Narcotraffico nel Barese, cocaina confezionata davanti a bimbo di 2 anni: “Tranquillo è formaggio per la pasta”

In un’occasione il confezionamento della droga spacciata dal gruppo guidato da Davide Monti, 35enne detenuto nel carcere di Trapani e considerato elemento di spicco del clan Strisciuglio di Bari, sarebbe avvenuto anche davanti ad un bimbo di 2 anni. Per tranquillizzarlo gli è stato detto che quella polvere bianca in realtà fosse formaggio da mettere sulla pasta.

Questo è uno dei retroscena dell’indagine della Dda che ha portato ieri a 37 misure cautelari. Facevano capo proprio a Davide Monti e Michele Parisi (fratello del boss ‘Savinuccio’ del quartiere Japigia di Bari, ai domiciliari per motivi di salute) le due associazioni finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti che si contendevano le piazze di spaccio di Turi.

In 15 sono finiti in carcere, in 16 ai domiciliari (tra cui il padre del piccolo) e 6 sono invece destinatari di obbligo di dimora. Gli indagati, a cui sono contestati 146 capi d’imputazione, sono in totale 52, tra cui un cittadino cubano, due colombiani, tre marocchini, un bulgaro e un albanese.

Nel corso delle indagini è stata rilevata “l’invasione dei clan della città nell’area metropolitana”, come ha sottolineato il procuratore di Bari Roberto Rossi, e anche il “problema enorme” dell’utilizzo dei cellulari in carcere. Un’indagine nata “occasionalmente”, ha evidenziato il procuratore aggiunto e coordinatore della Dda, Francesco Giannella, “dagli incendi di autovetture avvenute a Turi” nell’ottobre 2021 “e che hanno insospettito i carabinieri su chi potesse essere il reale obiettivo degli incendi”.

Come poi ricostruito dalle indagini coordinate dalla pm Silvia Curione, gli incendi sarebbero stati opera del clan Strisciuglio per convincere le persone legate ai Parisi ad andare via da Turi. Ma per la Dda anche il gestore di un b&b di Conversano (Bari), Francesco Giordano, finito in carcere, avrebbe avuto il ruolo di organizzatore dell’associazione capeggiata da Monti: nella sua struttura, infatti, sarebbe stata nascosta la droga (cocaina, hashish, marijuana) e sarebbero state confezionate le dosi.

“Il bed and breakfast era una centrale blindatissima – ha sottolineato Curione – che i carabinieri sono riusciti ad ambientalizzare (quindi a piazzare dispositivi per le intercettazioni ambientali, ndr) grazie al loro instancabile lavoro”.