Infermiera aggredita a Taranto: “Ho paura di tornare al lavoro sono terrorizzata. È stato un incubo”

“Sono terrorizzata. Come si può arrivare a tanto? Io sono andata lì solo a svolgere il mio lavoro. È stato un incubo”. A parlare, in un video diffuso da Cgil e Fp Cgil, è una delle tre infermiere aggredite la notte tra venerdì e sabato scorsi da un paziente in stato di alterazione psicofisica nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Moscati di Taranto.

Un video in cui l’operatrice sanitaria (il cui volto non appare e la cui voce è camuffata) descrive quanto accaduto “durante il turno alle 2 di notte”. “Abbiamo sentito rumori strani, proprio strani – spiega – e le grida. Siamo entrate in stanza correndo”.

Il paziente, aggiunge l’infermiera, “tirava calci, con la sua testa sbatteva contro le spondine del letto. Eravamo sole”. Il paziente, sedato successivamente da una dottoressa in servizio al reparto Psichiatria, allertata da una delle tre operatrici aggredite, “si è addormentato alle 6 di mattina. Io psicologicamente – racconta ancora l’infermiera – sto a terra e fisicamente ho dolori dappertutto”. Poi ammette: “Ora ho paura di tornare al lavoro”.

L’aggressore sarebbe un paziente di 62 anni, tracheotomizzato, che era stato trasferito nel reparto di Otorinolaringoiatria dopo un intervento chirurgico a cui era stato sottoposto due giorni prima. Le tre infermiere, colpite con calci e pugni, hanno riportato contusioni ma hanno proseguito il servizio facendosi medicare e refertare solo a fine turno.

Neonata lasciata in ospedale nel Barese, posta la foto su Facebook e critica la madre: infermiera nella bufera

Posta su Facebook l’immagine di una neonata lasciata in ospedale dalla madre, criticando il suo gesto senza però conoscere le reali motivazioni.  Protagonista un’infermiera in servizio in un ospedale del Barese. “Senza cuore e freddezza inaudita. Esiste una giustizia divina, dico solo questo”, si legge in una parte del post, arrivato poi anche alla mamma protagonista della vicenda. L’Ordine degli infermieri, informato dei fatti dalla stessa donna, ha notificato alcuni giorni fa l’avvio di un provvedimento disciplinare per aver violato il diritto alla riservatezza della paziente. L’infermiera ha presentato una memoria difensiva.

Rifiuta vaccino anti Covid, stop a tirocinio per aspirante infermiera in Puglia. Lopalco: “Faccia un altro mestiere”

Non può frequentare il tirocinio obbligatorio in ospedale perché si è rifiutata nel 2020 di sottoporsi al vaccino anti Covid. Protagonista la 21enne Martina Mitrugno, studentessa dell’Università del Salento al terzo anno di Scienze infermieristiche. Il suo è un caso destinato a far discutere, la giovane ha sempre rifiutato di sottoporsi al vaccino e ora il suo percorso di laurea è a forte rischio.

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Follia a Foggia, pugno in pieno volto: dottoressa aggredita da due pazienti al Pronto Soccorso del Riuniti

Una dottoressa sabato scorso è stata aggredita per due volte, da due pazienti, mentre era in servizio nel pronto soccorso del Policlinico di Foggia, nel turno notturno. Lo comunica lo stesso ospedale in una nota. “Una dottoressa in servizio nel turno di notte – ricostruisce Paola Caporaletti, direttore del pronto soccorso – è stata aggredita fisicamente da un paziente in stato di agitazione che ha persino ricevuto supporto dalla moglie. La dottoressa nella sua dichiarazione ha ricostruito quanto accaduto. Il paziente le ha dato un pugno in pieno volto causandole varie contusioni e la rottura degli occhiali: la prognosi, al momento, è di dieci giorni. Sul posto sono anche intervenute le forze dell’ordine. La sanitaria poco prima aveva subito un’aggressione da parte di un altro paziente”.

“Esprimo vicinanza e solidarietà – dice il direttore generale del policlinico, Giuseppe Pasqualone – alla dottoressa vittima di un’aggressione mentre prestava servizio nel pronto soccorso. Eventuali disagi non possono giustificare atti di violenza verbale e fisica. Ricordiamo che in caso di lesioni, anche lievi, ora si può procedere d’ufficio, indipendentemente dalla volontà della vittima di sporgere querela”.

Putignano, infermiera del 118 aggredita da una paziente al Pronto Soccorso. Asl Bari: “Ennesima violenza”

Una infermiera del 118 è stata “aggredita fisicamente” da una paziente la notte scorsa all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria degli Angeli a Putignano, in provincia di Bari. Lo comunica la Asl sottolineando che “di fronte all’ennesimo episodio di violenza ai danni degli operatori sanitari, la direzione generale condanna fermamente quanto accaduto ed esprime sostegno e solidarietà alla infermiera che, a causa delle percosse subite, è stata curata con una prognosi di 15 giorni”.

Il servizio di prevenzione e protezione aziendale – prosegue l’Asl – procederà con “un audit, sul luogo dell’aggressione, con tutto il personale coinvolto (direttamente o indirettamente) nell’evento”. E in linea con le “più recenti indicazioni regionali, l’azienda sanitaria si costituirà parte civile e avanzerà richiesta di risarcimento dei danni contro la persona responsabile della violenza”.