Un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito e colpito al volto con diversi pugni da un detenuto del carcere di Trani. A denunciarlo è Federico Pilagatti, segretario del sindacato di polizia penitenziaria Sappe.
Continue readingTac ritardata di 5 mesi, detenuto barese muore a 59 anni: direttrice sanitaria del carcere di Lecce a processo
Innocente Luisi, originario del quartiere Madonnella, si trovava nel penitenziario salentino dall’8 giugno 2018. In seguito da una Tac prenotata in ritardo dopo un primo esame radiologico del torace, fu scoperto un tumore ai polmoni che era in stato avanzato con metastasi in altre parti del corpo.
Continue readingLecce, il 49enne Matteo Lacorte si toglie la vita in carcere: s’indaga per istigazione al suicidio
Avevamo dato la notizia al termine del servizio esclusivo con la denuncia del detenuto Giovanni Cassano, fratellastro dell’ex calciatore Antonio. In una lettera passata alla nostra redazione tramite una terza persona, ha denunciato le condizioni disumane del penitenziario di Lecce.
Continue readingCarcere di Foggia, detenuto aggredisce infermiere e poliziotto in servizio. Osapp: “La politica è assente”
Nel carcere di Foggia, sempre ieri, gli agenti della penitenziaria hanno trovato due microcellulari con schede sim.
Continue readingFoggia, detenuto muore a 34 anni in carcere: Procura apre un’inchiesta e dispone l’autopsia
Il detenuto era un paziente fragile, con problemi di tossicodipendenza e si trovava nel carcere di Foggia da settembre scorso. Mistero sulle cause del decesso.
Continue readingDetenuto torturato nel carcere di Bari, agente condannato. La sentenza: “Ha agito con crudeltà”
Depositate le motivazioni della sentenza della gup di Bari, Rossana De Cristofaro, con cui a luglio scorso è stato condannato, al termine del rito abbreviato, a 3 anni e 6 mesi di reclusione Domenico Coppi, l’ex sovrintendente della polizia penitenziaria di Bari, per tortura, rifiuto d’atti d’ufficio e falso ideologico.
Continue readingNuova aggressione nel carcere di Bari, detenuto colpisce poliziotto a pugni. Sappe: “Una tortura”
Un poliziotto in servizio nel carcere di Bari è stato colpito al volto e al corpo da un detenuto. L’aggressione si è verificata ieri ed è stata denunciata in una nota dal SAPPE. L’agente è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso con una prognosi di dieci giorni.
“Anche in questo caso il detenuto in questione, un uomo della provincia di Bari di circa 40 anni in carcere per reati contro il patrimonio, ha girato parecchi penitenziari della Puglia e della Basilicata creando disordini, aggredendo detenuti e poliziotti. Avremmo voluto anche in questo caso mostrare i danni che il detenuto ha causato al poliziotto, per far capire in che razza di manicomio e con quale tensione e stress sono costretti a lavorare gli agenti di Bari, ma la riservatezza e la dignità del lavoratore non lo ha permesso – si legge nella denuncia del SAPPE -. A questo punto ci chiediamo e chiediamo a Antigone, radicali, politici che hanno voluto una legge assurda che serve solo a colpire e delegittimare le forze dell’ordine che a questo punto devono solo subire sennò rischiano una condanna superiore all’omicidio nonostante una la legge sugli abusi ci sia, chi sono i “torturatori”? Un detenuto che senza alcun motivo colpisce un poliziotto mandandolo all’ospedale con vari giorni di prognosi, oppure dei poliziotti che rischiano di morire avvelenati dal fumo per salvare la vita ad un detenuto, e nel contempo violano i regolamenti carcerari ed aprono da soli 130 detenuti per evitare una sanguinosa rivolta e strage? Il SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria ritiene che un servitore dello Stato che compie atti vergognosi in maniera cosciente e violenta debba pagare molto di più di un normale cittadino, ma se nella concitazione di momenti molto difficili, stressanti come quelli accaduti quella notte da cui dipendeva la vita e la sicurezza di tante persone avvengono atti deplorevoli, questi non possono essere misurati sempre con lo stesso metro. La parola ‘tortura’ vuol dire coercizione fisica o psicologica, per cui vorremmo chiedere a questi signori come può essere un torturatore chi salva, anche con atti riprovevoli, la vita al torturato? In queste settimane abbiamo denunciato pubblicamente le condizioni di vita in cui sono costretti decine e decine di detenuti giunti al carcere di Bari da tutta la nazione con patologie gravi(allettati, sedia a rotelle , grandi obesi) per essere curati al locale centro clinico ma buttati nelle normali sezioni detentive fatiscenti e con barriera architettoniche, anziché in ambienti igienico sanitari decenti, poiché la struttura è strapiena. Abbiamo chiesto al Presidente della Regione, all’Assessore regionale alla salute, ai responsabili dell’ASL di Bari, al Sindaco di Bari, alle autorità preposte di verificare tale situazione, ma nulla! Il SAPPE ritiene che anche quella sia ‘tortura’ nei confronti dei poveri malati, ma forse chi e responsabile di tale situazione può contare su appoggi così potenti che può starsene tranquillo e beato pensando alla propria carriera, a differenza di 11 poliziotti a 1500 euro al mese, che pensavano di aver conosciuto l’inferno lavorando per decenni nelle carceri, ma che hanno scoperto che l’inferno è fuori dal carcere, poiché vieni messo alla berlina, perdi la dignità e il sostentamento economico”.
Accusato di omicidio a Bitonto, detenuto evade in ospedale: trovato nascosto sotto un’auto – VIDEO
Geovani Bernia Castillo, 30enne accusato dell’omicidio di un 50enne a Bitonto avvenuto nello scorso aprile e detenuto nel carcere di Lecce per omicidio, è fuggito dall’ospedale Vito Fazzi dove era stato portato per una visita.
Continue readingLecce, ha una visita medica al Fazzi e tenta di scappare: detenuto fermato dopo la fuga a piedi
A inibirlo alcuni colpi di arma da fuoco esplosi in aria. Gli ingressi della struttura sono stati bloccati e controllati dagli agenti.
Continue readingCarcere Bari, dottoressa aggredita da detenuto. Sappe: “Fake news agente penitenziario ha evitato il peggio”
Il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria fa chiarezza sull’accaduto: “Al detenuto che avrebbe cercato di aggredire la dottoressa si sarebbe frapposto, con coraggio, un poliziotto penitenziario presente nella stanza. L’uomo è stato stato bloccato e non ha nemmeno sfiorato la dottoressa”.
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