Bari, tensione in via Capruzzi. Botte all’autista alla fermata dei bus: militari e poliziotti bloccano l’aggressore

Attimi di tensione due giorni fa in via Capruzzi dove la Polizia ferroviaria e i militari dell’Esercito sono stati costretti ad intervenire dopo il parapiglia scoppiato alla fermata a Bari.

Un uomo ha aggredito verbalmente l’autista di un bus di lunga tratta e poi ha cercato di passare dalle parole ai fatti. Non è ancora chiaro il motivo dell’aggressione, ma potrebbe trattarsi di alcuni disguidi legati alle operazioni di sbarco al termine del percorso. Il passeggero ha rivolto la sua ira anche contro i poliziotti e i militari intervenuti sul posto, ci sono voluti più uomini per bloccarlo e per evitare che la situazione degenerasse. Non è escluso che l’uomo fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Dopo essere stato bloccato, è stato accompagnato e trattenuto nella sede del Reparto operativo della Polizia ferroviaria in Piazza Moro. L’uomo aveva già piccoli precedenti di polizia e il suo bagaglio è stato perquisito.

Tragico incidente a Mottola, muoiono tre militari: funerali alla concattedrale a Taranto

Il sindaco di Altamura Vitantonio Petronella, interpretando i sentimenti di commossa vicinanza della città al Settimo Reggimento Bersaglieri dell’Esercito, ha proclamato il lutto cittadino l’1 dicembre 2023 per i funerali dei tre militari che hanno perso la vita nell’incidente stradale avvenuto sulla ss100 tra la Multipla con a bordo i militari e un furgone guidata da un 68enne di Bari, deceduto anche esso.

Il rito funebre per l’ultimo saluto a Cosimo Aloia, Domenico Ruggiero e Alberto Battafarano si terrà alle ore 11 nella Chiesa Concattedrale Gran Madre di Dio a Taranto. Nella Chiesa sarà esposto il gonfalone della città di Altamura.

Al Palazzo di Città la bandiera cittadina sarà esposta a mezz’asta. A nome della città, il sindaco rivolge sentimenti di solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime dell’incidente stradale del 27 novembre in territorio di Mottola (Taranto) in cui hanno perso la vita quattro persone.

 

Corteo di moto e minacce ai Carabinieri, il viceministro Sisto sul caso Di Gioia: “A Bari serve l’Esercito”

“Bari è una città insicura. Non si può circolare senza avere il timore che possa accadere qualche episodio, anche casuale, di criminalità. L’ho detto più volte anche al sindaco, e penso che non si possa liquidare la questione dicendo che c’è un simbolismo criminale”. Lo ha dichiarato il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, commentando quanto avvenuto ieri nel capoluogo pugliese. In particolare con il corteo contromano davanti al carcere di scooter e moto dopo i funerali del motociclista 27enne Christian Di Gioia, morto la notte tra il 21 e il 22 giugno in un incidente stradale, e le minacce ai carabinieri.

“Ritengo – ha riferito Sisto – che a Bari servono le maniere forti, anche pensando ad un’operazione Strade sicure. Ho già avuto modo di affrontare il tema con i ministri Crosetto e Piantendosi, perchè Bari credo abbia bisogno di un intervento dell’ Esercito. Il gioco dello scansare le responsabilità è finito. Vorrei sentire sul punto anche il sindaco Antonio Decaro perchè mi piacerebbe che anche lui fosse d’accordo su questo e fare insieme la richiesta d’intervento dell’ Esercito. Non si tratta di antagonismi politici. Difronte alla alla sicurezza dei cittadini non c’è appartenenza, ma solo dovere, adempimento e obbligo d’intervenire”. Sulle immagini di ieri del corteo contromano secondo Sisto “c’è anche un’aggravante nel codice penale, quella della scorreria. Cioè criminali che scorrono per le vie della città impadronendosi del territorio. Un’immagine pessima che non fa bene certamente a Bari ma soprattutto, aldilà dell’immagine, preoccupa per la sopravvivenza dei nostri concittadini”.