Passaggio a livello guasto ad Adelfia, caos sulla linea Bari-Putignano: mattinata da incubo per pendolari FSE

Mattinata da incubo per i pendolari delle Ferrovie Sud Est. Sulla linea 1 Bis Bari-Putignano si sono registrati ritardi, a partire dalle 6.15, a causa di danni ad un passaggio a livello di Adelfia provocati da un veicolo. Un altro treno invece, sempre della stessa linea diretto da Putignano a Bari, si è fermato invece a Mungivacca a causa di problemi di ordine pubblico alle 6.54. Il traffico ferroviario è stato poi ripristinato a partire dalle 8.15 con ritardi inferiori a dieci minuti.

LA NOTA DI FSE

AGGIORNAMENTO ORE 8:15

Traffico ferroviario in fase di ripristino. Ritardi sulla linea inferiori a dieci minuti.

– Treno 92008 delle ore 6:54 da Putignano a Bari momentaneamente fermo a Mungivacca causa problemi di ordine pubblico.

INIZIO EVENTO ORE 6:15

Linea 1 Bis Bari- Putignano: traffico ferroviario rallentato causa danni ad un passaggio a livello provocati da un veicolo

– Treno 92005 delle ore 6:51 sarò soppresso da Mungivacca ad Adelfia;

– Treno 92010 delle ore 8:07 sarà soppresso da Adelfia a Mungivacca;

– Treno 92004 delle ore 5:54 da Putignano a Bari viaggia con 25 minuti di ritardo;

– Treno 92006 delle ore 6:13 da Putignano a Bari viaggia con 15 minuti di ritardo;

– Treno 92001 delle ore 5:21 da Bari a Putignano viaggia con 35 minuti di ritardo;

Le “carrozze d’oro” di Ferrovie Sud Est, assolti Fiorillo e altri quattro imputati: “Il fatto non sussiste”

Luigi Fiorillo, ex amministratore unico di Ferrovie Sud-Est, è stato assolto dalla giudice del Tribunale di Bari Luna Calzolaro nell’ambito del processo sulle presunte truffe ai danni della Regione Puglia per l’acquisto di 52 vagoni pagati – secondo l’accusa – più del prezzo di mercato. Le accuse si riferivano a fatti avvenuti tra il 2006 e il 2012 e il processo era cominciato nel 2017. Con Fiorillo sono stati assolti, perché “il fatto non sussiste”, anche Carlo Beltramelli, Marzo Mazzocchi, Giuseppe Fiaccadori e Alfonso Nicola. Il giudice ha inoltre escluso la responsabilità delle società Ferrovie del Sud-Est e Servizi automobilistici.

L’indagine verteva sull’acquisto di 52 vagoni di seconda mano pagati più di 115 milioni di euro, ovvero 23 milioni in più del prezzo di mercato, secondo i magistrati. Le indagini condotte dalla guardia di finanza avevano ipotizzato due truffe fra il 2006 e il 2012. La prima riferita all’acquisto di 27 vagoni nuovi dalla società polacca Pesa, pagati 93 milioni di euro (circa 12 in più del prezzo di mercato secondo la Procura). La seconda riferita all’acquisto di altre 25 carrozze ristrutturate dalla società Varsa, pagate 22 milioni 500mila euro, il doppio del reale valore secondo gli inquirenti. Per questo il giudice nel 2016 aveva disposto il rinvio a giudizio per le presunte truffe, dichiarando invece il non luogo a procedere “perché il fatto non sussiste” per i reati fiscali contestati a Fiorillo e la prescrizione per un episodio di corruzione. Entro trenta giorni saranno rese note le motivazioni della sentenza di assoluzione.