La teoria di Amed: “Meglio tentare la sorte al Gratta&Vinci che lavorare in nero per pochi euro”

Durante il nostro ennesimo blitz in piazza Moro, dove siamo stati nuovamente minacciati e aggrediti, abbiamo incontrato Amed. Siamo stati colpiti dalla sua storia, ma soprattutto da come si è presentato davanti alla nostra telecamera.

Con diversi biglietti di Gratta&Vinci per un totale complessivo di 100 euro. In questo caso non ha vinto nulla, ma la prende con filosofia. Anche perché in passato racconta di averne vinti 13mila. Nel video allegato l’incontro e la chiacchierata con Amed.

Truccano Gratta&Vinci e tentano il colpo del secolo: due fratelli di Ceglie Messapica salvati dalla prescrizione

Truccano un Gratta&Vinci per vincere 10 milioni di euro, ma vengono scoperti e finiscono a processo. Protagonisti un 52enne di Martina Franca e due fratelli di Ceglie Messapica, un 46enne e un 47enne.

I tre hanno modificato un biglietto del Maxi Miliardario, cambiando due numeri vincenti della sezione del maxi bonus, ma la commissione incaricata di controllare le vincite ha scoperto il tentato raggiro. I tre avevano anche cercato di mettere al sicuro il tesoro presentandosi da un notaio.

Tutti sono finiti a processo con le ipotesi di reato di concorso in falso, ricettazione e tentata truffa. Il 52enne di Martina Franca è stato condannato in primo grado con il rito abbreviato, i due fratelli di Ceglie Messapica sono stati assolti con il giudice che ha emesso una sentenza di non doversi procedere perché nel frattempo i reati sono andati prescritti. L’accusa aveva invocato una condanna a 3 anni di reclusione. 

Modificano Gratta&Vinci e tentano il colpo milionario del secolo: tre pugliesi finiscono a processo per truffa

Truccano un Gratta&Vinci per vincere 10 milioni di euro, ma vengono scoperti e ora rischiano una condanna penale. Protagonisti un 51enne di Martina Franca, un 46enne e un 47enne di Ceglie Messapica. I tre hanno modificato un biglietto del Maxi Miliardario, cambiando due numeri vincenti della sezione del maxi bonus, ma la commissione incaricata di controllare le vincite ha scoperto il tentato raggiro. I tre avevano anche cercato di mettere al sicuro il tesoro presentandosi da un notaio. Ora sono a processo con le ipotesi di reato di concorso in falso, ricettazione e tentata truffa.