Una donna di origini nigeriana è stata salvata ieri pomeriggio da alcuni agenti della Polizia di Stato mentre stava per essere strangolata da un connazionale che l’aveva aggredita per strada a Poggiofranco. La donna è stata portata in ospedale mentre l’uomo è stato fermato.
Auto finisce fuori strada contro albero e s’incendia, muore 50enne nel Foggiano: ferito il conducente
Tragedia tra San Severo e Castelnuovo dove una donna di 50 anni ha perso la vita in uno schianto stradale. L’auto, guidata da un uomo, è finita fuori strada schiantandosi contro un albero e incendiandosi. Il conducente è riuscito ad uscire dalla vettura, la donna è invece rimasta incastrata tra le lamiere. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.
Vuole denunciare l’ex marito per maltrattamenti ma viene rifiutata tre volte: indagati due poliziotti di Corato
“Ora sono impegnato”, “Signora torni domani” e ancora “Vado oltre il mio orario di lavoro”. Queste le frasi proferite dagli agenti alla donna nelle tre circostanze. Sul caso indaga la Procura di Trani, i fatti risalgono ad un anno fa e l’ex marito della donna era già stato colpito dal divieto di avvicinamento per precedenti atti persecutori.
Continue readingBari, investita da bus Amtab davanti al Policlinico: donna al Pronto Soccorso. Soccorso anche l’autista
Tragedia nel Brindisino, schianto tra auto: muore una donna e 5 feriti gravi. Tra loro una bimba di 7 anni
Una donna è morta e cinque persone sono rimaste ferite, tra cui una bambina di 7 anni, in un incidente stradale che si è verificato nel Brindisino, lungo la provinciale che collega Mesagne a Torre Santa Susanna. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco e personale del 118. A quanto si apprende sarebbe tre sarebbero le auto coinvolte nell’incidente.
Bari, porta via la pistola di Lello Capriati dopo l’omicidio: arrestata una donna. Si trovava in auto con la vittima
Nella mattinata odierna, personale della Squadra Mobile della Questura di Bari ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti della donna che, la sera dello scorso 1° aprile, si trovava alla guida dell’auto su cui viaggiava Capriati Raffaele, detto Lello, figura di spicco dell’omonimo clan di tipo mafioso, nella circostanza rimasto vittima di un agguato mortale in Bari – Torre a Mare.
Con la doverosa premessa che si tratta di accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari, che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, l’odierna indagata risponde dei reati di detenzione e porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico, commessi con l’aggravante mafiosa.
I fatti traggono origine dalla complessa e peculiare attività d’indagine strutturata nelle fasi immediatamente successive l’omicidio di Capriati Raffaele, quando gli investigatori della Squadra Mobile hanno potuto determinare che la vittima era in possesso di una pistola, caduta, dal corpo ormai esanime, nel momento in cui il personale sanitario si adoperava nel tentativo di rianimarlo. L’arma, nella circostanza, è stata recuperata con abilità dalla donna colpita dall’odierno provvedimento cautelare, la quale, atteso il trasferimento del Capriati sulla sopraggiunta ambulanza, rimanendo sempre alla guida della sua autovettura, si è allontanata dal luogo del delitto con la pistola a seguito, impedendone il successivo ritrovamento.
Imprescindibili, per la ricostruzione dei fatti, sono state le dichiarazioni assunte dai testimoni oculari dell’accaduto. Dopo le formalità di rito, la persona destinataria del provvedimento cautelare è stata condotta in carcere. È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.
Tragedia sulla Grottaglie-Francavilla, schianto tra auto e camion: muore una donna. Un ferito grave
Per la vittima, di circa 60 anni, non c’è stato nulla da fare. Il giovane albanese, alla guida del mezzo pesante, è rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato in codice rosso al Perrino di Brindisi. Una terza persona ha riportato ferite lievi.
Continue readingTragedia a Taranto, 30enne incinta in arresto cardiaco al Pronto Soccorso: muore con la bimba in ospedale
Tragedia nella notte all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Una 30enne, di origine nigeriana, è arrivata al Pronto Soccorso in arresto cardiaco dopo aver accusato un malore. La donna era incinta. Per lei e per il feto non c’è stato nulla da fare, i medici hanno effettuato un taglio cesareo d’urgenza ma entrambe sono decedute. La 30enne è stata trasportata in ambulanza dal 118.
Omicidio Lello Capriati, indagini no stop: fondamentale la testimonianza della donna che era con lui auto
La Polizia sta continuando a passare a setaccio diversi quartieri della città. Ieri sono state effettuate altre perquisizioni, soprattutto a Carbonara, feudo degli Strisciuglio. L’ipotesi di una faida tra i due clan è al momento la pista più accreditata, ma non l’unica.
Continue readingOmicidio Lello Capriati, rintracciata la donna che era con lui in auto: scappata dopo aver chiamato il 118
Sarebbe stata rintracciata dalla polizia la donna che con ogni probabilità era alla guida dell’utilitaria a bordo della quale la sera del primo aprile scorso è stato ucciso Raffaele Capriati, nipote del boss di Bari vecchia Antonio Capriati, in un agguato in perfetto stile mafioso. La donna è quasi coetanea della vittima e si sta cercando di capire l’entità del rapporto tra i due. Non si esclude possa essere stata l’amante della vittima. Dopo l’agguato, nonostante lo spavento, ha composto il 118, atteso l’arrivo del personale sanitario che ha portato Capriati in ospedale, per poi svanire nel nulla a bordo della vettura.
I poliziotti della squadra mobile stanno mettendo assieme i dettagli finora raccolti anche grazie ai rilievi dei colleghi della scientifica, che saranno compiuti anche sulla vettura sulla quale non vi sono conferme che sia stata sequestrata. La donna non sarebbe parente della vittima, ma di certo era accanto all’uomo quando è stato raggiunto da tre colpi di pistola alla testa e uno alla spalla. Ha chiesto aiuto e poi è scappata.
Dalla notte di pasquetta ad oggi la polizia ha ascoltato parenti e persone vicine alla vittima. Sul movente gli investigatori non si sbilanciano e sostengono che tutte le piste legate alla criminalità organizzata sono percorribili: dalla vendetta dopo l’agguato compiuto nella piazza centrale di Carbonara, a Bari, con due giovani feriti con colpi di pistola in una zona controllata dal clan mafioso degli Strisciuglio, ad un regolamento di conti legato a contrasti nella gestione degli affari illeciti in città.