“La pm Merra e l’avvocato De Cesare sono trombamici”, il giudice assolve il barese Sesta: “Non è un’offesa”

L’avvocato barese Leonardo Sesta è stato assolto dall’accusa di diffamazione nei confronti della magistrata Simona Merra, ex pm di Trani oggi in servizio al Tribunale Civile di Bari. La donna è stata travolta qualche tempo fa dallo scandalo della mancata astensione dall’inchiesta sul disastro ferroviario in Puglia nel 2016, in cui era coinvolto l’avvocato Leonardo De Cesare, legale di una degli indagati, con cui aveva un rapporto di frequentazione. La foto del bacio del piede era diventata virale sui social, tanto da finire anche sul tavolo del Consiglio superiore della magistratura.

“Il pubblico ministero non doveva essere destinataria solo di una censura, bensì doveva essere buttata fuori dalla magistratura, poiché lei e l’avvocato erano trombamici”, le parole proferite da Sesta in un evento presso la libreria Mondadori di Bisceglie. Merra ha così denunciato l’avvocato barese, ma il giudice di pace lo ha assolto. “La parola trombamico è un neologismo creato all’incirca nel 2015, che sta a significare una relazione di amicizia, che include l’intimità sessuale ma priva di implicazioni sentimentali o romantiche – si legge nelle carte -. Una parola ormai entrata nel linguaggio corrente e si è liberata di accezioni negative perché unisce al profilo sessuale la componente amicale Nel linguaggio corrente tale tipologia di rapporto, definita anche amico di letto, è priva di disvalore etico e morale”. Insomma trombamico non è una parola offensiva.

 

 

Certificato “falso” per lasciare i domiciliari e andare alle terme: indagati il giudice Errede e il suo medico

Pietro Errede, il giudice coinvolto nell’indagine su presunti favori e consulenze al tribunale di Lecce, finisce ancora nei guai. La Procura di Potenza indaga sul falso certificato medico presentato a settembre 2023 per concedersi delle cure termali mentre si trovava agli arresti domiciliari.

Secondo il pm Curcio le cure non erano necessarie considerate le condizioni di salute, nell’indagine è coinvolto anche un medico leccese. Entrambi sono stati citati in giudizio, il reato contestato è quello di false dichiarazioni in atti giudiziari L’udienza dibattimentale è in programma il 25 novembre prossimo.

Sacra Corona Unita, minacce di morte alla giudice Mariano e alla pm Ruggiero: un arresto

La polizia ha arrestato una persona ritenuta responsabile mandante di una serie di atti di violenza e minaccia, aggravati dal metodo mafioso, ai danni della giudice Maria Francesca Mariano e della pm Carmen Ruggiero, sotto scorta da settembre dopo aver firmato gli atti dell’inchiesta The Wolf contro la Sacra corona unita.

Le minacce erano state anche rivolte nei confronti di un giornalista. La gip presso il tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano e la pm antimafia Carmen Ruggiero nei mesi scorsi sono state destinatarie di lettere intimidatorie con minacce di morte, e anche di tentativi di aggressione durante gli interrogatori. A Mariano lo scorso settembre venne recapitata anche una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello da macellaio, accompagnata da un biglietto su cui era scritto ‘Così’: la testa dell’animale fu lasciata davanti alla porta della sua abitazione.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip di Potenza su richiesta della Dda. I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso della conferenza stampa programmata alle ore 10.30 presso la sala riunioni della questura di Lecce in via Oronzo Quarta (piazzale stazione), alla presenza del procuratore della Repubblica di Potenza.

L’impegno politico per le Comunali di Bari e il complotto “farlocco”: perché Sandrino deve restare ai domiciliari

A Cataldo non sono bastate le dimissioni da segretario del partito Sud al Centro, così come non è bastato il fatto che la moglie, Anita Mauroinoia, non sia più assessore della Regione Puglia. Sandrino ha dichiarato di essersi separato da lei anni fa e di non vivere più sotto lo stesso tetto, ma all’atto dell’esecuzione della misura cautelare, i due erano nell’abitazione coniugale di Triggiano.

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Caso Aesthetic Franco, il prof Giudice: “Di chirurgia estetica si può morire è una cosa seria”

L’inchiesta va avanti. Abbiamo intervistato il prof. Giuseppe Giudice, primario del reparto di Chirurgia Plastica ed Estetica del Policlinico di Bari, membro del Consiglio direttivo nazionale del Sicpre (Società Italiana di Chirurgia Plastica ricostruttiva) e vicepresidente nazionale dell’associazione che raggruppa i professori di chirurgia plastica ed estetica.

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Trasferta in Albania, Lello non convince Antonio: c’è il verdetto del giudice

Come rendere felice Lello? Basta portargli le belle notizie. Il giudice ha dato il via libera per la trasferta in Albania. Antonio ha ribadito che non si tratterà di una gita, l’obiettivo primario è quello della cura dentale e Lello dovrà dimostrare, tramite il suo atteggiamento, di averlo capito. Altrimenti salterà tutto. Antonio ha fissato delle regole ben precise. L’inizio non è dei migliori.

Eleganza e massima profumazione, Lello incontra il Giudice: via libera alla ristrutturazione di casa

“Vi prego diteci come è andato l’incontro tra Lello e il Giudice”. Questo e centinaia di altri messaggi sono arrivati in redazione nelle ultime ore. Finalmente vi possiamo aggiornare sul faccia a faccia. Ci sono novità clamorose, non solo per la casa di via Don Bosco.

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