Giallo in Cina, muore il pugliese Marcello Vinci. Il Console di Chongqing: “Impegnati con la Farnesina per fare chiarezza”

“Fin dal momento in cui questa triste vicenda è iniziata gli uffici della Farnesina si sono impegnati al massimo per ottenere chiarezza e per assicurare il rientro delle spoglie di Marcello Vinci In Italia. Continueremo nel nostro lavoro con tutta la dedizione che questo richiede”. È quanto si legge nella lettera inviata dal console generale d’Italia a Chongqing, Guido Bilancini, al primo cittadino di Fasano, Francesco Zaccaria, dopo la lettera inviata dallo stesso primo cittadino al Consolato e alla Farnesina nelle scorse ore per fare chiarezza attorno alla morte di Marcello Vinci, il 29enne di Fasano ritrovato senza vita il 6 marzo a Chengdu. Nella lettera il console fa sapere di aver parlato anche con la mamma del giovane, Angela Berni. “La ringrazio per la sua fiducia nelle istituzioni – continua Bilancini –. Tutti noi dobbiamo sostenere la famiglia Vinci in questo difficilissimo momento”.

Giallo in Cina, muore il pugliese Marcello Vinci: Farnesina in contatto con l’ambasciata. La mamma: “Non si è suicidato”

È un vero e proprio mistero la morte di Marcello Vinci, 29enne pugliese di Martina Franca deceduto a Chengdu nella provincia di Sichuan in Cina. Il suo corpo è stato trovato senza vita per strada dopo una caduta dal 35esimo di un grattacielo. Marcello si era trasferito in Cina dal 2019 in maniera definitiva, a causa della pandemia non era più riuscito a rivedere i suoi cari. Dal 2020 insegnava in una scuola organizzata dal consolato italiano. Le autorità cinesi parlano di suicidio, ma la famiglia esclude questa ipotesi e spinge affinché la salma torni in Italia per l’autopsia. La Farnesina è in contatto con l’ambasciata cinese.

“Sabato 4 marzo gli ho mandato le foto del negozio da parrucchiere che sto ristrutturando a Rosa Marina. Domenica 5 attorno alle 22 ora cinese lui mi ha mandato una sua foto mentre era in un bar e subito dopo so che ha inviato il programma di lavoro alla sua collega – le parole della mamma in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno -. Mi è sembrato tranquillo come al solito, mi diceva soltanto che aveva un po’ di stress da lavoro perché a causa dell’assenza di un paio di colleghi lui e la collega dovevano fare ore in più. Lunedì ho provato a chiamarlo, ma non ha risposto. Martedì i carabinieri di Pezze di Greco ci hanno convocato in caserma, me e il papà di Marcello, e ci hanno comunicato la tragica notizia. Ci hanno dato la traduzione della comunicazione giunta dalla Cina. Da quel momento non abbiamo saputo più nulla. Non sappiamo ancora come è morto. L’hanno trovato in strada. Tramite un avvocato siamo in stretto contatto con il consolato in Cina e con la Farnesina, ma ancora nessuna novità. Per noi è un dolore immenso. Suicidio? Come fanno a dirlo, lo escludo nel modo più assoluto”.