Parco della Giustizia a Bari, pubblicato il bando: al via la fase esecutiva. Importo a base d’asta oltre i 300 milioni

L’agenzia del Demanio ha pubblicato il bando per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dei lavori di realizzazione del Parco della Giustizia di Bari. Il progetto – riferisce una nota dell’agenzia – prevede la realizzazione di un grande parco pubblico destinato a ospitare tutti gli uffici giudiziari di Bari trasformando un’area inutilizzata da anni in uno spazio riqualificato per il quartiere e in relazione con la città. L’importo a base d’asta dell’appalto è di 306.728.997 euro e le offerte dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 16 ottobre 2024.

Nel rispetto del cronoprogramma – è detto ancora – la pubblicazione del bando segue la conclusione degli interventi di demolizione e bonifica dell’area delle ex Caserme Milano e Capozzi all’interno della quale sarà realizzato il progetto. Il cantiere per le demolizioni, attraverso un insieme di misure e azioni in chiave sostenibile, ha permesso il recupero e il riciclo del 98,3% del materiale demolito, pari a 137.818 mc, il contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti, il riutilizzo delle acque di origine meteorica e di quelle impiegate nelle operazioni di cantiere. Il 68% di superficie è stata liberata da asfalto e cemento e oltre il 50% dell’area interessata dall’intervento sarà destinata a parco pubblico.

“Il Parco della Giustizia di Bari – sottolinea la nota – si inserisce nella più ampia collaborazione tra il ministero della Giustizia e l’Agenzia del Demanio, impegnate a rigenerare su tutto il territorio nazionale grandi compendi da destinare a uffici giudiziari, in un’ottica di sostenibilità ambientale, riduzione del consumo di suolo, innovazione e centralità dell’utenza. Il progetto prevede la valutazione degli impatti ambientali e sociali generati attraverso indicatori di performance (KPI) sviluppati in ambito ESG e un’analisi di resilienza ai cambiamenti climatici su come l’intervento si adatterà a eventuali eventi estremi”.

Giustizia truccata, l’ex pm Savasta torna libero: sentenza rinviata a fine maggio

Dopo 40 mesi di custodia cautelare l’ex pm Antonio Savasta torna libero su decisione della Corte di Appello di Lecce su richiesta della Procura generale.

Ricordiamo che l’ex magistrato fu arrestato nel gennaio 2019 in merito all’inchiesta che riguardava la giustizia truccata. L’unica condanna è l’interdizione dai pubblici uffici.

Al 29 maggio La Corte di Appello ha rinviato la sentenza per Savasta e Scimè che hanno chiesto come per l’ex gip Michele nardi di annullare la condanna di primo grado e trasferire la competenza territoriale al Procura di Potenza. Alla richiesta si è opposta la Procura di Lecce perché ritiene che il processo debba rimane in Puglia.