“Da quando è stata istituita l’ARPAL è servita più come strumento elettorale che per dare lavoro ai tanti disoccupati pugliesi. Per questo Fratelli d’Italia ha presentato una proposta di legge per la soppressione dell’ARPAL e l’assorbimento delle funzioni, servizi e personale nel Dipartimento regionale per le Politiche del Lavoro, Istruzione e Formazione professionale. Così come avviene in tante Regioni italiane (da ultimo, Campania, Sardegna, Molise) che hanno soppresso le proprie Agenzie regionali per il lavoro”. Inizia così la dichiarazione congiunta del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro).
“Come Fratelli d’Italia siamo sempre stati contrari all’istituzione dell’Agenzia, ancor di più nell’individuare prima un commissario e poi un direttore generale che fosse nominato dal presidente Emiliano più sulla base di un CV politico che non tecnico-professionale – si legge nella nota -. Fin dal primo momento avevamo lanciato un allarme facile da avvertire: se alla guida dell’Agenzia che dovrebbe risolvere i problemi del LAVORO c’è un politico, la strumentalizzazione se non il mercimonio, specie durante le campagne elettorale di un bene così prezioso, era un rischio che era dietro l’angolo. Del resto, i voti del partito Popolare sono stati determinanti per la rielezione del presidente Emiliano. Oggi anche la sua maggioranza si è accorto che l’ARPAL non poteva più essere gestita in questo modo e hanno addirittura fatto approvare una legge per rimuovere Massimo Cassano. Ora, per superare l’empasse che dura da nove mesi perché il centrosinistra non riesce a mettersi d’accordo sulle nomine del CdA, serve un po’ più di coraggio: basta nomine, basta populismo, basta poltrone… l’ARPAL va soppressa, è giunto il momento di porre fine alla demagogia e al populismo, alla ricerca del facile e immediato consenso politico, mediatico, culturale. E’ giunto il momento di dare un taglio netto e di farlo nell’esclusivo interesse dei cittadini”.