A Cataldo non sono bastate le dimissioni da segretario del partito Sud al Centro, così come non è bastato il fatto che la moglie, Anita Mauroinoia, non sia più assessore della Regione Puglia. Sandrino ha dichiarato di essersi separato da lei anni fa e di non vivere più sotto lo stesso tetto, ma all’atto dell’esecuzione della misura cautelare, i due erano nell’abitazione coniugale di Triggiano.
Continue readingSpaccio a Corato, è ai domiciliari ma nasconde cocaina in casa: arrestato 48enne
Durante un controllo straordinario del territorio organizzato dalla Compagnia Carabinieri di Molfetta e finalizzato soprattutto alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria a soggetti reclusi all’interno delle proprie abitazioni in virtù di condanne o in esecuzione di misure cautelari, i militari della Compagnia, coadiuvati da personale dello Squadrone dei Cacciatori “Puglia” e da alcune unità cinofile del Nucleo di Modugno, hanno tratto in arresto un uomo di 48 anni, sottoposto alla detenzione domiciliare nel quartiere popolare di Via Aurelia e ritenuto responsabile, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nella fattispecie di cocaina.
L’uomo, alla vista dei militari che si sono presentati davanti all’uscio per il previsto controllo di polizia, ha immediatamente chiuso la porta tentando di disfarsi di diverse dosi di cocaina pronte per la vendita. Solo grazie al tempestivo intervento degli operanti parte delle dosi sono state recuperate e sequestrate. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso inoltre di trovare la somma di circa tremila euro in contanti e diverso materiale utilizzato per il confezionamento della sostanza illecita. A seguito dell’udienza di convalida, il soggetto è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere.
Arrestato l’ex assessore Pisicchio, il gip: “Ancora politicamente attivo nomine e contatti a livello nazionale”
“Alfonsino Pisicchio, anche se non più assessore regionale, è ancora politicamente attivo, così come sono politicamente attive le associazioni politico culturali in cui riveste il ruolo di coordinatore (Iniziativa Democratica e Senso Civico)”. Questa è la ricostruzione del gip Ilaria Casu che si legge nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto del fedelissimo di Michele Emiliano con l’accusa di corruzione. La nomina come commissario dell’agenzia Arti, a cui Pisicchio ha rinunciato ieri poche ore prima dell’arresto, ha pesato nella decisione visto che si correva il rischio che potesse inquinare altri affidamenti pubblici. Il gip infatti parla di “attualità e concretezza del pericolo di reiterazione del reato a carico di Enzo e Alfonsino Pisicchio anche in ragione del ruolo recentemente rivestito da Alfonsino Pisicchio all’interno dell’ente regionale Arti e della sussistenza di occasioni prossime per condizionare l’agire della pubblica amministrazione”. “Le vicende esaminate hanno mostrato l’ampia capacità dei due indagati di sfruttare le relazioni costruite nel tempo tanto in ambito regionale che comunale per pilotare l’azione amministrativa e trarne vantaggio personale. È emerso, inoltre, che i Pisicchio vantano e godono di relazioni con enti pubblici e imprese anche di rilevanza nazionale”, si legge ancora.
L’inchiesta coordinata dalla Procura di Bari, che prende vita dalle testimonianze della dirigente regionale Barbara Valenzano, riguarda presunti appalti truccati. In carcere è finito Cosimo Napoletano di 58 anni, di Monopoli. Agli arresti domiciliari oltre i fratelli Pisicchio, si trovano Francesco Catanese, 59 anni di Bari e Giovanni Riefoli, originario di Barletta ma residente a Bari, di 58 anni. L’interdizione dalla attività professionale per un anno riguarda invece Vincenzo Iannuzzi e Grazia Palmitessa.
Nell’ordinanza firmata dalla gip del tribunale di Bari, Ilaria Casu, si spiega che per i fratelli Pisicchio “l’unica misura proporzionale alla gravità degli addebiti adeguata a evitare il pericolo di reiterazione del reato è quella degli arresti domiciliari”. Nello specifico, il provvedimento chiarisce che per Alfonsino Pisiscchio le accuse di corruzione e turbata libertà degli incanti riguardano il periodo in cui era assessore della giunta Emiliano, quando avrebbe utilizzato “la sua influenza politica e le sue relazioni, tramite suo fratello Enzo, per una gestione clientelare del suo ruolo, con favoritismi per ottenere ritorni in termini di consenso elettorale, mediante assunzioni nelle imprese favorite o avvantaggiate di persone che assicurano il voto e che avevano militato anche nel suo partito”.
