I tre sono stati colpiti con calci e pugni da un paziente giunto per uno stato d’ansia. Questo nuovo episodio segue l’aggressione subita pochi giorni fa dal personale sanitario dello stesso policlinico, nel reparto di chirurgia toracica, da alcuni familiari di una ragazza deceduta durante un intervento.
Continue readingBari, follia al Di Venere. Tardano a dimettere il figlio: mamma aggredisce due infermieri
Due infermieri dell’ospedale Di Venere di Bari sono stati aggrediti da una donna ieri pomeriggio e hanno riportato ferite con diagnosi di 15 e 10 giorni. Lo comunica l’Asl di Bari. Gli infermieri sono stati aggrediti da una mamma in attesa della dimissione del figlio: un’attesa prolungatasi – a quanto si è potuto ricostruire – per via del contemporaneo arrivo di codici rossi che hanno impegnato il personale del pronto soccorso. E’ stata allertata la Polizia, intervenuta sul posto con una volante. La direzione generale della Asl di Bari “esprime totale vicinanza e solidarietà agli operatori sanitari vittime dell’aggressione e condanna fermamente l’ennesimo gesto perpetrato contro il personale nell’esercizio delle sue funzioni e in danno della comunità, poiché causa l’interruzione di un pubblico servizio”.
L’Azienda sanitaria locale che, “come già in precedenti episodi, metterà a disposizione dei dipendenti il proprio ufficio legale”, stigmatizza “un certo malcostume secondo il quale l’attesa in pronto soccorso, sovente all’origine di incresciosi episodi, sarebbe una semplice perdita di tempo invece che il necessario adempimento clinico – conclude la nota – connesso alla generale priorità dei casi”.
“Ad oggi risultano inefficaci tutte le misure definite a parola per contrastare il fenomeno. Siamo stanchi di ricevere attestazioni di solidarietà e pacche sulla spalla. Ora è il tempo di reagire prima di tutto incrementando il personale per meglio rispondere a bisogni dei cittadini”, il commento di Andreula, presidente OPI Bari.
Caos 118 Bari, Papappicco attacca la centrale operativa: “Equipaggi marionette alla mercè di incompetenti”
Affondo durissimo del medico del 118 e sindacalista, Francesco Papappicco. Rischiando di andare oltre le righe accusa di “incapacità” la centrale operativa.
Continue readingAssunti in Asl ma non iscritti all’albo: 15 infermieri accusati di esercizio abusivo della professione
L’albo, precisamente, fu istituito nel 2016 quindi non si tratta di persone senza qualifica, ma solo iscritti tardivamente.
Continue readingSanità Puglia, la Asl Bari stabilizza 151 dipendenti precari: tra loro ci sono 89 infermieri
La Asl Bari ha stabilizzato operatori sanitari, tecnici e amministrativi, appartenenti a 10 profili professionali diversi, prevalentemente del comparto sanitario e della dirigenza medica.
Continue readingSciopero nazionale il 17 novembre, anche gli infermieri incrociano le braccia. Nursind: “Condizioni di lavoro usuranti”
Anche Nursind parteciperà allo sciopero nazionale previsto il 17 novembre in tutte le piazze italiane.
Continue readingSanità Puglia, Ordini degli Infermieri bocciano il piano regionale sulle stabilizzazioni: “Non risolve le criticità”
“La situazione professionale degli Infermieri in Puglia è diventata insostenibile” sottolineano i presidenti degli Ordini degli Infermieri
Continue readingDetenuto torturato nel carcere di Bari, in 12 a processo: tra loro agenti di polizia penitenziaria e infermieri
Secondo l’accusa, sei agenti della polizia penitenziaria avrebbero torturato un detenuto di 41 anni dopo che questi aveva dato fuoco a un materasso nella sua cella. Ai poliziotti non accusati di tortura la Procura contesta di non aver fermato e di non aver denunciato le violenze. Pure gli infermieri saranno processati per omessa denuncia
Continue readingAsl Brindisi, gli ultimi eroi del Covid verso il licenziamento: a rischio 197 sanitari
La segretaria provinciale della Fp Cgil di Brindisi, Chiara Cleopazzo lancia l’allarme sui licenziamenti da parte della Asl di Brindisi
Continue readingLasciano la Puglia per combattere il Covid al Nord, ora vogliono tornare a casa: “Aiutiamo Brunella e Giovanni”
Un appello lanciato tramite la nostra redazione da Antonella: “I nostri due ragazzi, nonostante abbiano vinto il concorso al nord, non hanno molta speranza di ritornare nella propria terra”.
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