Trani, calzaturificio evade il Fisco: sequestrati beni per 700mila euro e 3 indagati

Beni, mobili e immobili, per un valore complessivo di quasi 700mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Barletta a un calzaturificio di Trani e ai suoi tre rappresentanti legali che rispondono, a vario titolo, di omessa presentazione di dichiarazione ai fini dell’Iva e delle imposte dirette e occultamento o distruzione di documenti contabili.

Secondo quanto accertato dai militari coordinati dalla Procura di Trani, la società avrebbe omesso il pagamento dell’Iva e dell’Ires, l’imposta sui redditi delle società, per circa 700mila euro. L’evasione è stata scoperta nell’ambito di una verifica di natura fiscale da cui sono emerse “gravi irregolarità di carattere penale e tributario”, riferisce una nota della guardia di finanza. Il sequestro preventivo per equivalente finalizzato alla confisca riguarda conti correnti, depositi bancari, autovetture, partecipazioni sociali, titoli azionari e immobili.

Il genio del giorno. Tenta di evadere dal carcere di Bari ma sbaglia tutto: detenuto finisce dritto in Direzione

Un detenuto straniero ieri ha tentato di evadere dal carcere di Bari ma invece di fuggire dal muro di cinta, ha sbagliato percorso ed è rientrato nella struttura dagli uffici della direzione. Lo rende noto Federico Pilagatti della segreteria nazionale del Sappe, sottolineando come la notizia possa sembrare “una barzelletta” ma l’episodio confermerebbe “problemi di sicurezza legati alla carenza di personale penitenziario”.

Il detenuto, “approfittando del fatto – aggiunge il sindacalista – che l’agente che sorvegliava quel posto era stato dirottato all’accompagnamento urgente ‘farlocco’ di un altro detenuto in ospedale, si è prima arrampicato sul muro dell’area dedicata ai passeggi superandolo”, ma “invece di dileguarsi è arrivato dritto negli uffici della Direzione dove gli agenti lo hanno bloccato e riportato all’interno dei reparti detentivi”. Il sindacato ha appreso che un detenuto dell’area Alta Sicurezza “sarebbe stato visitato dal dentista, il quale ha richiesto l’accompagnamento urgente in ospedale dello stesso dopo aver rilevato la perdita di un dente”.

Il detenuto è stato però “trattato con codice verde” e “i poliziotti hanno dovuto attendere ore prima di ritornare in carcere”. Pilagatti si chiede come sia possibile “che nessuno si preoccupa del fatto che se un detenuto esce dal carcere per motivi sanitari anche quando non dovrebbe, oltre che violare una legge dello Stato, si mette in grave rischio la sicurezza del carcere e della cittadinanza” perché si sottraggono gli agenti accompagnatori alla sorveglianza della struttura penitenziaria. Il Sappe “si augura che la tentata evasione faccia aprire gli occhi a chi dovere, magistratura penale e di sorveglianza, poiché questi eventi critici creano allarme sociale. La polizia penitenziaria – conclude Pilagatti – non è più disposta a fare da agnello sacrificale per le responsabilità di altri”.

Evasione e fatture false per operazioni inesistenti: maxi sequestro a Terlizzi. Nei guai una società e due persone

I militari della Guardia di Finanza di Bari hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni, per un valore complessivo di circa 9 milioni di euro, nei confronti di una società a responsabilità limitata, con sede a Terlizzi, operante nel settore del commercio di prodotti elettronici, nonché dei suoi 2 amministratori (“legale” e “di fatto”).

Continue reading