Slitta due volte il blitz della Meloni a Bari, Emiliano ricorda: “In tanti attendono la firma del Patto per la Puglia”

“Voglio evitare di dare scuse di qualunque genere a chiunque, perché alle volte non si rendono conto che c’è tanta gente in attesa del Patto per la Puglia, compresa la scuola, perché questa manifestazione è stata fatta anche utilizzando soldi che hanno quella origine. Sono tante le cose che sono ferme da due anni e adesso speriamo che, superate tutte le emergenze di governo, si possa arrivare alla firma”.

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Bari a margine dell’inaugurazione della fiera Didacta Italia-edizione Puglia, rispondendo a una domanda sul possibile rinvio della firma con la premier Giorgia Meloni del Patto per la Puglia che sbloccherebbe le risorse del fondo di coesione.

La premier, in un videomessaggio durante la cerimonia di inaugurazione della Fiera del Levante, lo scorso 28 settembre, aveva annunciato che presto avrebbe firmato il patto di coesione anche con la Puglia. E si era ipotizzato che l’intesa sarebbe stata siglata in occasione del Festival delle Regioni in programma a Bari dal 19 al 22 ottobre prossimi. Al momento, però, nel programma ufficiale dell’evento non è prevista la presenza della presidente del Consiglio.

Bari, Emiliano a processo per diffamazione all’ex consigliere Cipriani. De Santis (PD): “Era arrabbiato con Salvini”

Il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, è a processa con l’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex consigliere comunale Luigi Cipriani, presidente del movimento politico Riprendiamoci il futuro. I fatti risalgono al 13 settembre 2018 quando Emiliano nel programma “Viva l’Italia” su Rete 4, aveva insinuato un legame tra l’ex consigliere comunale di Bari, Luigi Cipriani, e il suo movimento politico con la criminalità organizzata operante nel quartiere Libertà. Frase che venne riportata da alcune testate giornalistiche locali.

Nell’ultima udienza di ieri è toccato a Domenico De Santis, segretario regionale del Pd e vicecapo di gabinetto del presidente della Regione Puglia, testimoniare. “Emiliano era molto arrabbiato con il ministro Salvini per questo sgarbo istituzionale, perché invece di incontrare le istituzioni, il ministro dell’Interno fece un incontro politico”, le sue parole riportate da La Gazzetta del Mezzogiorno. Il processo è ormai alle battute finali, Cipriani si è costituito parte civile. Gli altri tre testimoni, l’ex sindaco di Bari Antonio Decaro, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone e il parlamentare Claudio Stefanazzi, non si sono presentati in aula per impegni istituzionali e saranno citati di nuovo per la prossima udienza in programma il 9 gennaio.

Conti dei politici spiati, inchiesta a Bari: 7mila accessi tra il 2022 e il 2024. Emiliano: “Nessuno mi ha avvertito”

Inchiesta della procura di Bari su un ex dipendente bitontino di Intesa Sanpaolo che avrebbe effettuato oltre 6mila accessi a conti correnti, “tutti abusivi”. Nel mirino ci sono finiti militari, vip e soprattutto politici a partire dalla premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, capo della segreteria politica di FdI e anche l’ex compagno, il giornalista Andrea Giambruno, i ministri Daniela Santanchè e Guido Crosetto, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il procuratore della Dna Giovanni Melillo e il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Nessuno mi ha avvertito di nulla”, ha fatto sapere il presidente della Regione che appare nell’elenco assieme ad altri parlamentari pugliesi di maggioranza e opposizione.

Sono solo una parte delle migliaia di nomi titolari di conti correnti – ricostruisce il quotidiano – sbirciati e monitorati dall’ex dipendente della banca. Il funzionario, licenziato lo scorso 8 agosto dopo l’apertura di un procedimento disciplinare, rischia grosso, visto che potrebbe aver violato la segretezza di dati ipersensibili su personalità politiche. Al licenziamento è seguito l’avvio di un procedimento di indagine, ancora in corso, da parte della procura di Bari. Secondo il quotidiano la procura sta cercando di capire il perché di questi accessi illegali, una domanda che al momento rimane senza risposta. La mole degli accessi sarebbe enorme e a differenza di quanto accaduto nel caso dell’indagine di Perugia sulla fuga di notizie, non si tratta, spiega ancora Domani, di segnalazioni di operazioni sospette della Uif o di dati di inchieste giudiziarie, ma di notizie molto più private e delicate, come i movimenti dei conti correnti.

