Follia a Taranto, aggredisce la compagna incinta al quarto mese: arrestato 41enne

Si è recato sotto l’abitazione della sua compagna, al quarto mese di gravidanza, e dopo gli insulti l’ha colpita al volto facendola cadere per terra. Per questo un 41enne di Taranto è stato arrestato dalla polizia.

La notte scorsa gli agenti della squadra volante sono intervenuti in una via del centro cittadino dove era stata segnalata l’aggressione. La donna e il suo compagno presentavano evidenti segni di una colluttazione. Dall’esame delle banche dati, è emerso che all’uomo – con numerosi precedenti penali – poco più di un mese fa era stato notificato il divieto di avvicinamento alla compagna emesso dal questore di Taranto. La relazione sentimentale era iniziata circa un anno fa.

Nel corso dei mesi il 41enne sarebbe diventato “sempre più violento – spiega la questura – e sotto l’effetto di droghe ed alcool” avrebbe picchiato in più occasioni la donna. Almeno cinque le aggressioni. Dopo aver raccolto la denuncia della donna, i poliziotti hanno arrestato il compagno violento per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Tragedia a Taranto, 30enne incinta in arresto cardiaco al Pronto Soccorso: muore con la bimba in ospedale

Tragedia nella notte all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Una 30enne, di origine nigeriana, è arrivata al Pronto Soccorso in arresto cardiaco dopo aver accusato un malore. La donna era incinta. Per lei e per il feto non c’è stato nulla da fare, i medici hanno effettuato un taglio cesareo d’urgenza ma entrambe sono decedute. La 30enne è stata trasportata in ambulanza dal 118.

Umiliata, offesa e aggredita anche quando era incinta: indagati l’ex compagno e i genitori di lui

Umiliata, offesa e aggredita anche quando era incinta. A maltrattarla sarebbero stati l’ex compagno e i genitori di lui fino a che la vittima ha chiesto aiuto alla polizia permettendo agli agenti della squadra mobile della questura di Andria di eseguire una ordinanza col divieto di avvicinamento e obbligo di braccialetto elettronico a carico dei tre. L’uomo che ha 33 anni e i suoi genitori, di 50, tutti andriesi, sono accusati in concorso di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.

Secondo quanto denunciato dalla donna, le continue vessazioni e i maltrattamenti messi in atto dai tre, le avrebbero provocato stati di ansia obbligandola a non uscire di casa per timore di incontrarli anche dopo la fine della relazione con il 33enne. La donna avrebbe raccontato non solo di essere stata sottoposta a un “regime di vita umiliante e violento” ma anche che i rapporti tra loro sarebbero stati “dolorosi e mortificanti” tanto da portarla a preferire un cambio di abitudini di vita per “preservare la sua incolumità e quella dei suoi familiari”, spiegano gli investigatori.