Monopoli, prodotti ittici non tracciati e scarse condizioni igienico-sanitarie: chiuso ristorante di sushi

Gli Ispettori Pesca del 6° Centro di Controllo Area Pesca (CCAP) della Guardia Costiera di Monopoli, congiuntamente agli Ispettori del Servizio Igiene Alimenti di origine animale (SIAV B) della ASL BARI – Area Sud, sono intervenuti questa mattina presso un altro ristorante etnico sito in Monopoli al fine di effettuare mirati controlli su tracciabilità, procedure HACCP ed igiene. L’ispezione congiunta degli organi di controllo ha permesso di accertare una serie di violazioni da parte del gestore dell’attività commerciale che sono state immediatamente contestate. In particolare, si sono rilevate scarse condizioni igienico sanitarie, il mancato rispetto di tutte le procedure di autocontrollo basate sui principi HACCP e l’assenza di un sistema di tracciabilità dei prodotti alimentari detenuti ai fini della vendita. Dall’ispezione agli alimenti è scaturito il sequestro amministrativo di circa mezzo quintale di prodotti alimentari di vario tipo (per la maggior parte ittico) congelato e detenuto in confezioni artigianali prive di qualunque indicazione utile ai fini della rintracciabilità dello stesso. A seguito delle suddette contestazioni sono state comminate tre sanzioni amministrative per un importo totale pari a 4500 euro e, considerata la gravità, è stata immediatamente disposta la sospensione dell’attività. La sospensione odierna segue a distanza di pochi giorni quella effettuata a fine ottobre – attività tutt’ora ancora sospesa – i cui controlli scaturirono a seguito del malore post-cena di un cittadino che aveva consumato del sushi. Già n.04 (quattro), invece, le attività di ristorazione sanzionate solo negli ultimi giorni per similari illeciti. Il personale della Guardia Costiera, in stretta collaborazione con il personale ASL, continuerà ad effettuare ispezioni a tutela del consumatore finale.

Molfetta, pesca illegale di datteri di mare: sequestrati tre chili. Denunciato pescatore

I militari della Capitaneria di Porto di Molfetta hanno sorpreso un pescatore di frodo, appena sbarcato, con circa 3 chili di datteri di mare (Lithophaga lithophaga). L’uomo è stato fermato e denunciato. Il “bottino” è stato sequestrato, i molluschi, che sono stati prima distrutti, tramite schiacciamento, sono stati poi rigettati in mare. Come è noto, il dattero di mare è una specie protetta la cui pesca, consumo, detenzione e commercio sono vietati dalla normativa nazionale e dal Regolamento (CE) 1967/2006 in tutti i Paesi dell’Unione Europea, in considerazione del gravissimo danno che la sua raccolta provoca all’ecosistema marino (crescono all’interno delle rocce). Eppure la richiesta continua ad essere alta.