Gli accessi sarebbero stati quasi settemila, realizzati tra il 21 febbraio del 2022 e il 24 aprile del 2024, e avrebbero più in particolare riguardato gli oltre tremilacinquecento clienti portafogliati di 679 filiali di Intesa Sanpaolo, sparse in tutta Italia. Tra i nomi anche quello del governatore del Veneto Luca Zaia, del procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti, di ufficiali dell’Arma e della Guardia di finanza. L’indagine è partita quasi per caso, grazie al lavoro della sicurezza della banca, che si è accorta che qualcosa non andava. Adesso toccherà alla magistratura e al Garante per la privacy, dove pende una denuncia della banca, far luce sulle possibili conseguenze di quanto accaduto.

“Un’altra inchiesta in cui al centro ci sarebbero accessi illegali ai conti correnti di numerosi esponenti politici. La Procura di Bari ha aperto un fascicolo su un ex dipendente di Banca Intesa Sanpaolo, accusato di aver effettuato oltre seimila accessi non autorizzati ai conti correnti. In Italia, a quanto pare, spiare sta diventando uno sport nazionale: è evidente, quindi, che non sia più procrastinabile intervenire con l’inasprimento delle pene e con regole più restrittive. Ci lavoreremo con serietà: è una questione intollerabile”. Lo afferma in una nota il vicepresidente della Commissione nazionale Antimafia, Mauro D’Attis, a proposito della notizia sull’inchiesta sugli accessi illegali a conti correnti bancari di politici e altri personaggi pubblici di Intesa Sanpaolo

“La recente inchiesta aperta dalla Procura di Bari, che riguarda l’accesso illecito ai conti correnti di politici e altre figure di rilievo, solleva preoccupazioni profonde non solo per la privacy delle persone coinvolte, ma anche per la sicurezza dei cittadini in generale.” Lo afferma in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Renato Ancorotti. “Questo episodio – continua – evidenzia quanto sia essenziale garantire una protezione adeguata dei dati personali in un’epoca in cui le informazioni sono vulnerabili a violazioni su vasta scala. Confidiamo che le autorità competenti portino avanti le indagini con la massima trasparenza, affinché venga fatta piena luce su quanto accaduto e si possano rafforzare i sistemi di sicurezza a tutela non solo dei rappresentanti delle istituzioni, ma di tutti i cittadini.” Conclude poi Ancorotti: “È fondamentale che simili episodi non si ripetano e che la fiducia nelle nostre istituzioni bancarie e nella tutela dei dati personali venga preservata”.

“Sconvolge ma purtroppo non stupisce la nuova inchiesta portata alla luce dal quotidiano Domani dalla quale emerge che i conti correnti del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di ministri, magistrati e imprenditori, venivano spiati da un dipendente di banca infedele. Si parla di oltre seimila operazioni non autorizzate e in violazione della privacy che interessano i ministri Daniela Santanchè e Guido Crosetto, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto e molti altri. L’auspicio è che la magistratura faccia presto chiarezza sull’accaduto per stabilire se ci troviamo di fronte a uno scandalo di portata maggiore, che si aggiunge all’inchiesta di Perugia sul dossieraggio ancora aperta e tutta da verificare”. Così il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli.

Spia i conti bancari, nei guai ex dipendente Intesa Sanpaolo di Bitonto: tra loro Emiliano e Meloni. Inchiesta a Bari

Un bitontino risulta indagato per aver spiato migliaia di conti bancari, tra qui quelli della premier Meloni, di sua sorella Arianna, del suo ex compagno Giambruno e dei ministri Santanché e Crosetto.

Ma non solo. Nella lista ci sono anche il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, Ignazio La Russa, Raffaele Fitto, Luca Zaia, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, i nomi di alcuni sportivi, militari e imprenditori. L’inchiesta è curata dalla Procura di Bari, come riportato dal quotidiano Domani. Lo scorso 8 agosto il funzionario della banca è stato licenziato, ma rischia grosso dopo aver violato nel norme sulla privacy. L’indagine è nata dalla denuncia di un correntista, resta da capire perché lo abbia fatto e se ci sono altre persone coinvolte.

Sanità Puglia, il Governo impugna la legge regionale sulla vaccinazione contro il papilloma virus: l’ira di Emiliano

“L’impugnativa del governo nazionale nei confronti della legge regionale pugliese che promuove la vaccinazione contro il papilloma virus e introduce misure di prevenzione per il carcinoma del collo dell’utero rappresenta non solo un attacco alle competenze legislative della Regione Puglia, ma anche una chiara disconnessione dalla realtà sanitaria e sociale che viviamo. La legge regionale n. 22 del 30 maggio 2024 si fonda su un principio etico: proteggere la salute dei cittadini, in particolare dei più giovani. È inaccettabile che il governo, guidato da una visione miope, scelga di opporsi a iniziative che mirano a garantire una vita più sana ai pugliesi”. Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

“La legge pugliese non impone obblighi, ma richiede un’informazione consapevole e responsabile, stabilendo che l’iscrizione scolastica sia subordinata alla presentazione di documentazione riguardante la vaccinazione contro l’HPV, con la possibilità che ci si rifiuti di presentarla, nel rispetto, perciò, del diritto di scelta – le parole del vice presidente Raffaele Piemontese -. Questo approccio educa e informa, elementi fondamentali per combattere la disinformazione e promuovere una cultura della prevenzione. Ci saremmo aspettati cooperazione non l’ennesima impugnazione di legge regionale”.

