Flash mob ieri pomeriggio davanti alla sede Rai di Bari, in via Dalmazia, di oltre un centinaio di attivisti pro Palestina per una contestazione “contro l’atteggiamento di censura della Rai – hanno dichiarato i promotori – sul genocidio in corso a Gaza” e sugli episodi legati alle dichiarazioni di Ghali al festival di Sanremo e al comunicato fatto leggere a Mara Venier durante Domenica In. I manifestanti, che hanno srotolato una enorme bandiera della Palestina e bloccato la strada, difendono “la libertà d’espressione” e scandiscono slogan per la Palestina libera contestando l’informazione della tv di Stato. Gli attivisti si sono rivolti anche ai giornalisti della Rai chiedendo loro di scendere per strada e unirsi alla protesta, in tal modo dissociandosi da un comportamento che giudicano “fascista”. La zona è stata presidiata dalla polizia e dai carabinieri. I manifestanti, con urla strazianti, hanno voluto porre in evidenza il dramma della popolazione civile coinvolta nel conflitto.
Morti sul lavoro nel Barese, flash mob dei sindacati in piazza Prefettura: “Basta parole servono fatti”
Protesta organizzata da Cgil, Cisl e Uil dopo la tripla tragedia che si è consumata sul lavoro nel Barese: a Capurso l’operaio 58enne Pasquale Pipino è rimasto folgorato in una cabina elettrica a torre, a Monopoli in un cantiere hanno perso la vita tragicamente Vito Germano e Cosimo Lomele, i due operai di 64 e 62 anni di Conversano.
Continue readingCaro affitti, continua la protesta degli studenti a Bari: il flash-mob si trasforma in un Monopoly a cielo aperto
“Via Giulio Petroni, 350 euro”. “Via De Rossi, 420 euro”. “Imprevisto: non funziona la caldaia. Paghi 100 euro”. Il flash-mob dell’associazione studentesca Link a Bari si è trasformato in un Monopoly a cielo aperto: gli universitari, dopo la protesta delle tende dei giorni scorsi, hanno manifestato nella piazza su cui si affacciano l’Ateneo e altri palazzi dell’UniBa contro il caro affitti, chiedendo più tutele sul diritto allo studio e la revisione del canone concordato. ”
Protestiamo contro la lesione del nostro diritto allo studio e all’abitare. Abbiamo bisogno che si investa in residenzialità universitaria, che le politiche cittadine siano rivolte a garantire a tutti, studenti e lavoratori, un alloggio dignitoso a prezzi accessibili”, raccontano i ragazzi del collettivo Link. “Oggi moltissimi studenti si ritrovano senza un alloggio perché il mercato è saturo. Colpa anche della conversione di moltissimi degli immobili di Bari a residenzialità turistica. Secondo i dati Cerco Alloggio, nel 2022 sono stati caricati 450 annunci in meno rispetto al 2019”.
“Vogliamo – continuano – che si delinei un’idea chiara di sviluppo della città di Bari, una città universitaria che possa accogliere tutti gli studenti”. “Come associazione premiamo affinché le istituzioni mettano in campo progetti per ampliare i servizi abitativi offerti dall’Adisu”: quest’anno, raccontano, a Bari 700 studenti risultano idonei non assegnatari di posto alloggio. L’aumento di quest’ultimi, tuttavia “è solo un passaggio per rimediare al problema”. La richiesta degli studenti è di “regolamentare anche la residenzialità privata, attraverso tetti massimi agli affitti”. La situazione, denunciano, è peggiorata dopo la pandemia: “Oggi non si trovano prezzi inferiori ai 300 euro”.
Puglia, sistema di tangenti in Regione. Fratelli d’Italia: “Mazzette e sanità allo sbando Emiliano dimettiti”
Un flash mob di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale che chiede le dimissioni del presidente regionale Michele Emiliano.
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