“Riprende dunque a Bari il Bif&st. Unfestival del cinema che consideriamo inutile, costoso, pericoloso, abusivo, irrispettoso e insostenibile”. Inizia così il comunicato del direttivo dell’associazione ambientalista BariEcoCity.
“Inutile perché non arricchisce e non valorizza particolarmente Bari e la Puglia e costoso con quasi 2 milioni di euro di soldi pubblici – si legge -. Pericoloso, in presenza dell’aumento vertiginoso dei contagi COVID in Puglia. Irrispettoso, nei confronti di milioni di persone coinvolte in una feroce guerra a poche ore di volo da qui”.
“Abusivo poiché si svolge in un Teatro che la Giustizia Italiana ha ordinato (da mesi) di riconsegnare ai proprietari – continua -. Insostenibile dal punto di vista ambientale stante il rilevante impatto energetico e la totale assenza delle tematiche ecologiste nell’offerta cinematografica in rassegna. Un festival, peraltro, destinato a pochi intimi e che non coinvolge larga parte dei giovani cittadini baresi, visti anche i rilevanti costi di taluni eventi (12 euro)”.