Muore a 27 anni, dona gli organi e salva 5 vite: Cassano piange Michele Tagariello. Proclamato lutto cittadino

“Oggi al Miulli una tragedia si è trasformata in una possibilità di vita: l’estrema generosità di Michele Tagariello, il giovane di 27 anni che ha scelto di donare i suoi organi, e la bontà d’animo dei suoi familiari hanno permesso di aiutare cinque persone sparse per l’Italia, fra cui anche un bimbo di 9 anni”. Inizia così il post pubblicato sui social dall’Ente Ecclesiastico Ospedale Miulli. La perdita del giovanissimo Michele ha lasciato la comunità di Cassano senza parole.  

“Grazie alla scelta del ragazzo di Cassano, effettuata in vita al rinnovo della carta d’identità, sono stati donati fegato (equipe del Bambin Gesù di Roma), reni (verranno trapiantati al Gemelli e all’Umberto I di Roma), cuore (equipe di Torino) e cornee (Banca degli Occhi) – si legge ancora nel post -. L’Ospedale Miulli si unisce al cordoglio per la famiglia e rimarca come un gesto solidale di questa portata possa essere determinante per la vita del prossimo”.

I funerali sono in programma oggi alle 16 nella parrocchia SS. Maria Assunta, per l’occasione il Sindaco Davide Del Re ha proclamato il lutto cittadino. “Invito tutti i cittadini, le organizzazioni sociali, culturali, produttive ed i titolari di attività private di ogni genere a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute opportune, durante il corso della cerimonia funebre, cioè dalle ore 16.00 sino alla conclusione del rito funebre e la propria partecipazione e vicinanza ai familiari colpiti”, si legge nella nota diramata dal primo cittadino.

Uccisa a Mesagne dal cognato, la figlia di Irene Margherito: “Mamma ti farò giustizia”. Donati gli organi

“Mamma ti prometto che ti farò giustizia”. Questo è il commento apparso sui social a firma di Natalia Sardella, la figlia di Irene Margherito, la 47enne di Brindisi, morta in ospedale lunedì 27 maggio dopo essere stata colpita alla testa da un proiettile esploso da suo cognato, il 55enne di Brindisi Adamo Sardella, al termine di una lite familiare avvenuta domenica sulla statale alla periferia di Mesagne. L’uomo è stato arrestato e si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario e tentato omicidio nei confronti del compagno della vittima.

Nella giornata di oggi si terrà l’udienza di convalida per il suo arresto, l’interrogatorio è in programma nel carcere di Brindisi. Intanto si sono concluse le attività di prelievo degli organi della vittima da parte dell’équipe di Chirurgia generale e Cardiochirurgia del Policlinico di Bari che hanno lavorato insieme a quella di Urologia di Brindisi e al team di Anestesia e rianimazione e del blocco operatorio dell’ospedale. Irene aveva formalmente espresso in vita la volontà di donare i suoi organi e i familiari hanno rispettato la sua decisione senza esitazione.

Monopoli, 83enne muore in ospedale: donato il fegato. Per l’Asl Bari è il terzo prelievo d’organi del 2024

Si è concluso stanotte alle ore 3,45, nell’Ospedale di Monopoli, il prelievo del fegato da un paziente 83enne in morte cerebrale. È l’esito, coronato da successo, di una giornata di intenso lavoro in cui è stata impegnata l’équipe di Anestesia e Rianimazione del “San Giacomo”, diretta dal dott. Nicola D’Onghia. L’assenso dei familiari del deceduto ha dato il via alla macchina della donazione, una complessa procedura in cui è stato coinvolto il personale del Blocco operatorio e del Centro di Rianimazione (dove il paziente era ricoverato), gli specialisti neurologi e il Laboratorio di Patologia clinica, con la supervisione del coordinatore per la donazione dott. Maximiliano Galizia e il coordinamento della Direzione medica di presidio (diretta dal dott. Alessandro Sansonetti), per eseguire gli accertamenti e le verifiche di idoneità dell’organo finalizzati al prelievo.

Un percorso non semplice, il secondo portato a termine nell’Ospedale di Monopoli da quando – soltanto a dicembre scorso – è entrato ufficialmente nella rete del Coordinamento Regionale Trapianti, reso possibile grazie alla generosità e all’altruismo dei familiari del donatore. A tutti loro va il sentito ringraziamento della Direzione generale della ASL Bari, così come all’impegno del personale coinvolto che, ancora una volta, ha messo in mostra competenza, dedizione e capacità di lavoro d’équipe, caratteristiche e qualità fondamentali per donare una speranza di vita migliore ai tanti pazienti in lista di attesa per un trapianto.

Un modello che va rinforzandosi progressivamente, forte anche di una “cultura della donazione” sempre più matura e diffusa e all’attività di sensibilizzazione del Coordinamento Aziendale per la Donazione Organi e Tessuti e Trapianti. Con quest’ultima donazione, infatti, salgono a tre i prelievi d‘organo portati a termine nel 2024 nei centri abilitati della ASL Bari che, oltre a Monopoli, comprendono gli ospedali Di Venere e San Paolo di Bari (un prelievo ciascuno nel 2024) e l’Ospedale della Murgia di Altamura.

Muore a due anni e mezzo, i genitori donano gli organi e salvano 4 bambini: “Un gesto esemplare”

I genitori di un bimbo di due anni e mezzo, morto a Taranto dopo un arresto respiratorio causato da una crisi convulsiva, hanno deciso di donare i suoi organi dopo un confronto con gli specialisti dell’ospedale Santissima Annunziata. Una scelta forte nonostante il grande dolore per l’improvvisa scomparsa, i medici hanno fatto di tutto per rianimarlo e salvarlo. Gli interventi di prelievo degli organi sono terminati nella notte: il cuore è andato a Bologna, mentre pancreas, fegato e intestino a Bergamo.

“Un gesto esemplare. Il più sincero ringraziamento ai giovani genitori del bambino per l’atto amorevole, la cui decisione è stata presa pur nel momento di dolore e sofferenza per la prematura scomparsa dell’unico figlio”, le parole del dottor Vito Gregorio Colacicco, direttore generale di Asl Taranto.

Muore a 17 anni in ospedale, dai genitori il via libera alla donazione degli organi. L’Asl: “Grande umanità”

All’ospedale Vito Fazzi di Lecce è stata portata a termine la donazione multiorgano di una ragazza di 17 anni, deceduta nel Reparto di Anestesia e Rianimazione per encefalopatia post anossica. I genitori, dopo l’accertamento della morte encefalica, hanno dato il consenso alla donazione degli organi della ragazza. Sono stati espiantati reni, cornee, cuore e fegato. Il prelievo è durato 5 ore. “La Direzione strategica – scrivono dalla Asl – ringrazia tutti gli operatori che hanno reso possibile un’operazione così complessa ed esprime cordoglio ai genitori della giovane che, in un momento di estremo dolore, hanno assunto una decisione di grande umanità e generosità”.