Gestione illegale di rifiuti speciali, 25 arresti in Puglia: in carcere esponenti della Sacra corona unita in Salento

La Guardia di finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 25 persone ritenute appartenenti al clan Soleti della Sacra corona unita, radicata nei comuni di San Donaci, Tuturano, Torchiarolo e San Pietro Vernotico, nelle province di Lecce e Brindisi, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, rapina, minacce e in materia di stupefacenti.

L’indagine è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce ed è chiamata ‘Fuori Gioco’. Nelle attività sono impiegati complessivamente circa 170 militari. Secondo quanto accertato dalle indagini, l’associazione aveva sviluppato una egemonia territoriale, gestendo, attraverso aziende del settore, e con il contributo esterno di imprenditori, lo smaltimento dei rifiuti speciali (con la raccolta di oli esausti, alimentari e non), la raccolta illegale di scommesse in denaro a quota fissa e la gestione, in numerosi locali pubblici del territorio salentino, di apparecchiature elettroniche da intrattenimento alterate e la gestione di un imponente traffico e spaccio di sostanze stupefacenti creando un monopolio nel settore. Chi voleva avviare una attività di spaccio di stupefacenti era obbligato a rifornirsi dai canali di distribuzione controllati dal gruppo e doveva versare loro un contributo in denaro.

Evasione fiscale, blitz della Finanza a Putignano: sequestrati beni per 225mila euro a società

La Guardia di Finanza di Bari questa mattina ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni immobili, mobili, mobili registrati, partecipazioni societarie, prodotti di investimento e rapporti finanziari, di circa 225mila euro nei confronti di una società e del suo rappresentante legale.

Le indagini condotte dalla Tenenza di Putignano sono state avviate dopo una verifica fiscale nei confronti della società, operante nel settore dell’intrattenimento e divertimento. Riscontrati l’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi e l’infedele presentazione con occultamento al Fisco di una consistente parte dei ricavi conseguiti. Sono stati sottratti circa 490mila euro di ricavi e 108mila di Iva. Il rappresentante legale è indagato per omessa dichiarazione, dichiarazione infedele e occultamento o distruzione di documenti contabili.

Fatture inesistenti per 52 milioni, sequestri a 20 imprenditori: blitz della Finanza anche in Puglia

Sequestro preventivo per un valore di oltre 15,5 milioni di euro (fra cui auto di lusso come Ferrari) e divieto di esercitare attività di direzione per 20 imprenditori – del settore della produzione e commercio, al dettaglio e all’ingrosso, di pane, pasticceria e generi alimentari – operanti nelle province di Potenza, Foggia e Barletta-Andria-Trani. Li ha eseguiti oggi la Guardia di Finanza, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, cominciata dall’individuazione, in Basilicata, di tre società che hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per circa 52 milioni di euro.

Le società, però, erano “totalmente prive di personale, mezzi e qualsivoglia capacità imprenditoriale” ma, dal 2019 al 2022, hanno fornito servizi e cessione di beni a 18 aziende pugliesi. Il sistema ha prodotto “una ingente frode all’Iva e alle imposte sui redditi”. Le società emittenti – secondo l’accusa – hanno “puntualmente e sistematicamente disatteso tutti gli obblighi derivanti dalla vigente normativa tributaria” ed erano prive anche di un conto corrente. Le imprese “che hanno ricevuto i documenti fittizi hanno giustificato i relativi pagamenti con imprecisate compensazioni, facendo anche ricorso allo strumento del ‘baratto'”. In tal modo, si è registrato “un complessivo e indebito risparmio d’imposta, tra Iva e Ires, di oltre 15,5 milioni di euro”. Il sequestro preventivo per equivalente riguarda beni immobili, autoveicoli (tra cui Ferrari, Range Rover, Mercedes e Alfa Romeo) e rapporto finanziari.

Non si ferma all’alt e scappa, folle inseguimento a Bari: pattuglia della Finanza si schianta con due auto

Ignora l’alt della Guardia di Finanza, scappa via e ingaggia un inseguimento nei quartieri Murat e Libertà con la pattuglia delle Fiamme Gialle. È accaduto due notti fa a Bari, intorno alle 4.

Il fuggitivo è riuscito a seminare i finanzieri. La pattuglia infatti si è scontrata con altre due auto, il maresciallo e il brigadiere a bordo sono rimasti contusi, ma le loro condizioni non sono gravi. Sul posto è poi intervenuta la Polizia Locale, al vaglio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per risalire all’identità del fuggitivo.