Enzo Pisicchio, invece, avrebbe agito “quale esecutore delle direttive” del fratello “e quale schermo per impedire di risalire al ruolo e al contributo di Alfonsino”. Enzo Pisicchio avrebbe avuto un “ruolo chiave nella commistione dei reati che gli vengono ascritti” in quanto “intermediario e faccendiere nei rapporti, a vari livelli, tra funzionari della pubblica amministrazione – comunale e regionale – e imprenditori non solo a livello locale ma anche nazionale”. La gip evidenzia “la gravità delle sue condotte, la spregiudicatezza mostrata nella commissione dei reati finalizzata a soddisfare un incontenibile appetito di utilità”, spiegando che per utilità si intendono “pc, telefonini, mobilio per la casa, la finta assunzione di sua figlia, pagamento per mano di Riefoli della festa di laurea di sua figlia, ingenti somme di denaro contante”. “Le vicende esaminate hanno mostrato l’ampia capacità dei due indagati di sfruttare le relazioni costruite nel tanto tempo in ambito regionale e comunale per pilotare l’azione amministrativa e trarne vantaggio personale”, prosegue la gip.
Corruzione elettorale, Cataldo nega tutto nell’interrogatorio: la difesa chiede revoca dei domiciliari
Alessandro Cataldo, marito dell’ex assessora regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia, finito ai domiciliari giovedì scorso e considerato il presunto ideatore del sistema di compravendita di voti utilizzato in occasione delle Regionali 2020 e delle Comunali di Bari, Grumo e Triggiano, ha respinto tutte le accuse e ha negato tutto nell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto in giornata.
Continue readingCorruzione elettorale, oggi gli interrogatori di Donatelli e Cataldo: Sandrino ai domiciliari a Polignano
Entrambi si trovano agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le Comunali di Triggiano nel 2021. Il sistema Sandrino sarebbe stato impiegato anche per le Comunali di Bari e di Grumo, oltre che per le Regionali del 2020.
Continue readingCorruzione, nuovo terremoto a Bari: arrestati Donatelli (sindaco di Triggiano) e Cataldo (marito Maurodinoia)
Il sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, e Alessandro Catalado, marito dell’assessore regionale Anita Maurodinoia, sono tra le persone finite ai domiciliari questa mattina nell’ambito di un’altra inchiesta della Procura di Bari per associazione a delinquere che fa riferimento alle elezioni di Triggiano e Bari. Ai domiciliari anche il consigliere circoscrizionale di Bari, Armando De Francesco, della lista Sud Al centro.
Continue readingTurbativa d’asta e partita truccata, maxi inchiesta a Bari: tornano in libertà Frezza, Bellizzi e Maldera
Frezza e Bellizzi erano stati arrestati per turbativa d’asta relativa alla vendita di un opificio nella zona industriale di Matera in concorso con alcuni esponenti del clan Parisi, il terzo invece per aver alterato il risultato di una partita tra Corato Calcio e Fortis Altamura.
Continue readingVoto di scambio e mafia, i Lorusso vanno al Riesame: papà e figlia chiedono la revoca dei domiciliari
I legali di Maria Carmen Lorusso e Vito Lorusso hanno presentato istanza al Tribunale di Riesame per chiedere la revoca della misura degli arresti domiciliari. Padre e figlia sono stati arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Bari con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. Giacomo Olivieri avrebbe stretto accordi con la malavita per far eleggere sua moglie, Maria Carmen Lorusso, al Comune di Bari nel 2019. Lo stesso avrebbe fatto suo padre, ex primario dell’Oncologico di Bari, tanto da prendere in cura il nipote di Savinuccio in cambio di voti. Secondo la difesa dei Lorusso sono venute meno le esigenze cautelari, visto che la donna ha presentato le dimissioni da consigliere comunale e ha annunciato che non si ricandiderà, mentre il padre è in pensione.
Stalking, il calciatore barese Luca Sasanelli torna libero: revocati i domiciliari. Allenamento con il Pescara
Revocata la misura restrittiva, il centravanti cresciuto nelle giovanili del Bari è tornato ad allenarsi con i compagni di squadra del Pescara Calcio.
Continue readingMolfetta, in giro con l’auto mentre è ai domiciliari: arrestato per evasione. In manette anche 4 pusher
Nell’ultima settimana ben cinque sono stati gli arresti eseguiti in flagranza di reato. Quattro le persone, tutte maggiorenni e per circostanze diverse, arrestate per detenzione ai fini di spaccio di hashish e marijuana.
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