Bari, evasione fiscale di 1,7 milioni di euro e bancarotta fraudolenta: arrestati due imprenditori

Quattro imprenditori sono accusati di bancarotta fraudolenta aggravata documentale e patrimoniale, oltre che societaria, in relazione al mancato pagamento delle imposte. Due sono stati arrestati, per tutti è stata notificata la misura interdittiva del divieto temporaneo dell’esercizio imprenditoriale. Avrebbero provocato il dissesto di una società barese operante nel settore del commercio all’ingrosso di gomma greggia e di materie plastiche con sede a Bari, distrutto e occultato “buona parte dell’impianto amministrativo-contabile della società rendendo particolarmente complessa la ricostruzione dell’attivo patrimoniale”. L’operazione è stata effettuata dai Finanzieri del Nucleo Operativo Metropolitano di Bari. Secondo quanto è emerso dalle indagini, i quattro avrebbero sottratto senza giustificazione 120mila euro dalle casse della società e sistematicamente omesso di pagare le imposte, contraendo un debito di 1,7 milioni di euro in un solo anno.

Salento, case affittate in nero: scoperti redditi da 110mila euro

La Guardia di Finanza ha scoperto redditi per oltre 110mila euro provenienti da case affittate in nero ai turisti in viaggio nel Salento. I proprietari degli immobili, al momento dei controlli, non sono stati in grado di fornire ai militari alcun documento fiscale, esibendo solo degli accordi scritti privi della registrazione all’Agenzia delle Entrate. I controlli hanno interessato le marine di Pescoluse, Torre Pali, Torre Vado, San Gregorio, Ugento, Lido Marini, Torre San Giovanni ed il Capo di Leuca. Si va dalla semplice locazione di fabbricati adibiti ad uso abitazione, alle locazioni turistiche brevi da una/due settimane, fino a ville in multiproprietà. Sono in corso accertamenti da parte dei Finanzieri anche al fine di quantificare l’imposta di bollo e di registro non corrisposta dai proprietari degli immobili.

Altamura, allestisce un laboratorio in casa per coltivare marijuana: denunciato giovane

Nei giorni scorsi i finanzieri della Compagnia di Altamura, in un appartamento non distante dal centro storico della città, hanno scoperto un laboratorio clandestino destinato alla coltivazione di marijuana e denunciato un giovane altamurano per produzione e detenzione di sostanze stupefacenti. I finanzieri di Altamura, avevano da tempo monitorato i movimenti del soggetto che, pur non residente nel luogo dove è stato rinvenuto il laboratorio, lo frequentava spesso e in orari sospetti. Durante i sopralluoghi, i militari hanno avvertito un intenso odore di marijuana.

Nell’abitazione era stata allestita una serra artigianale corredata di lampade, strumenti per monitorare temperatura e umidità, ventilatore e deumidificatore; tutta attrezzatura funzionale alla coltivazione della cannabis. Le attività si sono concluse con il sequestro dell’intero laboratorio, di diverse piante di cannabis indica in fluorescenza alte più di 1 metro, di circa 300 grammi di marijuana (già essiccata e pronta per il consumo), di 41 semi di cannabis (di diversa tipologia), di 5,20 grammi di hashish e la denuncia, a piede libero, del soggetto.