Omicidio a Francavilla, sempre più accreditata la pista dello spaccio: indagini a Latiano

È tra Francavilla Fontana e Latiano che gli inquirenti si stanno concentrando nelle indagini sull’omicidio di Paolo Stasi, il 19enne ucciso il 9 novembre scorso sotto casa con due colpi di pistola dio piccolo calibro. Lo spaccio di sostanze stupefacenti, si pensa cocaina e fumo, è la pista più accreditata e secondo gli inquirenti si svolgeva nel paese a 14 chilometri dove lavora in un bar la mamma di Paolo. Il 19enne non era un assuntore e si pensa che si fosse messo in mezzo tra un amico e i creditori che chiedevano la restituzione di un debito di circa 5mila euro. Secondo quanto emerso, Paolo non doveva essere ammazzato, ma doveva essere solo punito severamente per mettere in guardia la persona che proteggeva. Al momento solo due sono gli indagati, un 19enne, amico di Paolo, e un 17enne ma il cerchio è destinato ad allargarsi.

 

Omicidio a Francavilla, dolore composto e tanto silenzio: l’ultimo saluto a Paolo Stasi

Un silenzio assordante nella chiesa madre di Francavilla Fontana per il funerale del 19enne Paolo Stasi, ucciso con due colpi di pistola il pomeriggio del 9 novembre scorso in via Occhibianchi. Tanta compostezza per l’ultimo di saluto di Paolo, nessuna lacrima o grido di dolore, ma solo la disperazione negli occhi dei genitori Giuseppe e Nunzia e della sorella Vanessa che al termine del funerale hanno salutato il loro amato. “Chi disprezza la vita non può che creare disastri” ha affermato don Alfonso Bentivoglio rivolgendosi a chi ha ucciso il 19enne. Nel frattempo continuano le indagini. I Carabinieri hanno sequestrato una pistola a un 54enne per compararla ai fori rinvenuti sul corpo di Paolo durante l’autopsia.