Forzano il posto di blocco e tentano la fuga, in auto pistole e droga: arrestati padre e figlio a Bari

Due uomini, rispettivamente padre e figlio di 49 e 26 anni, sono stati arrestati ieri mattina a Bari dai carabinieri con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, detenzione e porto illegale di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Secondo quanto accertato i due, entrambi con precedenti di polizia, avevano pistole e munizioni oltra a quattro chili di droga. L’arresto è stato eseguito nell’ambito delle attività di monitoraggio del territorio.

Intorno alle sei del mattino, i militari all’altezza di via Conenna stavano facendo i controlli a un posto di blocco e hanno intimato l’alt a un Suv a bordo del quale viaggiavano gli indagati. Questi, invece di fermarsi, hanno accelerato innescando un breve inseguimento. La corsa del fuoristrada è terminata in via Gentile contro una delle auto dell’Arma intervenute per supportare i colleghi.

Inutile è stato da parte di padre e figlio sia il tentativo di fuga sia quello di liberarsi di una pistola che è stata recuperata dai carabinieri. Le perquisizioni eseguite, anche a casa, hanno permesso di sequestrare anche una pistola semiautomatica con colpo in canna e altri 5 nel caricatore, oltre a 4 chili di sostanze stupefacenti di diverso tipo.

Al momento dell’arresto è stato necessario l’intervento del personale del 118 che si è occupato del 49enne finito in manette ma anche di uno dei carabinieri rimasto ferito. Nei prossimi giorni saranno svolti accertamenti sulle armi sequestrate.

Si recide arteria femorale con la motosega: il 65enne Giuseppe Lonoce muore dissanguato davanti al figlio

Giuseppe Lonoce, 65 anni, mentre era intento a potare un albero di ulivo questa mattina si è ferito con la motosega a batteria che gli ha reciso l’arteria femorale. L’uomo è morto dissanguato davanti agli occhi del figlio mentre lavora in campagna.

E’ accaduto nelle campagne tra Sava (Taranto) e Francavilla Fontana (Brindisi). A quanto si è appreso è stato lo stesso figlio a lanciare l’allarme. Quando sono giunti i soccorsi per l’uomo non c’era più nulla da fare. L’emorragia non gli ha dato scampo.

Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana. Su disposizione dell’autorità giudiziaria la salma è stata restituita alla famiglia.

Policlinico di Bari, colpito dal carico di una gru: muore il 58enne Petre Zaim. Nel cantiere anche suo figlio

Quello di oggi era il suo primo giorno di lavoro a Bari. Un destino crudele per Petre Zaim, 58enne operaio rumeno, residente a Bassano del Grappa e dipendente di una delle ditte subappaltatrici di Edison, morto questa mattina nel cantiere per la costruzione della nuova centrale termica del Policlinico. L’incidente sul lavoro sarebbe stato causato da una manovra erronea del collega che guidava la gru. Il braccio infatti avrebbe sbattuto su una costruzione e avrebbe perso il carico, finito poi addosso alla vittima. Nel cantiere era presente anche il figlio del 58enne.

“Ancora una morte sul lavoro in un subappalto di lavori nel Policlinico di Bari – denunciano i sindacati Cgil, Fiom, Fillea -. Il 2025 inizia tragicamente in linea con l’anno appena trascorso. Mentre si continua a fare propaganda sulla sicurezza sul lavoro, nei cantieri si continua a morire: l’appalto, commissionato dall’Azienda Ospedaliera del Policlinico alla Edison è stato poi subappaltato a un’azienda metalmeccanica del milanese. Noi chiediamo subito interventi urgenti e seri sulla sicurezza sul lavoro: non ci rassegneremo mai all’idea che un operaio che esce al mattino per andare a lavorare, non debba avere la certezza di tornare a casa sano e salvo la sera. Esprimiamo vicinanza alla famiglia dell’operaio tragicamente morto e ci rendiamo disponibili a supportarla in tutte le opportune vie legali e previdenziali”.

Catalaia catassìa, Dio benedice il “pastore” Amatulli: il figlio della pecorella Marianna è maschio

Torniamo (purtroppo) ad occuparci di Roberto Amatulli, il barese autoproclamatosi pastore della chiesa evangelica, e della notizia sconcertante divulgata ad agosto scorso. Amatulli e Marianna avevano annunciato sui social tramite un video di aspettare un figlio e questa volta hanno svelato il sesso.

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Tassista accoltellato, Francesco: “Non ho visto il video credevo di morire”. Il papà: “È dura”

Francesco ha rimediato 122 punti di sutura, ma il peso dell’aggressione sarà difficile da scrollare di dosso. Aveva da pochi giorni ottenuto la licenza e in più dovrà fare i conti con danni fisici per tutta la vita. Non sa se tornerà mai a guidare un taxi, la volontà in parte c’è, ma la sicurezza al momento no.

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Leporano, uccisa la 73enne Silvana La Rocca: il figlio Salvatore D’Ettori confessa l’omicidio

Salvatore D’Ettori ha confessato di aver ucciso la madre Silvana La Rocca, la 73enne trovata senza vita ieri sera a Leporano. L’uomo non ha retto dopo essere stato incalzato dai carabinieri e ha ammesso le sue responsabilità. Ora è in stato di fermo e gli sarà contestata l’accusa di omicidio volontario.

Sul cadavere della donna, ex insegnante in pensione, sono state rinvenute coltellate al ventre. Era stato proprio lui ad allertare i carabinieri perché preoccupato dalle sue mancate risposte. La 73enne viveva da sola, era vedova da diverso tempo dopo che suo marito, ex dipendente Ilva, era morto nel 2002 a causa di un incidente sul lavoro.

Nonni disperati dopo il suicidio del figlio, l’appello alla ex nuora: “Facci vedere la nipotina”

Abbiamo incontrato Roberto e Apollonia, due nonni che da tanto tempo non vedono più la nipotina Aurora. Da quando il loro figlio Mario ha deciso di farla finita. Dopo il tragico evento i due hanno manifestato alla compagna tutta la loro vicinanza, per i primi tempi tutto è andato per il verso giusto, ma qualcosa poi è cambiato all’improvviso.

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