Muore dissanguato in casa, svolta nelle indagini sulla morte di Giorgio Simone: “Fu spinto dalla ragazza”

La fidanzata di Giorgio Simone, il 28enne di Montesano Salentino morto nel 2020 nel Piacentino per una emorragia fatale, è stata iscritta nell’elenco degli indagati con l’accusa di omicidio preterintenzionale dalla Procura. C’è da registrare infatti un’importante svolta nelle indagini: il 28enne è deceduto per un’emorragia causata dall’impatto contro una porta a vetri, ma non si trattò di un incidente domestico. A spingerlo fu la 30enne dopo una lite. A ricostruire la dinamica è stata una criminologa incaricata dalla famiglia della vittima: sarebbe stata proprio la fidanzata a speronare Giorgio Simone, facendolo sbattere contro la porta a vetri. Restano indagati anche gli operatori sanitari che presero in cura il giovane con le accuse di omicidio colposo e lesioni personali colpose. La vittima sarebbe stata accompagnato in ospedale con almeno un’ora e mezza di ritardo dalla richiesta di intervento e non sarebbero state praticate le prescrizioni dal protocollo nazionale Ares del 118.