Videogame piratati, sequestrate 12mila console in tutta Italia: blitz anche a Bari

Una maxi operazione della guardia di finanza di Torino, denominata ‘Coin Up 80’, ha portato al sequestro di 12mila console di gioco con all’interno videogame degli anni ’80 piratati, per un valore di oltre 47 milioni di euro. Le indagini, coordinate dalla procura del capoluogo piemontese, effettuate tra la fine del 2023 e oggi in varie province tra cui Torino, Vercelli, Milano, Bergamo, Varese, Bologna, Verona, Venezia, Napoli, Caserta e Bari, hanno condotto alla scoperta dei dispositivi, che si potevano collegare alle televisioni, in cui erano illecitamente memorizzati oltre 47 milioni di videogiochi piratati, per gli amanti del ‘retrogaming’.

Tutte le console erano di fabbricazione cinese e non conformi. Nove le persone, tutte italiane, denunciate per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, frode nell’esercizio del commercio, ricettazione e violazione al diritto d’autore. Le console venivano distribuite attraverso i siti internet delle aziende italiane coinvolte nel commercio illecito, che hanno sede nelle province di Torino, Napoli e Bari, o anche attraverso la rete fisica di punti vendita di alcune delle stesse aziende, presenti all’interno di centri commerciali o tramite uno dei più grandi marketplace mondiali. Le console sono risultate anche prive della marchiatura Ce e, per qualità di assemblaggio, non conformità elettrica e presenza di batterie non certificate, non idonee a garantire la rispondenza agli standard qualitativi in tema di sicurezza per il consumatore.

Controlli nel Barese, verifiche a tappeto della Finanza nei b&b: scoperte evasioni fino a 2,6 milioni

Negli ultimi quattro mesi il comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari ha intensificato i controlli nelle strutture ricettive riscontrando alcune irregolarità, tra redditi non dichiarati e lavoratori assunti in modo irregolare. Al momento sono 2,6 i milioni di euro di redditi recuperati a tassazione a cui si aggiungono 350mila euro di violazioni in materia di versamento dell’Iva. Sono due i titolati di strutture ricettive che sono stati denunciati per omessa comunicazione delle persone ospitate in struttura alle autorità di pubblica sicurezza.

Tra loro anche il responsabile di un B&B che “pur avendo comunicato l’inizio dell’attività non solo non era in possesso del codice identificativo di struttura ma era anche completamente sconosciuto al fisco”, si legge nel report. I militari hanno scovato più di 860mila euro di redditi non dichiarati. In un altro caso invece, il titolare di un’altra struttura ricettiva ha integrato le dichiarazioni già presentate negli anni precedenti versando quasi 800mila euro e “procedendo al pagamento, a titolo di ravvedimento operoso, di imposte e sanzioni per 200mila euro”. Controlli anche per il servizio Ncc, ovvero il noleggio auto con conducente, sprovvisti di licenza e segnalati dal comando della polizia municipale di Bari.

Sono complessivamente 142 i lavoratori in nero e 198 quelli irregolari scoperti. Sono invece 47 i datori di lavoro sanzionati con multe da 3.900 euro fino a 23.400 euro. Sono stati inoltre sequestrati 134 mila prodotti non sicuri e considerati dannosi per la salute, con sei persone denunciate e 30 segnalate. Infine sono stati sottoposti a sequestro 14mila prodotti, tra capi di abbigliamento, accessori moda e trucchi, perché contraffatti.

Abbigliamento e occhiali contraffatti, sequestri nel Foggiano: segnalati 22 commercianti

La guardia di finanza ha sequestrato a 22 venditori ambulanti circa 1500 articoli contraffatti, tra cui capi di abbigliamento, pelletteria, calzature e occhiali; e 7.500 articoli di bigiotteria e per il mare con falsa indicazione made in Italy.

Sono 29 in totale gli interventi eseguiti, soprattutto nelle aree mercatali di Foggia, Cerignola, San Severo e Lucera e nei maggiori centri turistici tra cui Vieste, Rodi Garganico, Lesina e Poggio Imperiale. I 22 responsabili dei punti vendita sono segnalati per violazioni amministrative e penali.

Bari, giocattoli non conformi e cosmetici tossici: Finanza sequestra 67mila prodotti

I finanzieri del comando provinciale di Bari hanno sequestrato circa 67mila prodotti, tra giocattoli e cosmetici, privi dell’attestato di conformità CE e potenzialmente nocivi per la salute. L’attività di intelligence è stata messa in atto dalle Fiamme Gialle anche grazie all’ausilio dei mezzi informatici e agli elementi informativi acquisiti nello svolgimento dell’attività di controllo economico del territorio.

Nello specifico, i militari hanno sequestrato in alcuni esercizi commerciali 65mila giocattoli illecitamente posti in vendita senza dichiarazione di conformità e oltre 1.600 prodotti per la cura della pelle, risultati pericolosi per la salute in quanto contenenti la sostanza tossica chiamata Lilial. Questo composto chimico, noto scientificamente come Butylphenyl Methylpropional, è comunemente utilizzato come fragranza ma è stato vietato dal primo marzo 2022 in seguito all’aggiornamento, a livello comunitario, dell’elenco delle sostanze considerate “Cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione”.