Allerta arancione in Salento, chiuse alcune scuole. Emiliano: “Da Regione nessuna ordinanza sono fake news”

Allerta arancione in Salento da mezzanotte fino alle ore 14 di oggi. Sono previste precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati moderati sulla Puglia meridionale. Per questo motivo il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, ha disposto per venerdì 4 ottobre la chiusura del cimitero, dei parchi pubblici e di tutti gli edifici scolastici e la sospensione del mercato settimanale. Sul resto della Puglia l’allerta è gialla.

“Il presidente della Regione Puglia comunica che non è stata emanata un’ordinanza di chiusura delle scuole per la giornata di domani 4 ottobre. Le notizie che sono state diffuse, soprattutto a mezzo social, sono quindi false e destituite di ogni fondamento. La Regione si riserva ogni intervento di legge contro gli autori di eventuale falsa documentazione che sia stata prodotta e diffusa in rete e invita i cittadini a utilizzare solo le notizie provenienti dai canali ufficiali come il sito web istituzionale della Regione e i suoi canali social ufficiali”, precisa la Regione in una nota.

Fiera del Levante, Meloni in videomessaggio: “Sud locomotiva dell’Italia”. Emiliano attacca: “Errore non essere qui”

“L’assenza della premier Meloni” alla Fiera del Levante “è dovuta probabilmente anche al fatto che qui in Puglia non trova gente che la applaude senza critica, qui avrebbe trovato la verità. Quando il premier sfugge alla verità danneggia se stesso dal mio punto di vista. E comunque avrebbe avuto una accoglienza rispettosa e collaborativa”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ai cronisti arrivando in Fiera del Levante per la cerimonia d’inaugurazione dell’87esima edizione.

“Sfuggire a questo evento così importante per il Mezzogiorno – ha aggiunto – secondo me è stato un errore. Fermo restando, ovviamente, che le giustificazioni per un premier sono infinite, nel senso che il presidente del Consiglio avrà cose importanti da fare, però anche Bari, la Fiera e la Puglia sarebbero state importanti”.

La premier ha poi parlato attraverso un videomessaggio. “Quest’anno il sud è stato la locomotiva economica dell’Italia a differenza degli anni passati quando quasi sempre era il fanalino di coda. Abbiamo voluto tracciare una direzione nuova e chiara e intendiamo seguirla, cioè dare alle imprese e ai cittadini del Mezzogiorno la possibilità concreta di dimostrare il proprio valore”.

“Nel 2023 – ha aggiunto la premier Meloni – il pil del Sud è cresciuto più della media nazionale, l’occupazione è aumentata in misura maggiore rispetto al resto d’Italia, gli investimenti sono cresciuti del 50%. Il mezzogiorno ha dato una spinta decisiva alle esportazioni permettendo all’Italia di piazzarsi al quarto posto della classifica mondiale dell’export scavalcando prima la Corea del sud e poi il Giappone”.

Il governo ha messo in campo “tanti mattoni di una strategia più ampia per rispondere al protagonismo del Mezzogiorno che non chiede assistenzialismo, sussidi, mancette elettorali, ma chiede di essere messo nelle condizioni di competere ad armi pari con il resto della nazione”. “Troppo spesso – ha evidenziato – il Mezzogiorno in passato è stato considerato una zavorra, ma in realtà è la grande vera opportunità di crescita dell’Italia. A noi spetta il compito di liberare il suo potenziale immenso e inespresso, con investimenti, con la spinta infrastrutturale necessaria per ridurre il divario con il resto d’Italia”.

Fiera del Levante, sabato l’inaugurazione: Meloni verso il forfait. Prima volta per Leccese, l’ultima per Emiliano?

Non è ancora ufficiale, ma la premier Giorgia Meloni non sarà presente all’inaugurazione della 87esima Fiera del Levante in programma sabato 28 settembre a Bari. Nessun riferimento nella sua agenda personale, si tratterebbe della terza edizione di fila senza il premier. L’ultimo Giuseppe Conte nel 2020 in piena epoca Covid. Si attende dunque solo l’ufficialità.

Sarà la prima volta di Leccese, forse l’ultima di Emiliano (resta da sciogliere il nodo sull’ipotesi di un eventuale terzo mandato da presidente della Regione Puglia). La Premier Meloni è attesa a Bari comunque a fine ottobre per la firma del Patto di coesione, a margine del Festival delle Regioni che si svolgerà dal 19 al 22 ottobre al teatro Piccinni.

