Bari, nuovi impianti di videosorveglianza all’esterno di 22 scuole: “Più sicurezza in città e in periferia”

È stato aggiudicato alla Prodon impianti tecnologici s.r.l, per l’importo massimo stimato di € 735.544,09 iva esclusa, l’accordo quadro per i lavori di installazione dei sistemi di videosorveglianza negli istituti scolastici (asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie, scuole medie inferiori) della città di Bari, per il quale l’amministrazione comunale ha candidato la progettazione finalizzata ad ottenere un finanziamento di 500.000 euro prevedendo un co-finanziamento della stessa entità. Ad oggi, secondo il progetto preliminare approvato dalla giunta comunale, si procederà con la realizzazione di 22 impianti al servizio di altrettante scuole, tutte ubicate in zone periferiche della città, in corso di individuazione tra i diversi plessi scolastici comunali.

Di questi, 8 impianti saranno serviti da 4 telecamere e gli altri 14 da 8 telecamere in base all’ampiezza delle aree esterne da sottoporre a sorveglianza. I dispositivi installati entreranno nella rete del sistema di videosorveglianza cittadino integrato, che dispone sul territorio di circa 800 telecamere che trasmettono costantemente immagini alla sala operativa della Polizia locale e che offrono la possibilità di archiviare le immagini per alcuni giorni in modo da renderle disponibili per gli inquirenti nelle eventuali fasi di indagine. Le telecamere saranno disposte all’esterno degli edifici al fine di garantire una buona copertura delle aree di interesse e funzioneranno sia negli orari di attività delle scuole, specie in corrispondenza degli ingressi / uscite da scuola in cui si creano più assembramenti, sia nelle restanti ore della giornata, offrendo comunque un presidio di sicurezza alle zone interessate.

“In questi anni abbiamo fatto tanta strada per quanto riguarda la videosorveglianza – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso -. A luglio del 2014 erano presenti a Bari 78 telecamere comunali, a bassa definizione, senza una qualità delle immagini tale da assicurare il riconoscimento facciale, né infrarossi e registrazione video. Oggi nella nostra città sono operative circa 800 telecamere ad alta definizione, grazie alle quali siamo riusciti ad assicurare alla giustizia autori di reati gravi, se pensiamo all’omicidio avvenuto a Catino, al pestaggio in largo Adua, agli atti di bullismo a parco 2 Giugno o ancora all’investimento di una runner in via Oberdan, tutti reati che, in assenza di telecamere, probabilmente sarebbero rimasti impuniti. Quello raggiunto non è un traguardo, poiché tanto altro c’è ancora da fare in materia di sicurezza, ma certamente abbiamo intrapreso la strada giusta per aumentare la sicurezza in città, sia percepita sia reale”.

“Questo accordo quadro ci consentirà di rispondere alle richieste di molti dirigenti scolastici che da tempo chiedono sistemi di videosorveglianza esterna – commenta l’assessora alle Politiche educative Paola Romano -. Tuttavia ci auguriamo che questi dispositivi non debbano mai servire e che fungano esclusivamente da deterrente per i malintenzionati e da rassicurazione nei confronti degli operatori della scuola e delle famiglie. Entrare furtivamente in una scuola per commettere atti vandalici o sottrarre qualcosa è un reato, oltre che un atto gravissimo che sottrae qualcosa all’intera comunità”.