La Salvatore Matarrese spa avrebbe erogato in favore del Bari Calcio, tramite bonifici o debiti con le banche, più di 20 milioni di euro, solo in parte restituiti, raggiungendo una esposizione debitoria per oltre 11,4 milioni di euro.
Continue readingCasamassima, videogames Nintendo craccati: a processo due imprenditori baresi
Secondo l’accusa, la società barese Eureka avrebbe venduto al costo di 25-30 euro dispositivi che, inseriti nell’apparecchio Nintendo, consentivano di “craccare” tutti i giochi, accedendovi quindi senza acquistarli.
Continue readingCorruzione in Puglia, mazzette per dirottare finanziamenti europei: 20 indagati all’Agricoltura
Sono 20, tra imprenditori, tecnici e funzionari regionali, gli indagati che dirottavano i finanziamenti europei tramite la ricezione d i tangenti.
Continue readingCorruzione in Puglia, Lerario rinviato a giudizio: il 16 giugno processo per tangenti
Insieme a lui anche i due imprenditori che gli hanno consegnato le mazzette da 20mila e 10mila euro.
Continue readingLockdown 2020, rincari fino al 4100% sulle mascherine: a Bari 5 imprenditori rischiano il processo – I NOMI
Avrebbero speculato sull’emergenza Covid, stipulando con le Asl pugliesi, durante il lockdown del marzo 2020, contratti per forniture centinaia di migliaia di mascherine Ffp2 e Ffp3 con rincari dal 41 al 4.100%. La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque imprenditori per i reati, a vario titolo contestati, di manovre speculative sul mercato, tentata truffa aggravata e frode in pubbliche forniture. Rischiano il processo Romario Matteo Fumagalli, legale rappresentante della società Sterimed srl di Miliano con sede operativa a Surbo; Massimiliano Aniello De Marco, legale rappresentante della Servizi Ospedalieri spa di Ferrara; Gaetano e Vito Davide Patrizio Canosino, legali rappresentanti rispettivamente delle società 3MC spa e Penta srl di Bari; Elio Rubino, legale rappresentante di Aesse Hospital srl di Bari. L’udienza preliminare inizierà il 20 maggio dinanzi alla gup del Tribunale di Bari Paola Angela De Santis.
Stando alle indagini della Guardia di finanza, coordinate dal procuratore Roberto Rossi, sarebbero stati applicati sovrapprezzi via via crescenti nel corso dei diversi passaggi della filiera commerciale, arrivando a vendere mascherine del valore di poche decine di centesimi fino a oltre 20 euro ciascuna. La Guardia di finanza ha accertato, per quanto riguarda la Sterimed, che la società avrebbe stipulato con la Asl di Bari un contratto per la fornitura di 500mila «mascherine e analoghi dispositivi di protezione individuale – si legge nell’imputazione – senza avere la materiale disponibilità dei dispositivi al momento dell’offerta, cosiddetta vendita allo scoperto», tanto è vero che ne furono consegnate solo 50mila, «con ricarichi sul prezzo via via crescenti nel corso dei diversi passaggi della filiera commerciale, in tal modo imponendo sul mercato un prezzo progressivamente maggiorato e largamente superiore a quello ordinario di vendita praticato prima dell’emergenza, applicando prezzi fuori mercato e ricarichi sino al 41,38%», «approfittando delle necessità di protezione sanitaria nel tempo di emergenza epidemiologica».
Per quanto riguarda la società Servizi Ospedalieri, il contratto con la Asl di Bari prevedeva la vendita di 1 milione di mascherine Ffp2 (poi effettivamente ne furono consegnate 199 mila) con rincari sino al 62,5% e un «danno all’ente – scrive la Procura – rappresentato dall’averlo privato dei presidi individuali di protezione, merci di prima necessità a causa dell’emergenza Covid». Le accuse rivolte agli imprenditori Canosino e a Rubino riguardano vicende collegate legate all’acquisto di mascherine dalla Cina pagate 36 centesimi dalla 3MC, poi rivendute a circa 6-7 euro alla Penta, la quale, a sua volta, le avrebbe vendute alla Aesse Hospital al doppio, con rincari complessivi superiori al 4mila%. Un ulteriore soprapprezzo del 49% sarebbe stato applicato dalla società barese alle Asl di Bari, Taranto, Lecce, Brindisi e al Policlinico di Foggia, per l’acquisto di circa 38 mila mascherine al costo di 18-20 euro cadauna, per oltre 730 mila euro complessivi.
Modugno, evasione fiscale: sequestro da un milione di euro per due imprenditori – I NOMI
I due avrebbero beneficiato dei proventi derivanti dai delitti tributari, commessi per il tramite di 2 società di capitali baresi operanti nel settore della produzione di manufatti in cemento, acquisiti attraverso numerosi trasferimenti “sine titulo”.
Continue readingBrindisi, imprenditori uccisi nel 2000: dopo 22 anni fermati i presunti assassini
Il fermo riguarda due fratelli accusati di aver ucciso con aggravante mafiosa i due imprenditori brindisini.
Continue readingCorruzione in Puglia, appalti truccati per realizzare l’ospedale Covid in Fiera: 6 imprenditori nei guai
La Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici di 6 imprenditori pugliesi legati alla realizzazione dell’ospedale Covid in Fiera.
Continue readingCorruzione in Puglia, Lerario nei guai: imprenditori indagati confermano mazzette da 30mila euro
Hanno risposto a tutte le domande confermando quanto già sostenuto dinanzi alla Procura nei giorni scorsi, i due imprenditori agli arresti domiciliari per corruzione dal 26 dicembre nell’ambito dell’indagine su tangenti all’ex capo della protezione civile regionale Mario Lerario.
Continue readingCorruzione in Puglia, imprenditori indagati pronti a parlare: si stringe il cerchio sul “sistema Lerario”
Leccese e Mottola, i due imprenditori beccati a consegnare due mazzette a Mario Lerario, saranno interrogati dal gip Perrelli.
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