La Guardia di Finanza di Andria ha disposto un sequestro di beni mobili e immobili, per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro, nei confronti di una coppia di Spinazzola che gestisce
una ditta specializzata nella cura e nella manutenzione del paesaggio, intestata alla donna ma di fatto gestita dal marito
Bari, evasione fiscale di 1,7 milioni di euro e bancarotta fraudolenta: arrestati due imprenditori
Quattro imprenditori sono accusati di bancarotta fraudolenta aggravata documentale e patrimoniale, oltre che societaria, in relazione al mancato pagamento delle imposte. Due sono stati arrestati, per tutti è stata notificata la misura interdittiva del divieto temporaneo dell’esercizio imprenditoriale. Avrebbero provocato il dissesto di una società barese operante nel settore del commercio all’ingrosso di gomma greggia e di materie plastiche con sede a Bari, distrutto e occultato “buona parte dell’impianto amministrativo-contabile della società rendendo particolarmente complessa la ricostruzione dell’attivo patrimoniale”. L’operazione è stata effettuata dai Finanzieri del Nucleo Operativo Metropolitano di Bari. Secondo quanto è emerso dalle indagini, i quattro avrebbero sottratto senza giustificazione 120mila euro dalle casse della società e sistematicamente omesso di pagare le imposte, contraendo un debito di 1,7 milioni di euro in un solo anno.
Lavoratori in nero nel Tarantino, scoperti 22 dipendenti senza contratto: segnalati 13 imprenditori
Le attività ispettive hanno interessato i comuni di Taranto, Manduria, Lizzano, Avetrana, San Marzano di San Giuseppe, Fragagnano, Campomarino di Maruggio, Martina Franca, Laterza e Grottaglie.
Continue readingFinanziamento illecito per le primarie PD, Emiliano rischia un anno: oggi la sentenza
I fatti riguardano la campagna per le primarie del Pd nel 2017, vinte da Matteo Renzi.
Continue readingAppalti truccati al Comune di Statte: ai domiciliari tre imprenditori e un dirigente comunale – I NOMI
Quattro persone, tre imprenditori e un dirigente comunale, sono state arrestate e poste ai domiciliari dal nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Taranto nell’ambito di una inchiesta su appalti e affidamenti diretti assegnati dal Comune di Statte. Si tratta di Vincenzo La Gioia, responsabile del settore ‘Assetto territorio e sviluppo economico’ del Comune; e degli imprenditori Marco Moscaggiura, Oronzo Moscaggiura e Amedeo Pesare. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione e turbativa d’asta.
L’ordinanza di custodia cautelare, con l’applicazione del braccialetto elettronico, è stata firmata dal gip di Taranto Rita Romano su richiesta del pubblico ministero Lucia Isceri. In tutto sono nove gli indagati. Secondo l’accusa, il dirigente comunale avrebbe alterato gare d’appalto e concesso affidamenti diretti per concedere alle imprese riconducibili a Marco Moscaggiura una serie di servizi ottenendo in cambio ‘mazzette’ del valore pari al dieci per cento degli appalti. Tra le gare finite all’attenzione delle fiamme gialle anche l’affidamento di pulizia e manutenzione degli immobili comunali e la gestione di servizi integrati.
Lavoratori in nero o irregolari, controlli a tappeto della Finanza nel Barese: sanzionati 22 imprenditori
Su 85 operatori economici controllati dalla Guardia di Finanza, ben 22 imprenditori sono stati verbalizzati per violazioni legate alla presenza di lavoratori irregolari in nero nel Barese. Ora dovranno provvedere alla liquidazione delle contribuzioni previdenziali ed assicurative evase e alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro irregolari. Nel corso delle operazioni di servizio, sono stati 295 i dipendenti complessivamente identificati, la cui posizione, per la maggior parte dei casi, è ancora in corso di approfondimento. Per ora sono stati individuati 48 lavoratori “in nero” e 10 irregolari.
Tangenti e corruzione al Perrino di Brindisi: arrestati cardiologo e 4 imprenditori
Quattro imprenditori nel settore sanitario ed un medico cardiologo in servizio presso la Asl di Brindisi sono stati posti agli arresti domiciliari dai carabinieri con le accuse di corruzione continuata e, a carico del solo medico, di truffa aggravata e di false attestazioni nell’utilizzo del badge marcatempo sul luogo di lavoro. Le indagini, avviate nel 2020, hanno riguardato l’utilizzo ritenuto “inappropriato, eccessivo ed ingiustificato” di stent aorto-coronarici e cateteri dilatatori coronarici presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi. In particolare, secondo l’accusa vi erano “rapporti affaristici e corruttivi” tra il medico e gli imprenditori di aziende fornitrici di protesi cardiovascolari, i quali avrebbero fornito i dispositivi medici in cambio di danaro e altre utilità, così danneggiando l’Asl, che avrebbe sborsato somme elevate per l’acquisto di protesi che non sarebbero state necessarie. Quindi, secondo i carabinieri, i dispositivi medici sarebbero stati utilizzati “in misura sproporzionata ed inappropriata rispetto alle esigenze cliniche ed operative di reparto”. Durante le indagini è stato riscontrato anche che il cardiologo si sarebbe assentato spesso dal lavoro senza apparenti giustificazioni per svolgere attività di libera professione durante l’orario di servizio. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Nas di Taranto assieme a militari dei comandi provinciali di Brindisi, Bari e Matera.
I NOMI – Emesso un decreto di sequestro preventivo pari alla somma di € 4.264,99 nei confronti del medico cardiologo indagato, Domenico Palmisano, di 54 anni, di Ceglie Messapica (Brindisi), in servizio nel reparto di emodinamica dell’ospedale Perrino di Brindisi. Agli arresti domiciliari anche Massimo Gabriele, di 53 anni, di Bari, Andrea Tantalo, di 47, di Matera, Davide Lazazzara, di 46, di Acquaviva delle Fonti (Bari), e Domenico Brunetti, 56 anni, di Mola di Bari.
Lockdown a Bari, mascherine Covid vendute con rincari fino al 4100%: 5 imprenditori a processo – I NOMI
Ai cinque imputati sono contestati, a vario titolo, i reati di manovre speculative sul mercato, tentata truffa aggravata e frode in pubbliche forniture.
Continue readingMacellazione clandestina, estorsioni e minacce a imprenditori per appropriarsi di pascoli: 4 arresti nel Tarantino
Gli investigatori hanno concentrato le indagini su una zona compresa tra i comuni di Pulsano, Leporano, Lizzano e Taranto
Continue readingBari, scandalo tangenti al Petruzzelli: l’ex direttore Vito Longo e 5 imprenditori patteggiano – I NOMI
Assolto con rito abbreviato il sesto imprenditore coinvolto, Marino Lavopa. Antonella Rinella, ex capo di gabinetto del Comune di Bari, è invece stata rinviata a giudizio.
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