bombole di gas – avrebbero avuto un diverbio questa mattina. I toni sarebbero diventati accesi fino a quando uno dei due avrebbe colpito l’altro. Il ferito è stato medicato in ospedale e subito dimesso. L’altro invece, è stato denunciato a piede libero.

Trani, blitz della Guardia Costiera nel ristorante: sequestrati dehors abusivi. Denunciato il legale rappresentante

Due dehors sono stati sequestrati dal personale della guardia costiera di Barletta a un ristorante di Trani. Il legale rappresentante dell’attività di ristorazione è stato denunciato. Le indagini, durate un anno, avrebbero accertato “l’occupazione in modo stabile e permanente dei dehors, estesi per 90 metri quadrati, di cui uno” è risultato essere stato posizionato “senza titolo concessorio” da parte del Comune, spiega una nota della capitaneria di porto, mentre l’altro “senza il nulla osta del capo del compartimento nella fascia dei 30 metri dal demanio marittimo”. Per la guardia costiera inoltre, sarebbero state violante le norme “in materia paesaggistica ed edilizia”.

Con le mani legate salvato in mare, mistero a Santo Spirito: denunciato 20enne per dichiarazioni false

Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato di Bari ha denunciato per simulazione di reato un 20enne, incensurato, che venerdì 18 ottobre, ha dichiarato di essere stato vittima, nella notte, di violenza sessuale, da parte di un gruppo di 15 ragazzi baresi, nel quartiere di Santo Spirito.

Il giovane, soccorso nei pressi del molo del Riviera Yatch Club da Vigili del Fuoco e 118, era stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo, dove veniva attivato il “binario rosa”, protocollo medico previsto nelle ipotesi di riferita violenza sessuale. Dagli esami effettuati, però, non si riscontrava alcun segno di violenza fisica sul corpo della presunta vittima.

Con la doverosa premessa che si tratta di accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari, che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, le risultanze investigative ottenute, attraverso la visione delle immagini delle telecamere di video sorveglianza presenti sul luogo del paventato delitto, hanno confutato quanto riferito dalla vittima.

In ragione della falsità delle dichiarazioni rese dal ragazzo, che, nei giorni scorsi, hanno sconcertato la popolazione barese, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ha richiesto l’archiviazione del procedimento penale per violenza sessuale e, contestualmente, indagato il 20enne per il delitto di simulazione di reato.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che l’eventuale colpevolezza dell’indagato, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

Galatina, litiga con l’ex fidanzato della figlia e gli spezza un braccio: denunciato a piede libero

Dopo una violenta lite ha aggredito l’ex fidanzato della figlia ferendolo in modo non grave a un braccio con un’arma da taglio. Durante la colluttazione il malcapitato ha riportato anche la frattura dell’arto. Il fatto è accaduto ieri sera a Galatina, in provincia di Lecce. L’uomo è stato denunciato a piede libero dai carabinieri per lesioni personali.

A quanto si è appreso, i due ex fidanzati, lui 35 anni, lei 28, erano andati a cena per cercare probabilmente di riallacciare la relazione sentimentale ma in auto avrebbero iniziato a litigare. A quel punto la donna avrebbe chiamato il padre al cellulare dicendogli di andare a prenderla alla stazione ferroviaria di Galatina. Qui la discussione tra i due uomini sarebbe ben presto degenerata: dalle parole avrebbero cominciato a picchiarsi con il 35enne che ha avuto la peggio. Soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale di Tricase, il ragazzo è stato sottoposto alle cure dei sanitari e poi dimesso.