Renzi all’attacco, raccolta firme per le dimissioni di Emiliano: “Salvato dagli alleati ma lui è il passato in Puglia”

“Da oggi noi facciamo partire una mozione di sfiducia nei confronti di Emiliano attraverso una raccolta firme, una petizione. Chi vuole può sul nostro sito chiedere le sue dimissioni. È stato salvato in Regione ed è stato salvato dai voti di Conte e di Calenda, alleati insieme hanno salvato Emiliano”. Lo ha annunciato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, oggi a Bari.

“Noi – ha aggiunto – volevamo mandarlo a casa non per le questioni giudiziaria ma perché Emiliano su Xylella, Ilva, Tap, buona scuola è stato su posizioni opposte alla nostra. Su Tap diceva che avremmo distrutto il Salento, oggi grazie a Tap abbiamo dato sovranità energetica al Mezzogiorno e la spiaggia di Melendugno, come è giusto che sia, continua ad essere insignita come una delle più belle di spiagge di Italia e del mondo”.

Emiliano, ha osservato ancora Renzi, che ha tenuto una conferenza stampa con l’ex ministra Teresa Bellanova e il presidente regionale di Italia Viva Massimiliano Stellato (candidati alle Europee), “ha fallito per le sue posizioni su Tap, su Ilva, sulla Xylella. Emiliano deve dimettersi e chi ha salvato Emiliano, a cominciare dai 5Stelle, deve rendersi conto che sino a quando ci sarà Michele Emiliano al governo di questa Regione non ci sarà futuro per questa terra. Noi lo abbiamo detto sin dal primo giorno e ora lanciamo una mozione di sfiducia non nelle istituzioni ma con una raccolta firme. Gli Stati Uniti di Europa hanno bisogno di leader coraggiosi e credibili, Emiliano è il passato”.

Fuga di notizie su Pisicchio, Emiliano: “Inchiesta nota”. Poi difende il Comune di Bari e la Regione: “Zero indagini”

Il governatore Michele Emiliano, dopo aver difeso l’operato del Comune di Bari e della Regione Puglia, è stato interrogato dalla presidente della commissione, Chiara Colosimo (Fdi), sull’episodio dei messaggi mandati ad Alfonso Pisicchio la mattina del 10 aprile per chiedergli le dimissioni in pendenza di una indagine.

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Regione Puglia, oggi si discute la mozione di sfiducia a Emiliano: lo scenario in Aula. Rebus Azione

Sarà discussa oggi la mozione di sfiducia nei confronti del governatore pugliese, Michele Emiliano, presentata dal centrodestra due settimane fa, dopo le inchieste e gli arresti per presunti episodi di voto di scambio che hanno portato anche alle dimissioni dell’ex assessora ai Trasporti, Anita Maurodinoia.

La mozione, però, allo stato attuale non sembra avere i numeri per essere accolta: il centrodestra, infatti, può contare su un numero di voti tra i 18 e i 19 voti, mentre ne servirebbero 26 se tutti i consiglieri regionali dovessero essere presenti. Emiliano dovrebbe poter contare sul no del Pd e di Con, di quattro su cinque consiglieri M5s, Per la Puglia, almeno due componenti del gruppo Misto e con ogni probabilità dei tre consiglieri regionali di Azione. Anche se questi ultimi prima vogliono ascoltare cosa dirà Emiliano sulla loro proposta di rotazione di dirigenti regionali e direttori Asl.

Sulla mozione è, quindi, atteso anche un intervento in Aula di Emiliano stesso. Se Azione dovesse votare in favore della mozione del centrodestra, ipotesi che al momento difficilmente si realizzerà, gli equilibri in Aula potrebbero cambiare. Azione, in sostanza, potrebbe diventare l’ago della bilancia, in base anche al numero di presenti. Voterà con l’opposizione invece Italia Viva che, però, può contare solo sul voto di Massimiliano Stellato.