Il 45enne si è presentato sotto casa della sua ex moglie e si è messo all’inseguimento dell’auto condotta dall’attuale compagno della donna, che per timore di atti sconsiderati aveva preferito recarsi in Commissariato per chiedere aiuto.
Continue readingIncendia 6 auto per vendicarsi dell’ex e si autodenuncia tramite messaggi audio: arrestato 35enne a Brindisi
Avrebbe appiccato due roghi incendiando in totale sei auto a Brindisi per vendetta nei confronti della sua ex dopo la fine della loro relazione. Per questo un 35enne è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Brindisi con l’accusa di atti persecutori ai danni della ex compagna e incendio. I due roghi si sono verificati la notte tra domenica e lunedì scorso a poche centinaia di metri di distanza tra loro.
Tra le sei auto incendiate anche quella della vittima e quella dello stesso indagato. Nei mesi scorsi la donna aveva già depositato una prima denuncia ai danni dell’ex compagno in quanto l’uomo si sarebbe reso responsabile di comportamenti persecutori. L’altra sera il nuovo episodio con il 35enne che avrebbe appiccato i due incendi dolosi, come emerso dall’attività investigativa. I poliziotti, infatti, hanno acquisito alcuni messaggi audio che l’indagato avrebbe inviato alla vittima assumendosi la responsabilità degli incendi. Anche dalle immagini di sistemi di videosorveglianza della zona dei roghi si nota la presenza del 35enne.
Gli investigatori della mobile, coordinati dal vice questore Giorgio Grasso, hanno inoltre sequestrato gli abiti che l’uomo indossava la notte in cui ha appiccato gli incendi, di cui si era disfatto nell’immediatezza dei fatti. L’arresto è stato possibile anche utilizzando una recente novità normativa che ha introdotto la possibilità di trarre in arresto in flagranza differita gli eventuali stalker.
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La vicenda risale al 11 novembre 2023. Tra le armi utilizzate anche un coltello e una mazza da baseball. L’uomo finì in codice rosso in ospedale.
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Dopo la fine della relazione l’uomo telefonava ripetutamente alla sua ex anche di notte, la insultava, la pedinava e si appostava per controllarne gli spostamenti.
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“Tu ti devi annullare come donna se vuoi stare con me”, avrebbe detto una circostanza durante una lite. Il calciatore in forza al Pescara si trova agli arresti domiciliari.
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L’operazione di Maddalena è andata bene, ma la protesi è infetta. Si è riusciti a risalire anche alla causa dell’infezione, ovvero la zecca di un cane. Il microbo è molto resistente. Ora si spera nell’esito della biopsia e dell’istologico con la speranza che l’infezione non abbia toccato altri organi vitali in primis e che l’operazione sia andata realmente a buon fine.
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