Il sistema di estorsioni nel settore dell’edilizia organizzato dal clan Di Cosola veniva attuato nei comuni di Ceglie del Campo, Valenzano, Capurso, Casamassima, Adelfia e Bitritto
Continue readingEstorsione usura e tentato omicidio: tre arresti a Taranto. In manette il boss Mimmo De Leonardo
L’indagine flash dopo una brutale aggressione ai danni di un imprenditore avvenuta il 26 agosto scorso a Taranto.
Continue readingMacellazione clandestina, estorsioni e minacce a imprenditori per appropriarsi di pascoli: 4 arresti nel Tarantino
Gli investigatori hanno concentrato le indagini su una zona compresa tra i comuni di Pulsano, Leporano, Lizzano e Taranto
Continue readingTriggiano, estorsioni ai commercianti e spaccio di droga: 8 arresti nella notte
I reati contestati riguardano un’aggressione aggravata a colpi di arma da fuoco, un’estorsione in danno di un elettricista con il metodo del “cavallo di ritorno”, un tentativo di estorsione in danno di un panificio di Triggiano e almeno 150 cessioni di stupefacente.
Continue readingMafia estorsioni e spaccio a Bari: Dda chiede 135 condanne per affiliati al clan Strisciuglio – I NOMI
La Dda di Bari ha chiesto 135 condanne a pene comprese tra i 20 anni e i 22 mesi di reclusione per altrettanti imputati nel processo a capi e affiliati del clan mafioso Strisciuglio di Bari, accusati di associazione mafiosa, traffico e detenzione di droga e armi, estorsioni a commercianti, lesioni e una rissa nel carcere di Bari risalente al gennaio 2016 che coinvolse 41 detenuti con lamette e taglierini, nella quale rimasero feriti anche alcuni agenti penitenziari.
Al termine della requisitoria, nell’aula bunker del Tribunale di Bitonto, i pm Iolanda Daniela Chimienti e Marco D’Agostino hanno fatto le richieste di condanna per i 135 imputati che hanno scelto il rito abbreviato (altri 15 sono stati rinviati a giudizio) .
Per 103 imputati le richieste della Direzione Distrettuale Antimafia superano i 10 anni di reclusione. Tra questi ci sono i boss Vito Valentino, Lorenzo Caldarola, Alessandro Ruta, Saverio Faccilongo, Vito Catacchio e Giacomo Campanale, che rischiano la condanna più alta, in quanto capi clan, a 20 anni di carcere. Per i figli di Caldarola, Francesco e Ivan, sono state chieste condanne rispettivamente a 16 e a 12 anni di reclusione. L’indagine di polizia e carabinieri, denominata «Vortice maestrale», ha ricostruito – anche grazie alle dichiarazioni di 21 collaboratori di giustizia – gerarchia e attività illecite del clan, dal 2015, per il controllo del territorio nei quartieri baresi Libertà, roccaforte storica del gruppo mafioso, San Paolo, San Pio-Enziteto, Santo Spirito e San Girolamo e nei comuni di Palo del Colle e Conversano.
Tra gli episodi contestati ci sono un tentativo di intimidazione alla famiglia di un «pentito» della provincia, con 600 grammi di tritolo lasciati davanti alla porta di casa, aggressioni con mazze da baseball per donne contese, lettere dal carcere con ordini di uccidere, droga e telefonini fatti entrare nelle celle con fionde, droni o tramite parenti in visita. Nel processo, che si celebra dinanzi alla gup del Tribunale di Bari Antonella Cafagna, sono costituiti parti civili l’associazione Libera e il Comune di Bari, che prenderanno la parola all’udienza del 26 maggio. E’ già stato stilato un calendario di udienze per le discussioni delle difese fino a dicembre, quando è prevista la sentenza.
Estorsioni mafiose ai cantieri, chieste 13 condanne per affiliati al clan Parisi: il cantante Tommy rischia 10 anni
L’inchiesta fa riferimento a diversi episodi di estorsione ai cantieri edili avvenuti tra il 2010 e il 2015. La condanna più elevata (a 20 anni di reclusione) è stata chiesta per l’imprenditore Emanuele Sicolo, di recente arrestato nell’operazione Levante.
Continue readingTraffico di droga, estorsioni e armi: blitz nel Brindisino. Indagati in 30
Il provvedimento è stato emesso nei confronti di persone residenti a Brindisi e in provincia a Mesagne, Ostuni e San Pietro Vernotico.
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