Giochi del Mediterraneo a Taranto: dalla Regione Puglia 800mila euro per il contributo annuale del 2024

Il 2026 sarà un anno importantissimo per lo sport in Puglia. Oltre a ricoprire il ruolo di Regione Europea dello Sport, la Puglia sarà vetrina della XX Edizione dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026. Un evento sportivo di portata internazionale rilevantissima, che avrà notevoli ricadute economiche e di immagine sul territorio. Ecco perché la Regione ha assunto già dal 2021 l’impegno di sostenere finanziariamente le attività di organizzazione dei Giochi destinando al Comune di Taranto somme a valere sul proprio bilancio autonomo, per l’utilizzo delle stesse per le attività del Comitato Organizzatore dei Giochi del Mediterraneo. Per il 2024 il contributo annuale è stato portato a ben 800 mila euro, la cui seconda tranche pari a 300 mila euro è stata versata la scorsa settimana.

“La Regione sostiene con forza l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026 perché è uno dei tanti tasselli della strategia per il rilancio della città e del territorio jonico – ha detto il presidente Michele Emiliano -. I Giochi saranno un’importante occasione per promuovere e rafforzare i settori direttamente connessi allo sport, ma anche per presentare Taranto e la sua provincia al mondo come territorio accogliente, meta turistica di valore e area con grandi potenzialità di sviluppo economico di tipo sostenibile.”

“La Regione Puglia è l’unico ente che sta destinando risorse di spesa corrente per la promozione e l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo, manifestazione che trova quindi nella Regione Puglia un concreto sostegno – ha dichiarato Mattia Giorno, consigliere delegato dal presidente Emiliano per l’area di Taranto -. La Regione ha già concesso questa estate in tempi rapidissimi il secondo masterplan per l’individuazione delle opere infrastrutturali, grazie alla cui approvazione sarà possibile bandire le gare e far partire i cantieri per un evento così importante per lo sviluppo della città di Taranto. Diventa sempre più urgente che anche il Governo stanzi le ulteriori risorse necessarie a finanziare la spesa corrente dei Giochi, nonché l’acquisto delle indispensabili attrezzature sportive e tecnologiche per lo svolgimento delle competizioni.”

Puglia, operatori sanitari aggrediti. Riunione in prefettura a Bari: in arrivo protocolli sicurezza

“Ringrazio il prefetto Russo per avere convocato questo tavolo che mi ha consentito di parlare con tutti i prefetti della Puglia. Una riunione sul lavoro ordinario, non sugli episodi straordinari che pure si verificano. La Regione Puglia a luglio ha approvato le linee guida sulla sicurezza sul lavoro e per prevenire gli atti di violenza, che sono così innovative da essere state pubblicate di recente su una rivista scientifica molto importante. Tali linee guida hanno bisogno di protocolli attuativi che consentano di accorciare i tempi di intervento delle forze dell’ordine, qualora ce ne sia la necessità. È evidente che la sicurezza si può garantire con le forze di polizia, ma anche con una diversa progettazione delle strutture. Purtroppo nella progettazione degli ospedali non è previsto nessun tipo di investimento sulla prevenzione degli atti di violenza, e quindi bisogna farlo con i mezzi di cui si dispone. Il passo successivo sarà fare incontrare tutti i direttori generali delle ASL e delle aziende ospedaliere con i prefetti di ciascuna provincia, per cominciare a definire le nuove linee guida che le ASL dovranno strutturare entro il 30 ottobre e che poi daranno vita ai protocolli d’intesa con le forze di polizia. Tuttavia dobbiamo renderci conto che la prevenzione della violenza, e del crimine in generale, non è un’attività umana così semplice come alle volte si suppone. Le forze di polizia assicurano nel limite dell’umanamente possibile la difesa del cittadino e forniscono alla giustizia prove e responsabili in modo da consentire i processi. Questo è il sistema. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i prefetti, i questori, le forze di polizia per il contributo che ogni giorno offrono per la sicurezza di tutti. Come Regione Puglia abbiamo circa quarantacinquemila dipendenti nella sanità e tutti potenzialmente a rischio, come però sono a rischio tutti coloro che lavorano nell’esercizio di pubbliche funzioni”.

Lo ha dichiarato ieri il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al termine dell’incontro convocato dal prefetto di Bari Francesco Russo nella sede della Prefettura di Bari. Con il presidente Emiliano c’erano il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, e il responsabile del SIRGiSL, sistema integrato di gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro, dott. Danny Sivo. La riunione era stata chiesta dal presidente Emiliano all’indomani dei fatti che hanno colpito numerosi operatori sanitari in alcune strutture ospedaliere sul territorio pugliese.