Torniamo ad occuparci della storia di Aesthetic Franco. Anche la Procura di Bari ha aperto un’inchiesta, nel registro degli indagati compaiono i nomi di Aesthetic Franco e del dottor Reho. Le accuse sono di lesioni colpose e truffa aggravata.
Continue readingVoto di scambio e mafia a Bari, al via il processo: oltre 120 imputati. Regione Puglia e Comune parti civili
Al via questa mattina il processo relativo all’inchiesta Codice Interno che lo scorso febbraio ha portato all’arresto di 130 persone facendo emergere l’infiltrazione mafiosa nei tessuti economici, politici e sociali della città di Bari. Il processo verrà celebrato al Tribunale di Bari, precisamente nell’aula della seconda sezione penale.
Presenti anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro. Regione e Comune si sono costituiti parti civili, così come il Ministero dell’Interno, il Comune di Altamura, il presidente Figc Gravina, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Amtab.
Imputati 124 indagati. Tra loro l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, la moglie Maria Carmen Lorusso (ex consigliera comunale di Bari), il padre di lei, Vito Lorusso, ex primario dell’Oncologico di Bari, ma anche gli esponenti dei clan Parisi-Palermiti (Savino Parisi, Eugenio Palermiti, Tommy Parisi, Giovanni Palermiti, Tommaso Lovreglio) Montani e Strisciuglio.
Voto di scambio e mafia a Bari, in 124 a processo: prima udienza il 2 luglio. Regione e Comune parti civili
La Regione Puglia e il Comune di Bari chiederanno di costituirsi parti civili nel processo legato alla maxi inchiesta “Codice interno” che ha portato all’arresto di oltre 130 persone lo scorso febbraio e che ha svelato l’infiltrazione mafiosa nel tessuto economico, politico e sociale della città di Bari.
Continue readingAesthetic Franco, l’indagine continua: Zona Bianca sulle tracce del chirurgo self made
L’inchiesta non si ferma. Il caso Aesthetic Franco è approdato con Quinto Potere anche su Zona Bianca, programma televisivo in onda in prima serata su Rete 4.
Continue readingBari, Alfonsino Pisicchio resta ai domiciliari. Respinta l’istanza della difesa: “Può inquinare i ballottaggi”
Non solo Sandrino Cataldo, anche Alfonsino Pisicchio deve restare ai domiciliari. Il gip Ilaria Casu ha infatti respinto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dalla difesa dell’ex assessore regionale dopo l’ultima tornata elettorale amministrativa.
Continue readingVotazioni superate, Alfonso Pisicchio chiede la revoca dei domiciliari: sciolte le associazioni politiche
L’avvocato di Alfonso Pisicchio, Salvatore D’Aluiso, ha presentato l’istanza di revoca dei domiciliari nei confronti del suo assistito dopo l’ultima tornata elettorale amministrativa. Toccherà al gip Ilaria Casu nelle prossime ore esprimersi sull’istanza che si basa sullo scioglimento delle associazioni “Centro Democratico” e “Iniziativa Democratica per Bari” avvenuto dopo l’arresto dello scorso 10 aprile. A due mesi di distanza secondo quanto sostenuto dalla difesa dell’ex assessore regionale sarebbero venute meno le esigenze cautelari.
Il Tribunale del Riesame, il 3 maggio scorso, aveva respinto il ricorso presentato dai legali dei fratelli Pisicchio, accusati di concorso in corruzione e turbativa d’asta per un appalto del Comune di Bari proprio in vista delle amministrative baresi.
Tragedia sulla 16 bis, muore l’ad Amiu Trani Ambrogio Giordano. Aperta inchiesta: indagato 69enne albanese
L’uomo è stato iscritto al registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio stradale. I mezzi sono stati sequestrati.
Continue readingPolizia Locale Bari, i corsi a nero dell’ex ufficiale: “L’ho fatto nel 2009 andavamo a casa sua”
Dopo il racconto dell’uomo incappucciato, stiamo raccogliendo diverse testimonianze. Tra queste c’è un nostro amico che già nel 2009, ben quindi 15 anni fa, ha seguito un corso di formazione condotto dall’ex ufficiale “gentiluomo”. Vi proponiamo i suoi messaggi audio.
Continue readingInchiesta a Bari, Olivieri e i documenti compromettenti spariti prima dell’arresto: possibile nuova fuga di notizie
Un’altra potenziale fuga di notizia questa volta per “favorire” Giacomo Olivieri e permettergli di far sparire nel nulla diversi documenti e numerose carte che avrebbero confermato la tesi accusatoria
Continue readingBanca popolare di Bari, truffa da 8 milioni di euro su prodotti finanziari illiquidi: 88 indagati
Sono 88 le persone indagate nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza di Bari. Tra loro ci sono anche vertici pro tempore della Banca Popolare di Bari e i responsabili delle filiali dell’istituto di credito. L’accusa a loro carico è quella di aver truffato in concorso gli investitori per un importo complessivo che supera gli 8 milioni di euro. Agli indagati è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini avviate dopo le denunce presentate da 176 persone indotte, attraverso artifizi e raggiri e approfittando della particolare situazione di vulnerabilità, all’acquisto di prodotti finanziari “illiquidi” e ad elevata rischiosità emessi dalla Banca popolare di Bari.
Stando alle ricostruzioni delle fiamme gialle, le persone indagate «non avrebbero fornito agli investitori notizie appropriate per effettuare consapevolmente le proprie scelte di investimento». La procura contesta agli indagati di aver violato le disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, manipolando il questionario di profilatura del rischio, con la finalità di porre le basi per la successiva collocazione di strumenti finanziari evidentemente inadeguati alle caratteristiche personali e agli obiettivi della persona offesa. Inoltre sarebbe stata omessa la raccolta di tutte le informazioni necessarie ai fini della valutazione dell’adeguatezza dello strumento finanziario da collocare in relazione all’esperienza, alla conoscenza e agli obiettivi di investimento della clientela; la consegna ai clienti dei documenti previsti per legge e l’adeguata informazione sulla natura illiquida e particolarmente rischiosa del titolo, non negoziato su mercati regolamentati e caratterizzato da un’alea, che doveva essere specificatamente rappresentata. La contestazione riguarda, altresì, la predisposizione e l’utilizzo di un modello di questionario di profilatura dei clienti che agevolava l’attribuzione all’investitore di un profilo di rischio sintetico medio/medio-alto, adeguato al collocamento di azioni proprie della Banca Popolare di Bari; l’attribuzione fraudolenta agli strumenti finanziari di un livello di rischio sintetico minore rispetto a quello attribuito alle azioni, quotate e non quotate, di banche terze, al fine di manipolare la valutazione di adeguatezza/appropriatezza delle operazioni di investimento dei clienti; indicazione nel prospetto di vendita degli strumenti finanziari di informazioni poco chiare sui fattori di rischio degli stessi e l’attuazione di procedure inadeguate finalizzate alla trattazione degli ordini di vendita in palese violazione della parità dei soci con conseguente impossibilità di vendere le azioni stesse nel momento in cui vi era la possibilità.